BCSM e la vicenda titoli. Il giorno della verità
San Marino La giornata odierna sarà una controprova significativa sulla vicenda dei titoli acquistati da BCSM e intermediati da Banca CIS, a tutt’oggi al centro di fortissime polemiche. Dovrebbe scattare proprio oggi infatti la cedola straordinaria di rendimento di un milione di dollari a favore della Banca Centrale sammarinese, relativa all’investimento di uno dei due titoli specifici, emesso per venti milioni di dollari il 2 dicembre 2016 e che scadrà a maggio 2023.
Il titolo ha già staccato una cedola straordinaria di un milione di dollari poco dopo la sua sottoscrizione, il 9 dicembre 2016 e una seconda di 952.000 dollari il 29 novembre scorso sempre a favore di BCSM mentre il flusso cedolare del titolo dovrebbe superare alla scadenza i dodici milioni di dollari.
L’altra delle due emissioni del pacchetto che è oggetto delle polemiche in questi mesi, è stata invece emessa in euro il 15 novembre 2016 per 20.650.000 euro con scadenza a gennaio 2021.
Si tratta in questo caso di junk bond, di “titoli spazzatura”, come sono stati definiti oppure no, al di là delle relative procedure di acquisizione anche queste oggetto di altre polemiche? Si tratta, per meglio dire, di contenitori di titoli che rendono o piuttosto di qualcosa di molto simile ai cassonetti con relativa spazzatura che vediamo negli angoli delle strade del cui contenuto occorre disfarsi e prima possibile? L’unico modo è andare a vedere cosa c’è dentro, sempre se le scadenze di rendita, compresa quella di oggi, vengono e verranno rispettate.
Ma per inciso cosa sono esattamente questi junk bond che negli anni 80 hanno messo in ginocchio l’economia americana? Meglio ricordarlo. Per definizione i junk bond sono titoli obbligazionari dal rendimento elevato ma ad alto rischio, quindi pericolosi per gli investitori, titoli emessi da società con rating sotto la tripla B, chiaro segnale di rischio, un rischio che si conferma quindi legato inesorabilmente al contenuto dei due pacchetti.
Le due emissioni di titoli in questione – una in dollari e una in euro, come abbiamo visto – sono state prodotte dunque dalla Demeter, una società controllata dal Credit Suisse che ha peraltro seguito direttamente l’intera operazione. Documenti alla mano, si tratta in sintesi di emissioni obbligazionarie strutturate, nell’ambito della offerta di Credit Suisse, uno dei leader internazionali del settore.
Le due emissioni di titoli Demeter sono quindi legate al rischio delle azioni contenute nei pacchetti. Nella fattispecie sono presenti al loro interno colossi come Fiat, Gazprom, il Banco Btg, Pactual che è poi una delle principali banche brasiliane del Banco Commerciale portoghese, tutte con rating BB o BBB. L’investimento darebbe quindi garanzie fra Marchionne e compagnia nonché rendimenti che con questo standard, lo collocherebbero di fatto, dati alla mano, fra le migliori performance di BCSM, fatte salve ovviamente la debita prudenza e i relativi scongiuri del caso, vista la situazione generale. Sempre di azioni si tratta.
(Fonte: San Marino RTV)