Politica

Il Governo spiega: non è un debito, ma la facoltà di emettere titoli

San Marino. Il Governo intende compiere alcune considerazioni in merito all’articolo inserito all’interno della Legge di variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017, con cui si prevede la possibilità di emettere titoli del debito pubblico al fine di acquisire le disponibilità finanziarie necessarie al completamento del processo di ristrutturazione del settore bancario.
Il Governo non vuole entrare in alcun modo nella polemica politica e, in particolare, non vuole commentare le posizioni che i Gruppi Consiliari dell’opposizione presenti in Aula hanno espresso legittimamente nel corso della seduta del Consiglio Grande e Generale di ieri sera.
Tuttavia, alcune puntualizzazioni vanno effettuate affinché il quadro complessivo dell’intervento normativo possa essere adeguatamente compreso, non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dalla cittadinanza.
Infatti, con l’articolo “Emissione di titoli del debito pubblico” – introdotto dal Governo con apposito emendamento aggiuntivo – non è stato acceso un debito di 200 milioni di euro ma è stata introdotta la facoltà di emettere titoli – per una cifra complessiva non superiore ad un tetto massimo di 200 milioni di euro – con l’obiettivo specifico di dare concretezza al piano di consolidamento e di rilancio del settore bancario e, soprattutto, di dare il pieno supporto alle esigenze economiche, finanziarie e patrimoniali di Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A., che dovessero manifestarsi nell’ambito della imminente scadenza – tra la fine del mese di agosto e gli inizi del mese di settembre – dell’approvazione del progetto di bilancio relativo all’esercizio 2016 in corso di redazione e ultimazione da parte del Consiglio di Amministrazione della stessa banca. È doveroso sottolineare che l’articolo prevede esplicitamente che l’autorizzazione del Governo all’emissione di titoli del debito pubblico è subordinata al “necessario confronto” da svolgersi nell’ambito di una apposita sede istituzionale – istituita formalmente dal comma 6 del medesimo articolo – che prevede il coinvolgimento periodico di tutte le rappresentanze consiliari, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali, allo scopo di valutare con attenzione la sostenibilità e la compatibilità, con il quadro generale della finanza pubblica e con l’andamento dei principali indicatori economici, di eventuali scelte politiche orientate all’uso di strumenti di debito pubblico.
Il Governo è pienamente consapevole della delicatezza della materia e del fatto che, su decisioni di una simile portata, non siano accettabili forzature e atti unilaterali.
Sarà fondamentale ricercare, da subito, un livello adeguato di confronto con tutti gli attori politici e sociali e, perciò, sin dalla prossima settimana la Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio riunirà la sede istituzionale di confronto – prevista dall’articolo “Emissione di titoli del debito pubblico” – per avviare una discussione seria e approfondita sulle modalità, sui criteri e sulle tempistiche per il reperimento delle risorse finanziarie orientate a una soluzione composita e diversificata, con l’unico scopo di garantire il massimo sostegno al sistema bancario e, in particolare, a Cassa di Risparmio.
Sul piano politico ogni iniziativa è legittima e comprensibile, tuttavia non va dimenticata la gravità e la complessità della situazione in cui si trova il settore bancario e finanziario e, più in generale, il Paese.
Con i suoi limiti, e anche con alcuni errori in termini di approccio e di metodo che indiscutibilmente vanno riconosciuti e corretti, il Governo si sta impegnando affinché il processo di consolidamento e rilancio del settore bancario, di cui Cassa di Risparmio rappresenta ora e rappresenterà in futuro il pilastro insostituibile, possa andare avanti nell’interesse dei risparmiatori, dei depositanti e delle centinaia di lavoratori impiegati in questo comparto economico.
Ci saranno scelte impegnative da compiere e di esse il Governo se ne farà carico con senso di responsabilità e rispetto delle Istituzioni, con l’esclusiva finalità di dare una prospettiva seria e credibile all’intera comunità sammarinese. Su questo percorso di risanamento, stabilizzazione e rilancio del Paese, l’auspicio è che possa ritrovarsi un clima politico e sociale caratterizzato da maggiore serenità e rispetto.
Per quanto di propria competenza, il Governo farà la sua parte.
Ufficio Stampa Congresso di Stato

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