Politica

Adesso.sm replica agli avvocati e notai

Appare quanto mai preoccupante l’accusa reiterata del mondo forense sammarinese al Consiglio Grande e Generale, “reo” di aver approvato all’unanimità un ordine del giorno in difesa del difficile percorso di trasparenza e collaborazione internazionale attuato dalla Repubblica di San Marino negli ultimi anni. L’accusa è di aver travalicato i poteri spettanti all’organo legislativo andando ad interferire con quelli della magistratura. Nulla di più inesatto: il Consiglio Grande e Generale con il suo Ordine del Giorno del 20 febbraio scorso, ha infatti espresso un orientamento politico teso a rimarcare la necessità che tutti gli organi del nostro Paese continuino a garantire la piena conformità alle regole che gli organismi internazionali, a cui San Marino aderisce, hanno varato negli ultimi anni per combattere il fenomeno del riciclaggio. A chi spetta, se non al Consiglio, il compito di indicare la linea politica? Non è forse questo il potere che gli viene attribuito dall’articolo 3 della Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese? Gli avvocati sembra abbiano dimenticato che oltre alla funzione giurisprudenziale, che va salvaguardata nella sua autonomia, c’è anche quella di indirizzo politico, che ha altrettanta dignità soprattutto quando agisce nella dimensione della tutela del supremo interesse dello Stato, come è accaduto con l’ordine del giorno posto sotto accusa. Il contenuto specifico dell’articolo 199 ter del Codice Penale, che si vorrebbe riformare, attua i disposti antiriciclaggio già definiti nel nostro ordinamento dal 2010 ed è orientato ad adeguare sempre meglio l’operatività del Tribunale alle regole di contrasto ai fenomeni di riciclaggio. Il Consiglio Grande e Generale, avendo lavorato sodo su questo fronte, intende difendere la posizione ed è più che lecito che nel momento in cui questa rischia di essere compromessa, si esprima segnalando il pericolo che corre San Marino discostandosi dall’applicazione delle regole internazionali. Stupisce inoltre che l’assemblea degli avvocati non valuti la gravità di un atto di rifiuto nei confronti dell’Eccellentissima Reggenza (stigmatizzato dal Consiglio Grande e Generale con l’odg del 21 febbraio), mai verificatosi nella storia centenaria della Repubblica, che non considera la Reggenza organo di suprema tutela dell’autonomia dei poteri che mai si permetterebbe di interferire nelle decisioni del Collegio Garante della costituzionalità delle norme. Sono in tanti oggi a stupirsi che il Consiglio Grande e Generale abbia assunto con decisione la guida del Paese adottando quei provvedimenti assolutamente necessari per garantire alla Repubblica di superare definitivamente il difficile momento in cui politiche assurde l’avevano relegata e di rilanciare lo sviluppo basandosi innanzitutto sulla credibilità e la capacità di San Marino e della sua gente. Un percorso che vede nella trasparenza una delle armi più importanti che proprio in questi giorni si è esplicitata ancora una volta nella pubblicazione dei nomi dei beneficiari effettivi di banche, assicurazioni e finanziarie. Un percorso di cui la coalizione Adesso.sm va orgogliosa e che continuerà con decisione.

(Fonte: Adesso.sm)