Emergenza idrica a San Marino: arriva l’ordinanza
San Marino. Da oggi sarà vietato utilizzare l’acqua dell’acquedotto pubblico per innaffiare prati, orti e giardini; lavare piazzali, scale e strade private; riempire piscine; riversare acqua in cisterne e pozzi; lavare privatamente veicoli. Insomma, tutti quegli usi che non siano finalizzati all’alimentazione e all’giene delle persone. Lo stabilisce una apposita ordinanza emessa oggi. Sarà elevata una serie di sanzioni ai trasgressori: 150 euro alla prima infrazione riscontata nell’anno, sanzione che sale a 500 euro alla seconda infrazione, rilevata sempre nell’anno. I corpi di polizia vigileranno sul rispetto dell’ordinanza. L’emissione del provvedimento cade a pochi giorni dalla dichiarazione dello stato di emergenza idrica da parte dell’Azienda di Stato per i Servizi Pubblici, a norma del decreto-legge 82/2007. “San Marino – ha ricordato il Segretario di Stato per i Rapporti con l’AASS, Marco Podeschi – da tempo ragiona su progetti relativi ad invasi da realizzare in territorio, ma la preoccupazione per l’implementazione e la salvaguardia della risorsa idrica interna dovrebbe essere una costante, e non emergere solo in periodi di forte necessità. A ciò si deve aggiungere l’obiettivo, già perseguito dall’Azienda, di limitare gli sprechi rendendo più efficiente la rete idrica interna”.