Il debito pubblico vola alla quota di circa 900 milioni
San Marino. Da 262 milioni a 888. Il debito pubblico lievita, in un anno, a seguito della copertura delle perdite di Carisp, toccando vette inedite per una realtà piccola come San Marino. Il rapporto debito/pil passa al 61%. La relazione della Commissione di Controllo della Finanza Pubblica sull’esercizio 2017 parla di “quadro molto preoccupante, con il degrado trasversale della posizione economica, finanziaria e patrimoniale”. Il 2017 – scrive – segna il decadimento del conto finanziario registrando un disavanzo di oltre cinque volte superiore a quello registrato negli esercizi pregressi e mantenutosi sostanzialmente stabile sin dal 2013”. In 75 pagine di numeri, tabelle e grafiche, la fotografia di un paese la cui ripresa risulta compromessa dai limiti oggettivi delle sue dimensioni territoriali. Lo sviluppo richiede tempo per consolidarsi su modelli nuovi mentre, in parallelo, il progressivo e rapido deterioramento patrimoniale e finanziario dei conti pubblici fa sì che l’accrescimento del debito rappresenti l’unica formula per il mantenimento delle spese di bilancio. “L’analisi del patrimonio – si legge – richiama alla gestione straordinaria perché vedrà impegnato lo Stato al ripianamento dei debiti, inevitabili per far fronte allo status quo della macchina pubblica”. Il bilancio e il livello del debito pubblico sono altamente incerti, poiché dipendono dai costi finali della ricapitalizzazione delle banche. “Il debito rilevato dalla commissione di controllo – precisa il Segretario alle Finanze – ha già sommato le svalutazioni di cassa di Risparmio nel bilancio dello stato. Il debito pubblico effettivo senza conteggiare Cassa ammonta a 350 milioni. Il debito deve spaventare – commenta Eva Guidi – ma ancor di più il fatto di non avere proposte. Al debito bisogna dare risposte. Una delle prime è portare il bilancio in pareggio”.
La prossima settimana in Consiglio arriverà in prima lettura il bilancio previsionale. Sono stati inseriti due specifici articoli che recepiscono i quesiti referendari sulla convertibilità del credito d’imposta e la gestione delle reti e infrastrutture per i servizi pubblici. (Fonte: San Marino RTV)