Banca Centrale e le banche del Titano sui media italiani
San Marino. Mentre si riunisce l’Assemblea della Carisp, che avrebbe dovuto essere il punto di svolta e invece, per decisione del governo, si sono procrastinate tutte le decisioni, dall’accorpamento di Asset alla nomina del nuovo commissario, i giornali accendono di nuovo i loro titoli sulla situazione delle banche del Titano.
IlSole24Ore: Authority. «Situazione di forte crisi reddituale, patrimoniale e di liquidità» / La Banca centrale di San Marino lancia l’allarme: «Sistema in crisi»
Banca Centrale di San Marino lancia l’allarme liquidità per il sistema delle banche del Titano. Lo ha fatto ieri, lo stesso giorno in cui nel parlamento locale (il Consiglio Grande e Generale) si è analizzata la situazione del settore bancario e si è ascoltata la relazione del segretario di Stato alle Finanze Simone Celli. (…)
Durissime le parole dell’organo guidato dall’egiziano Wafik Grais e diretto da Lorenzo Savorelli. Nel documento si legge come «Nel 2016 il sistema bancario, con un totale di attivi superiore a 5 miliardi di euro, risulta essere in forte difficoltà, anche a fronte di un livello di Npl superiore ai 2 miliardi di euro lordi, inclusivi di 700 milioni di euro circa che Cassa di Risparmio di San Marino detiene nei confronti del Gruppo Delta, e che minano la capacità di generare profittabilità a Conto Economico del sistema». (…)
Nel documento si legge anche che Banca Centrale è impegnata ad «attuare alcune operazioni volte a sostenere il sistema bancario in linea con l’obbiettivo di fondo di offrire la massima tutela ai risparmiatori, ai depositanti, ivi inclusi i detentori di strumenti di debito emessi dalle banche». Anzitutto si affronterà la «situazione della liquidità di sistema attraverso iniezioni di risorse effettuate dalla Banca Centrale nell’esercizio della sua funzione di promuovere la stabilità del sistema e di tutelare i risparmi. E si affronterà anche l’inevitabile ulteriore ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio, che dovrà essere messa in campo nelle prossime settimane.
Federico Fubini di Il Corriere della Sera: San Marino cambia, modello Singapore o asilo fiscale?
(…) Dal 2008 il Prodotto interno lordo di San Marino è crollato del 30%, il che non farebbe impressione per una Repubblica di 31 mila abitanti. Ma è il modo che offende persino i sanmarinesi, e sono le conseguenze che interesseranno molto presto noi italiani ed europei. Quanto al modo, ormai non è più segreto: nel sistema bancario del minuscolo Paese si erano accumulati riciclaggio, malversazione, credito scriteriato agli amici degli amici, favoreggiamento dell’evasione. (…)
… le perdite sono così vaste e il crollo della credibilità così profondo che la Repubblica del Titano non deve cambiare solo i suoi manager bancari. Deve cambiare modello, lontano dall’opacità del passato. Ed è qui che le conseguenze presto toccheranno l’Italia e il resto d’Europa, perché la globalizzazione sta bussando anche sulla Rocca. (…)
Il paradosso è che con questa svolta San Marino intende emanciparsi dall’economia italiana e aprirsi al mondo. Ma presto potrebbe trovarsi alla porta una lunga fila di italiani, tutti in cerca di asilo fiscale. Speriamo, almeno, più onesti di quelli di prima.