Il Consiglio nomina il direttore dell’Authority
Gabriele Rinaldi è il nuovo Direttore dell’Authority sanitaria. Ha ottenuto 34 voti; 11 le schede bianche; 9 voti per la sammarinese Francesca Masi. Ma sul nome del nuovo direttore si è consumata una grossa battaglia in Consiglio Grande e Generale, perché si sa che è stato oggetto di procedimento giudiziario nel 2014, poi archiviato. Sembra poi che il procedimento sia stato aperto nel 2015 e su questo le opposizioni hanno chiesto lumi al governo. Il quale non ha risposto. Più precisamente il Segretario alla Sanità ha detto che non risulta. Alla fine, il nome di Rinaldi è stato votato solo dalla maggioranza.
Erano quattro i nomi proposti dal Congresso e portati in Consiglio. Tutti, seppur con profili diversi, rispondevano ai titoli richiesti per legge. A sottolinearlo il Segretario alla Sanità che ha ribadito anche il ruolo strategico dell’Authority. “La figura scelta dovrà garantire competenza, esperienza, autorevolezza e terzietà, fondamentali per costituire quell’elemento di controllo, monitoraggio e riequilibrio nella gestione della sanità”. Dall’opposizione c’è chi si è stupito che non sia stata data all’Aula un’indicazione precisa, una valutazione di indirizzo. La Dc ha chiesto di favorire le professionalità sammarinesi e di tenere ben fermo il ruolo dell’Authority. L’essere sammarinese – ha risposto Civico 10 – può essere una caratteristica del futuro dirigente, come quella di poter trasmettere e formare professionalità nuove sammarinesi. Anche per Rete sarebbe stato meglio che fosse indicato un concittadino, ma questo non rappresenta un problema purché garantisca la formazione di sammarinesi. Lo stesso Santi a nome della maggioranza ha dichiarato che è forte la volontà di fare crescere figure interne. Su questo – ha assicurato – ci muoveremo. Rimane anche l’obiettivo di valorizzare l’Authority, indispensabile – ha sottolineato SSD – nel sostegno al piano sanitario. Può avere un ruolo di rilievo – è stato detto – anche nella promozione di uno stile di vita adeguato nell’ambito della prevenzione e nell’organizzazione del sistema informativo sanitario e sociosanitario, oltre naturalmente nei rapporti con gli organismi internazionali di ricerca. Pasquale Valentini ha sottolineato i numeri delle strutture private in territorio: sono 55 comprese due banche per la crioconservazione delle cellule staminali. Il compito principale dell’Authority è monitorare e vigilare sia sul privato che sul pubblico. Deve essere indipendente e autonoma. Dalla relazione invece emerge un suo ruolo di consulenza per la Segreteria. Questo – ha detto Valentini – introduce un elemento di ambiguità e chiede: quante strutture pubbliche sono in regola con gli standard internazionali? Il ruolo di Direttore dell’Authority è strategico – ha ribadito Repubblica Futura che ha invitato alla più ampia condivisione sulla scelta del nome. Ha ricordato anche che era stato chiesto ai gruppi di opposizione di proporre un proprio nominativo. Cosa, però, che non è stata fatta. Alla Gabriele Rinaldi ha ottenuto i consensi richiesti.