Economia e Lavoro

Lunedì 25 giugno, sciopero dei dipendenti della Banca di San Marino

San Marino. Nonostante la disponibilità e la pazienza dimostrata in questi mesi da parte dei Dipendenti della Banca di San Marino e della FULCAS/CSU, la posizione della Banca rimane intransigente ed inspiegabilmente arroccata a difesa di decisioni illegittime ed in contrasto con la Legge sulla Rappresentatività (59/2016).
Si è iniziato con il recesso dell’Accordo aziendale della Banca di San Marino che è stato sottoscritto nel 2010, dopo una lunga trattativa e con reciproca soddisfazione di Banca e Dipendenti: nonostante le strampalate motivazioni – evidentemente di professionisti forse poco esperti di norme sammarinesi – accampate dal C.d.A. della Banca per giustificare questo illegittimo recesso, la FULCAS/CSU ha da subito denunciato il mancato rispetto delle Leggi vigenti ed ha attivato le procedure previste per richiedere il pieno rispetto di quanto sottoscritto. A giorni si attiverà la CPC – Comm. Permanente Conciliativa e verranno a breve presentati esposti sia all’OIT – Organizzazione Internazionale del Lavoro che al Comitato Garante per la contrattazione collettiva.
L’Accordo aziendale dei Dipendenti della BSM contiene, tra l’altro, degli elementi di welfare di rilevante valore sociale: la copertura sanitaria per Dipendenti e familiari derivante dalla “Cassa Mutua Nazionale delle BCC” e la presenza di un “Fondo Pensione” per i Dipendenti di BSM che è un punto di riferimento innovativo nell’ambito della previdenza integrativa sammarinese.
Negli ultimi giorni, nonostante le rassicurazioni dei vertici riguardo al pieno rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, si è aggiunto a questo quadro di preoccupanti inadempienze il mancato rispetto dell’Art. 40 del CCNL, che prevede riconoscimenti variabili legati alle performance aziendali: anche in questo caso il C.d.A. ha giustificato – in modo superficiale e strumentale – il mancato riconoscimento del diritto.
A questo censurabile e stravagante approccio da parte del C.d.A. della BSM riguardo al doveroso rispetto delle Leggi e dei Contratti, si accompagna un crescente clima di fortissima tensione messo in atto dalla Direzione, con interventi mirati sui singoli Dipendenti e cercando anche di creare divisioni ed attriti tra lavoratori più e meno giovani. Il sempre maggiore accesso a onerosissime consulenze esterne, i cui risultati sono tutti da dimostrare, denota uno scarso rispetto delle professionalità sammarinesi maturate e sviluppate all’interno della BSM in questi anni. Questo discutibile approccio ha comportato lo sperpero dei risparmi accumulati con il prepensionamento di 15 Dipendenti avvenuto nel 2016.
Dopo ripetuti e purtroppo vani tentativi di riportare il C.d.A. e la Dirigenza a rivedere le proprie discutibili decisioni, e dopo aver portato a conoscenza dell’Ente Cassa di Faetano quanto sta accadendo, l’Assemblea dei Dipendenti di Banca di San Marino S.p.A. tenutasi il 22 Giugno, in pieno accordo con la FULCAS/CSU, ha deliberato una giornata di sciopero per l’intero turno lavorativo del 25 giugno 2018. Una mobilitazione per chiedere il rispetto delle Leggi e dei Contratti – Nazionale ed Aziendale – e per promuovere i valori sociali, etici e solidaristici che da sempre hanno caratterizzato la storia dell’Istituto sin dalle sue origini.
La FULCAS/CSU sottolinea l’imbarazzante silenzio del Governo riguardo al mancato rispetto di Leggi e Contratti da parte degli operatori del settore bancario sammarinese.
Non è tollerando questi arroganti ed illegittimi comportamenti che si fa il bene del Paese.
L’antica terra della libertà non può diventare – per qualcuno – l’antica terra della libertà “di fare quello che gli pare”!
FULCAS – CSU

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