Politica

SSD alla CSU: una ragionevole proposta per riaprire il dialogo

Giochi del Titano

San Marino. Il linguaggio usato dalla Csu in risposta alle proposte della maggioranza e del Governo lascia trasparire un clima poco sereno che con difficoltà favorisce il confronto fra chi è stato chiamato democraticamente a proporre e mettere in pratica delle scelte e chi ha il compito, importantissimo, di difendere i lavoratori, i pensionati e le fasce più deboli della popolazione.

‘Uniti per il Paese’, lo slogan utilizzato durante l’ultimo sciopero generale a SSD è piaciuto tantissimo poiché lascia trasparire la volontà esplicita del mondo del lavoro, di collaborare alle decisioni, anche più difficili, che devono obbligatoriamente essere adottate per uscire dalla crisi e rilanciare lo sviluppo.

Abbiamo giudicato positivamente i primi due incontri della maggioranza con la CSU, anche se in entrambi ci siamo confrontati troppo genericamente sull’intero numero delle problematiche in campo e solo alcuni spunti scaturiti dal dibattito, hanno potuto diventare oggetto di proposte operative.

La proposta sulla Patrimoniale che si estende alle disponibilità finanziarie, come sempre richiesto dalla CSU, introduce la progressività dell’imposta sulle proprietà immobiliari, poiché quelle finanziarie, essendo sottoposte a ritenuta alla fonte, sono difficilmente aggregabili per il calcolo di aliquote diversificate.

La seconda proposta è quella di fare chiarezza sui conti di Cassa di Risparmio ed infatti, con il Governo, abbiamo promosso un incontro specifico fra sindacati e tecnici della Cassa di Risparmio, (avvenuto in giornata), affinché ci si possa rendere conto fino in fondo, al di là di ogni più ragionevole dubbio, che le cifre scritte a bilancio dalla nostra banca più rilevante, oggi diventata dello Stato (anche questo era uno degli obiettivi condivisi dalla sinistra e dal sindacato), sono improntate alla prudenza e alla veridicità e rispettano le migliori regole di formazione dei bilanci in aziende che gestiscono i risparmi dei cittadini. Da queste regole e da questi dati occorre ripartire per rilanciare l’importante istituto di credito.

Altre cose le faremo in tempi meno ristretti, ma da subito abbiamo chiesto alla CSU di incontrarci di nuovo, selezionando l’argomento dell’incontro, affinché lo si possa sviscerare fino in fondo e identificarne le soluzioni. Nonostante le parole non facili da digerire che la CSU ci rivolge, Sinistra Socialista Democratica continua a battersi affinché il dialogo possa continuare.

In questa direzione va anche l’impegno che la Segreteria di Stato per gli Affari Interni sta producendo nella definizione di una vasta piattaforma progettuale che, dando attuazione alle leggi di riforma della Pubblica Amministrazione, proponga strategie di contenimento della spesa pubblica e nel contempo, e forse con ancor più importanza, trasformi la PA in un concreto motore dello sviluppo del Paese.

I temi da affrontare sono numerosi e complessi: spending review, pensioni, introduzione dell’Iva, accertamenti tributari, ricapitalizzazioni di Cassa di Risparmio, riforma del sistema sanitario, trasformazione del sistema bancario, equilibrio del bilancio dello Stato; per questo motivo il confronto non può essere formale e deve rimanere aperto. Sono infatti numerose le occasioni in cui le proposte provenienti dalle organizzazioni sindacali, una volta recepite, si sono dimostrate utili e concrete.

Ci auguriamo che il dibattito anche critico che dovrà necessariamente continuare possa assumere toni del rispetto e della considerazione delle difficoltà che ognuno, nei differenti ruoli, è chiamato ad affrontare.

Sinistra Socialista Democratica