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RETE – MDSI su Cassa di Risparmio: toglie ossigeno alle imprese

San Marino. “Cassa di Risparmio sarà una banca al servizio dei cittadini e delle imprese, la banca pivot, la banca dei sammarinesi.  Gli NPL saranno gestiti internamente con una bad bank pubblica. Nessuno perderà un centesimo.” Sono questi gli slogan governativi da un anno a questa parte, ma la realtà, ancora una volta, sembra essere un’altra.

Lo dimostra l’“uomo solo al comando” di Cassa di Risparmio, il Presidente Fabio Zanotti, che si affretta ad imporre la vendita (o la svendita?) del pacchetto da due miliardi di NPL di Delta su pressione di chi non ha alcun interesse a fare il bene del nostro sistema, nonostante il Consiglio Grande e Generale lo abbia impegnato ad una gestione pubblica e interna.

Lo stesso Zanotti che aumenta in modo esponenziale i costi di gestione di Cassa e spende e spande per consulenze “amiche” da centinaia di migliaia di euro. Ma state tranquilli il governo ripete:”Nessuno perderà un centesimo.”

Nel frattempo l’Unione Sammarinese Commercianti informa della decisione di Cassa di Risparmio di bloccare gli affidamenti concessi alle imprese sammarinesi. Le aziende lo vengono a sapere con lettera recapitata a casa. Come quella in cui Zanotti confezionava gli auguri di Natale scrivendo che “Cosa sia utile e profittevole lo si determina culturalmente; in questo genere di ricerca si deve agevolare la creazione di un’energia propositiva.”
Ecco, il mancato rinnovo degli affidamenti va nel senso opposto del creare “una energia propositiva”. Soprattutto per i tanti cittadini e le tante imprese che non hanno rinunciato a mantenere il proprio conto presso Cassa di Risparmio, forti delle rassicurazioni di un governo che annunciava di volerla rendere banca al servizio dei sammarinesi.

Imprese e cittadini stanno vivendo un periodo di rallentamento dell’economia non tanto derivante da congiunture negative esterne, quanto quale conseguenza degli interventi degli ultimi anni sulle banche, ed in particolare Cassa di Risparmio. Nonostante le forzature, i disguidi e gli errori commessi nell’accorpamento di Cassa di Risparmio con Asset banca, le imprese hanno rinnovato la fiducia all’Istituto e si sono fidate delle dichiarazioni del governo ma oggi, di fatto, si ritrovano clienti di una Cassa di Risparmio che non rinnova loro gli affidamenti, sancendo il tradimento di questa fiducia.
Le tante rassicurazioni ora sanno di presa per i fondelli.

Da una parte centinaia di migliaia di euro vengono spesi da Cassa di Risparmio in “consulenze” per la megalomania di un Presidente che evidentemente può permettersi di fare quello che gli pare (alla faccia dei sammarinesi che gli pagano la profumatissima poltrona), dall’altra pare assistiamo al mancato rinnovo di affidamenti di poche migliaia di euro ad imprese che rappresentano l’ossatura della nostra economia, impossibilitate così di fatto a pagare fornitori, a fare acquisti necessari alla loro sopravvivenza, oppure obbligate a chiudere i propri conti per trovare in emergenza una maggiore disponibilità e umanità presso altre banche.

San Marino rischia di perdere qualcosa di più di una manciata di centesimi, se si ostacola la serena operatività delle imprese locali. E la domanda sorge spontanea: se alle nuove imprese vengono concessi sgravi e incentivi (e quindi lo Stato incassa poco o nulla) mentre quelle esistenti si toglie l’ossigeno, chi sostiene lo Stato? Se l’obiettivo è quello di far saltare l’economia reale… complimenti, il bersaglio è stato colpito!

Movimento RETE – Movimento Democratico San Marino Insieme

 

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