Economia e Lavoro

ANIS sulla legge sviluppo, il metodo del Governo non è cambiato

Giochi del Titano

San Marino. La cosiddetta Legge Sviluppo approda oggi in Consiglio Grande e Generale per l’approvazione in seconda lettura, dopo mesi di acceso dibattito in cui ANIS ha ribadito la propria contrarietà, sia sul contenuto che sul metodo, con cui è stato portato avanti il provvedimento. Restano purtroppo tali le nostre perplessità sull’impostazione della normativa, riferita soprattutto al mercato del lavoro, che non è stato possibile modificare in base alle reali necessità delle imprese che rappresentiamo. Eccezion fatta per la nostra proposta di emendamento per inserire una norma transitoria, così come è sempre stato fatto in passato, relativamente alla stabilizzazione dei lavoratori frontalieri, che auspichiamo sia accolta dal Consiglio Grande e Generale.

Riguardo al metodo di confronto, facendo memoria delle recenti – e accese – discussioni con il Governo, che non hanno portato a soluzioni condivise sui diversi temi, riteniamo indispensabile l’apertura di una nuova fase di condivisione sulle scelte strategiche che riguardano il futuro del Paese, a iniziare dai Decreti attuativi della suddetta Legge. Come lo è il Sistema Previdenziale, su cui grava l’urgenza di una riforma complessiva delle pensioni e del welfare in generale. Allo stesso modo, per quanto riguarda il mondo imprenditoriale che rappresentiamo, sono strategici il futuro del Sistema Bancario, della Camera di Commercio e l’avvio dell’Agenzia per lo Sviluppo e dello Sportello Unico per le Imprese, l’introduzione del sistema IVA. Tutti temi su cui ANIS vuole avanzare istanze e proporre soluzioni nell’ambito di quel “fare sistema” che, purtroppo, dopo tante parole non ha ancora trovato concretezza. L’auspicio era che, dopo le difficoltà di dialogo riscontrate e al contempo generate dalla Legge Sviluppo, anche il Governo si presentasse a questi tavoli con un atteggiamento costruttivo, così come farà ANIS, condividendo fin dall’inizio gli obiettivi e, costruendo assieme, pur nel rispetto dei ruoli, gli interventi di Legge.

Purtroppo il metodo non è affatto cambiato, tanto che nel primo pomeriggio sono stati inviati i suddetti Decreti attuativi: ancora una volta veniamo invitati a discutere di un intervento già deciso, senza confronto alcuno. Un testo che viene sbandierato come semplice bozza, come sempre, ma che appare già blindato, se non altro dalla tempistica: ci sono due settimane di tempo perché la legge entri in vigore, ma la prima convocazione sarà la prossima settimana. C’è tutto il tempo per modificarlo o al massimo potremo cambiare le virgole?

ANIS

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