Tavolo tecnico su SMAC: UCS favorevole, ma con la presenza di chi rappresenta i consumatori
La Segreteria Finanze ha creato un gruppo di lavoro che avrà 90 giorni per fare un progetto di rilancio della SmaC; sono quindi in partenza gli incontri del tavolo tecnico per rilanciare questo strumento.
La San Marino Card è uno dispositivo strettamente correlato al consumo e quindi ai consumatori.
Senza la condivisione a quei tavoli di chi li rappresenta si rischierebbe di fare un lavoro, indubbiamente anche pregevole, ma calato dall’alto e perciò sicuramente non rispondente appieno né alle esigenze dell’utenza né al pieno sviluppo del potenziale dello strumento.
La Smac era nata anche grazie alle Associazioni di Categoria e serviva per incentivare i consumi interni, purtroppo nel tempo la sua funzione è stata snaturata rendendola un ibrido che non le ha permesso appieno di svolgere la funzione per cui era stata pensata.
Ci fa piacere che lo studio affidato a Poste San Marino per una riqualificazione della Smac, sia stato completato; ci fa un po’ meno piacere che non ci abbiano coinvolto anche nelle fasi iniziali del progetto.
Sicuramente condividiamo col Segretario alle Finanze Guidi l’importanza dell’impegno per potenziare la carta.
Spesso la Smac è ed è stata al centro del dibattito tra politica e consumatori.
Circa un anno fa, avevamo avuto un incontro con l’allora Segretario alle Finanze Celli e il Presidente UCS aveva chiesto di non accreditare il rimborso Igr sulla carta e di renderla invece utilizzabile per pagare affitti e bollette, l’accredito su igr è stato fatto, altre risposte non sono arrivate.
Il Presidente UCS Busignani a quell’incontro aveva fatto un analisi nel dettaglio sull’art 69 della Finanziaria che al comma 4 cita testualmente: ”..mandato al Congresso di Stato di prevedere il riordino della disciplina in materia di San Marino Card”.
Quindi, tenendo presente i poteri conferiti al Congresso di Stato, Francesca Busignani aveva proposto che la San Marino Card fosse strutturata in maniera tale per essere fruibile veramente ovunque in Repubblica, e per renderla realmente uno strumento di facile e abituale utilizzo, ribadisce che deve essere tecnologicamente sicura e strutturata per poter pagare le utenze, la mensa e tutto quello che è, nel quotidiano, la spesa sostenuta dalle persone.
L’attuale esecutivo auspica di farla diventare una “carta del cittadino” per dialogare meglio con la PA, vorrebbe farla diventare strumento di campagne promozionali, di rafforzamento della scontistica e addirittura estenderla a sistema di raccolta punti e lotteria.
C’è molto su cui lavorare, velocemente ma non frettolosamente tutti assieme.
Siamo certi che il Segretario Guidi, essendo sicuramente portatrice del messaggio e del metodo di condivisione/inclusione, come è giusto che sia per chi ricopre cariche che rappresentano la collettività tutta, chiederà alle associazioni dei Consumatori di partecipare al tavolo tecnico, ed a quelli di indirizzo politico per trovare la sintesi ottimale e di reale rilancio di questo strumento che, se utilizzato ed ampliato correttamente, può ritornare ad essere quello per cui era stato creato: un incentivo ai consumi interni “amico” del consumatore.