CSU: erogati 2 milioni di euro per salvare gli stipendi di circa 500 lavoratori incappati in fallimenti aziendali
Grazie agli effetti del contratto industria del 2012, da allora ad oggi sono stati erogati 2 milioni di euro dalla relativa sezione del Fondo Servizi Sociali per salvare gli stipendi di circa 500 lavoratori incappati in fallimenti aziendali. “Il fenomeno dei fallimenti – spiega la Federazione Industria della CSU – è tutt’altro che in calo. Considerando anche le procedure aperte in Tribunale negli ultimi 15 anni, i lavoratori creditori sono centinaia, per un ammontare di stipendi non pagati che supera i quattroCSU milioni di euro. Negli ultimi anni la sezione industria del Fondo Servizi sociali ha erogato il 50% degli stipendi non pagati, e ci siamo impegnati a stanziare altri 800mila euro al fine di assicurare il medesimo trattamento per i casi futuri.” Solo nel 2018, per 23 casi di fallimenti che hanno coinvolto circa cento lavoratori, per un totale di 800mila euro di stipendi non pagati, verranno erogati 400mila euro dal Fondo Servizi Sociali. La cifra che è stato possibile stanziare, è il frutto della rinuncia agli aumenti contrattuali per quell’anno per i dipendenti dell’industria. Si è trattato, quindi, di una concreta forma di solidarietà tra i lavoratori. Il “Fondo salvastipendi” è nato nel 1998 con il contratto dell’industria. Successivamente – attraverso le rispettive sezioni del Fondo Servizi Sociali – è stato esteso ai settori servizi/commercio e poi all’artigianato (per quest’ultimo, fino ad oggi, non sono stati necessari interventi).
c.s. FLI-CSU