Focus sulla sicurezza o sulle bugie del governo?
Se la gara è a chi la spara più grossa i Segretari di Stato per gli Affari Interni e Affari Esteri Venturini e Valentini hanno spostato di nuovo l’asticella più in alto.
Il focus sulla sicurezza fatto con qualche giorno fa con dovizia di dati e cifre – spesi in quattro anni circa 1 milione di euro per sicurezza – suona come una sonora presa in giro per i cittadini, appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze politiche come la mia che vedono questo tema uno dei cardini della propria azione politica.
Chissà se Giancarlo Venturini e Pasquale Valentini hanno incluso nel milione di euro i soldi spesi per l’assunzione del generale di cartone Alessandro Gentili, arrivato a San Marino in pompa magna alla fine del 2013. Subito promosso generale, fatto mai accaduto nella storia della Repubblica nel corpo della Gendarmeria. Generale uscito di scena dopo poco più di un anno di permanenza a San Marino fra fuochi d’artificio e mortaretti, ordini di servizio su collant e tatuaggi e una colossale figuraccia.
Una fine così indegna nella quale mentre Pasquale Valentini subì sonori ceffoni politici il collega Giancarlo Venturini prudentemente mise la testa sotto la sabbia per aspettare la fine della bufera.
Che fine ha fatto il progetto di legge sul Dipartimento di Polizia?
Progetto morto sul nascere nonostante ci fosse e ci sia ancora esigenza di un coordinamento operativo e amministrativo dei corpi.
Forse non era pronto l’uomo giusto per prenderne le redini?
La riforma dei regolamenti dei corpi di polizia è un altro elemento ancestrale non risolto nemmeno in questa legislatura nonostante i 4 anni e il milione speso. Promesse tanti ai corpi, risultati zero e aumento delle aspettative dei militari di Gendarmeria e Guardia di Rocca e degli agenti della Polizia Civile con un rapporto tutto da ricostruire con il Congresso Miliare, organo spesso scavalcato dal governo.
La situazione del carcere?
Un gendarme arrestato, una condizione incresciosa per chi opera nella struttura – come effettivo ma anche come volontario e anche per chi deve scontare pene detentive o in regime di carcerazione preventiva.
Nel focus sulla sicurezza si è omesso di dire che nel paese della legalità non c’è ancora un corpo di polizia penitenziaria a cui Venturini e Valentini si sono ben guardati di prestare attenzione.
Non basta? Penso di no. La centrale unica è un altro mistero. Che Unione per la Repubblica ha chiesto con interpellanza, interventi in Consiglio, Commissione, comunicati e conferenze stampa e mai è stata data risposta.
Se il concetto di sicurezza sono le telecamere si capisce il perché delle tante figuracce sul tema. La lotta alla criminalità organizzata, cybercrime, spaccio di sostanze stupefacenti è molto ai margini dei ragionamenti dei Segretari del milione. Cosa ha fatto il governo? In termini concreti?
In questi quattro anni ci sono stati furti clamorosi, malviventi che possono agire indisturbati in Repubblica non per responsabilità delle forze dell’ordine ma perché mancano uomini e una visione generale su questo tema.
Avevo lanciato la proposta di utilizzare droni per la sorveglianza aerea, rafforzamenti dei presidi sui confini sulle 24 ore e invece siamo ancora fermi clamorosamente al palo.
I colleghi del gruppo consiliare di Unione per la Repubblica hanno in questi 4 anni condotto numerose iniziative istituzionali sul tema sicurezza e oggi mi sento e ci sentiamo sonoramente presi in giro da Venturini e Valentini su un argomento per noi rilevante sul quale abbiamo concesso anche aperture di credito a governo e maggioranza.
Presa in giro anche nei confronti di alcune Commissioni Consiliari, Commissione Affari di Giustizia, Commissione sul Fenomeno delle Infiltrazioni della Criminalità Organizzata in si è parlato spesso e anche scritto di ordine pubblico e sicurezza.
Mentre tutti gli stati investono in sicurezza, uomini, equipaggiamento, addestramento i Segretari di Stato del milione lasciano in eredità alla prossima legislatura tante telecamere così chi è al governo potrà comodamente in ciabatte dal soggiorno di casa vedere chi entra e purtroppo esce dalla Repubblica.
Nicola Selva
Repubblica Futura