Adesso.sm: il senso di responsabilità si dimostra nei momenti di difficoltà
Il senso di responsabilità delle forze politiche si dimostra nei momenti di difficoltà, in cui occorre dare testimonianza della volontà di agire concretamente nell’interesse generale del Paese e mettere da parte ogni altra considerazione. La situazione di difficoltà del nostro sistema bancario, ormai evidente da anni, dovrebbe essere un’occasione importante in questo senso. Oltretutto le banche di qualsiasi Paese sono un crocevia importante dell’economia e della credibilità complessiva del sistema. Purtroppo dobbiamo rilevare che così non è.
Da tempo è in corso, da parte da alcune forze politiche guidate dalla Democrazia Cristiana, un’azione di opposizione al percorso di riforma e trasparenza del sistema bancario, che si porta appreso una serie di squilibri gestionali e patrimoniali derivanti dalle follie finanziarie degli anni novanta cui si sono sommati gli effetti di una pesante crisi internazionale. La delegittimazione delle istituzioni dedite al controllo del sistema bancario, a iniziare dalla Vigilanza di Banca Centrale, è uno degli elementi più evidenti di questa azione intimidatoria. A questo, nel tempo, si sono aggiunti una lunga serie d’insinuazioni, false notizie e complotti fantasiosi. L’obiettivo, non dichiarabile, è quello di salvaguardare vecchi privilegi di gruppi di potere intoccabili ormai ingiustificati e distogliere l’attenzione da palesi incompetenze nelle gestioni di certi istituti bancari, quando non da responsabilità ben più gravi.
Così si spiegano i recenti strepiti dei novelli Savonarola democristiani, che gridano ormai da settimane allo scandalo, al complotto, all’arrivo del cavaliere bianco – alternativa forse più laica e adatta alla comunicazione del nuovo millennio dei sette cavalieri dell’apocalisse – evocando la fine della Repubblica o alla meno peggio la sua svendita al miglior offerente.
Si fa e si lascia intendere di tutto pur di istigare i cittadini a salire in piazza, in una perenne campagna elettorale a cui non si vuole dare una fine, nonostante il momento delicatissimo per il Paese richiederebbe tutt’altro da parte perlomeno di chi si autodefinisce “forza politica reponsabile”.
Si veicolano volutamente voci di corridoio, sulla base del “sentito dire”. Si lanciano strali con toni da populisti scafati, facendo – così si – del terrorismo inutile e dannoso sia per l’Istituto Cassa di Risparmio, oggi di proprietà dello Stato, che dell’intero sistema finanziario.
La coalizione ADESSO.SM vuole, invece, ribadire alcune posizioni molto chiare.
L’azione delle nostre Istituzioni e il ruolo dello Stato nel sistema bancario hanno l’obiettivo di tutelare i risparmiatori, la nostra economia e il nostro Paese. Rispetto al passato, in cui molti problemi si tenevano nascosti e non si affrontavano, oggi vi sono molte più tutele e garanzie per tutti.
Non sono i partiti e singoli esponenti politici, magari con degli interessi personali, a doversi occupare dei controlli nel sistema bancario. Lo devono fare le Istituzioni preposte. La politica ha altri ruoli, primo fra tutti quello di discutere e scegliere gli indirizzi strategici di sviluppo del sistema finanziario.
Chi ha mal gestito gli istituti bancari deve essere chiamato a rispondere dei propri errori e assumersi le proprie responsabilità. Nel caso di Cassa di Risparmio, alla luce delle enormi risorse investite dallo Stato, questo principio dovrà essere ancora più rigoroso. Dopo cinque anni consecutivi di bilanci in perdita, ora che lo Stato è azionista di maggioranza di Cassa di Risparmio e garante per tutti, occorre una nuova dirigenza, in grado di adempiere al meglio al proprio ruolo.
Chi è implicato in procedimenti giudiziari non può avere ruoli di responsabilità negli istituti bancari. Deontologia vuole che lasci i propri incarichi e chiarisca le proprie posizioni.
Non c’è stata e non ci sarà mai alcuna scalata a Cassa di Risparmio, come certi esponenti politici hanno malamente profetizzato. Cassa di Risparmio è a stragrande maggioranza di proprietà pubblica.
Per quanto riguarda i crediti difficilmente esigibili (NPL), di cui il sistema bancario Sammarinese va liberato se si vuole rilanciarlo, è difficile credere che possano essere gestiti da chi li ha creati, come propone l’ABS. Riteniamo più tutelante una gestione pubblica, senza ingiustificati profitti privati per qualcuno.
Il nostro sistema bancario è fondamentale per il rilancio della nostra economia e per far si che esca dalle attuali secche occorrerà fare alcune scelte, investire risorse e lavorare per nuove prospettive di sviluppo, mantenendo come faro la garanzia di tutti i risparmiatori. Il Governo, il Consiglio Grande e Generale, Banca Centrale e le altre Istituzioni sono chiamate ognuno a dare il proprio apporto in questo senso, ognuno nel proprio ruolo.
L’allarmismo, le fughe di notizie, i complotti farlocchi, le polemiche inutili non servono al Paese ma solo a chi persegue i propri interessi personali.
ADESSO.SM