Csu: “Festa dei lavoratori, fermiamo la pandemia e superiamo le disuguaglianze”
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della CSU:
Il 1° Maggio, festa dei lavoratori, assume un valore ancora più forte e significativo in questo secondo anno di pandemia. Un drammatico evento che ha funestato famiglie e comunità per le tante vittime, a cui dedichiamo un pensiero e un ricordo. Al contempo le conseguenze della pandemia hanno provocato una profonda crisi economica con la conseguente riduzione del reddito per molte famiglie, collocandole spesso al limite della povertà, senza che siano stati predisposti adeguati interventi di sostegno sociale ed economico ai lavoratori ed ai nuclei familiari.
Altro effetto negativo della pandemia è l’aumento delle disparità e delle disuguaglianze, in un Paese in cui l’equità è un traguardo ancora molto lontano. La ripartenza post pandemia deve mettere al centro il rilancio dell’occupazione, assicurando un lavoro dignitoso a chi ne è privo e consolidando i diritti per chi lavora. Al contempo vanno destinate le necessarie risorse per attrarre nuovi investitori, creare nuovi posti di lavoro e rilanciare lo sviluppo, utilizzando al meglio i finanziamenti ottenuti dallo Stato tramite i prestiti internazionali. Nonostante la difficile situazione economica, il sindacato resta impegnato nel rinnovo dei contratti di lavoro, in particolare quelli scaduti da tempo.
È nei momenti di crisi e di emergenza che si deve rafforzare il senso di unità e di coesione di una comunità e di un Paese. Il sindacato ha messo da sempre la solidarietà tra i suoi valori fondamentali e non negoziabili: in occasione della festa più importante per il movimento dei lavoratori questi valori fondanti vanno riaffermati con forza. Esprimiamo un profondo ringraziamento a tutti i lavoratori che durante questi lunghi mesi di pandemia hanno garantito con la consueta professionalità e con immancabile senso di responsabilità i servizi essenziali ai cittadini. Gratitudine e vicinanza a medici, infermieri, operatori sanitari e socio sanitari che si sono presi cura delle persone malate e a tutti i lavoratori che hanno continuato a lavorare e a mandare avanti il paese al servizio dei cittadini, affrontando grandi difficoltà e correndo anch’essi seri rischi per la propria salute e per quella dei propri famigliari.
La frase che contraddistingue e sottolinea il 1° maggio 2021 della CSU è: “Fermiamo la pandemia e superiamo le disuguaglianze”. Con questo impegno il sindacato vuole rilanciare una stagione di sviluppo, crescita occupazionale e riforme eque e sostenibili, riaffermando la dignità del lavoro e il primato della democrazia. Dobbiamo impegnarci per difendere e consolidare il patrimonio composto da conquiste sociali ed economiche raggiunte con le lotte dei lavoratori e dei pensionati rappresentati dal sindacato; non sarà tollerato nessun arretramento sul piano dei diritti e della democrazia. Viva il 1° maggio, viva il movimento dei lavoratori!
– Si esce dalla pandemia solo rilanciando l’occupazione, rafforzando i diritti e le pari opportunità!
– Nessuno sconto per i responsabili dei dissesti bancari e degli NPL, e si rendano noti i grandi debitori!
– San Marino deve accelerare i processi di associazione/adesione all’Unione Europea. Il Paese ne ha bisogno ora!
– Il confronto e la partecipazione sono la base della democrazia. Il Covid non può fermare i processi democratici!
– Sono indispensabili adeguati interventi di sostegno ai lavoratori e alle famiglie in difficoltà!
– Le risorse dei prestiti vanno destinate allo sviluppo economico, ai progetti strategici e alla crescita occupazionale!
– Sanità e stato sociale efficienti, universali e di elevata qualità, sono alla base della coesione sociale.