Politica

PSD – PS: manca un piano strategico sulla sicurezza nazionale

San Marino. Il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico sono da sempre per il Partito Socialista e il Partito dei Socialisti e dei Democratici, di estrema rilevanza. Riteniamo che, data la delicatezza del momento in previsione dell’incontro di domani tra Governo e Forze dell’Ordine occorra un approccio propositivo e pertanto desideriamo avanzare alcune proposte utili solo ed esclusivamente a favorire un dibattito franco e sereno.

Il carcere –  dal punto di vista strutturale –  versa da tempo in uno stato di precarietà estrema che in maniera indiretta ma sostanziale fa emergere il problema della sicurezza pubblica in senso generale. La precarietà del carcere è nota anche a livello di organismi internazionali da tempo, in merito sono pervenuti nei confronti di San Marino numerosi richiami da parte delle autorità competenti in ossequio alle convenzioni sottoscritte. Tale aspetto fa emergere la difficoltà concreta nel poter svolgere le funzioni di controllo, gestione e vigilanza del carcere da parte dei preposti.

Personale:

L’utilizzo di personale, con lo status di polizia e militare per la custodia e la gestione del carcere contrasta sempre con i contenuti degli accordi internazionali sottoscritti da San Marino che escludono perentoriamente l’utilizzo di forze di polizia per attività di gestione e custodia della popolazione carceraria. In merito alle competenze di gestione del carcere e vigilanza si deve tendere alla esclusione di personale della Gendarmeria o di altro Corpo di Polizia per i motivi rilevati sopra, ma creare un servizio di civili a ciò preparati inquadrati con la funzione di agenti di vigilanza, come pure una Direzione del carcere con competenze specifiche professionali. Questo anche per poterli impiegare pienamente nei loro compiti di istituto gli agenti di polizia (in questo caso i gendarmi).

La mancanza di un Piano strategico per la sicurezza:

In merito alle risorse per la sicurezza pubblica (intese come disponibilità economica, di personale ed organizzativa) disponibili riteniamo che l’aspetto principale sia legato alla mancanza di un piano strategico in merito alla programmazione, gestione e coordinamento dei corpi di polizia attraverso una struttura dipartimentale (Dipartimento di Polizia). Il Consiglio Grande e Generale ha approvato da tempo un ordine del giorno che dava orientamenti in merito alla riorganizzazione e ristrutturazione dei Corpi di Polizia, e alla dotazione di strumenti operativi moderni, ma in maniera netta indicava la riorganizzazione del Dipartimento di Polizia con una specifica norma di legge ove prevedere le competenze del dipartimento con la conseguente nomina del Direttore del Dipartimento. Ulteriormente con una delibera del Congresso di Stato si recepivano tali orientamenti e veniva nominata una apposita commissione variamente composta per affrontare i temi dell’ordine del giorno ed avanzare proposte.  Ma in verità, nulla è poi stato fatto. Tale delibera è stata presa (rinnovata dal governo attualmente in carica) rimasta, anche in questo caso, poi lettera morta. In merito alla legge sul Dipartimento di Polizia l’allora Segretario Valentini nella passata legislatura ha depositato per la presentazione al Consiglio un testo di legge. Per velocizzare il confronto ripartiamo da quella proposta è intregniamola con le necessarie proposte.

Il Partito Socialista e Il Partito dei Socialisti e dei Democratici desiderano, infine, rivolgere un ringraziamento a tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e ai volontari per l’importante impegno quotidiano svolto nell’interesse della nostra comunità.

Partito Socialista

Partito dei Socialisti e dei Democratici

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