Cinema: Camilleri e la sua “Conversazione su Tiresia”
San Marino. “Chiamatemi Tiresia!” Si apre così “Conversazione su Tiresia”, lo spettacolo scritto e interpretato da Andrea Camilleri e prodotto da Carlo degli Esposti per Palomar, andato in scena al Teatro Greco di Siracusa lo scorso 11 giugno scorso, di fronte a 4.000 spettatori. Un racconto mitico, pensato, scritto e narrato da Andrea Camilleri che “cunta” la storia dell’indovino cieco, le cui vicende attraverso i secoli si intrecciano a quelle dello stesso scrittore. Ora quella serata indimenticabile, a cura di Valentina Alferj, con la regia di Roberto Andò le musiche dal vivo di Roberto Fabbriciani, arriva per la prima volta al Cinema Concordia di Borgo Maggiore solo per un giorno, martedì 6 novembre (ore 17.30 e 21), con “Conversazione su Tiresia” di e con Andrea Camilleri” l’evento speciale, con riprese in alta definizione dirette da Stefano Vicario, dell’eccezionale performance dello scrittore al teatro greco.
Camilleri è famosissimo e non ha bisogno di presentazioni. Ma altrettanto famoso è Roberto Fabbriciani, musicista, compositore di livello internazionale e, tra l’altro, grande amico di San Marino. Il suo nome infatti figura tra i docenti, altrettanto prestigiosi quanto lui, che la scorsa estate hanno condotto i Summer Courses organizzati da Camerata del Titano, quindi, tutti insieme, con un loro spettacolo, hanno aperto la Sagra Musicale Malatestiana. Proprio durante la sua permanenza a San Marino, Fabbriciani ci aveva raccontato la sua esperienza con Camilleri: “Mi ha chiamato lui, è un mio ascoltatore da gran tempo. Ci ha tenuto molto ad invitarmi per scrivere la musica per il suo ultimo testo ed eseguirla con lui, in veste di attore. Così abbiamo fatto questa esecuzione intitolata “Conversazione su Tiresia” al teatro greco di Siracusa l’11 giugno scorso. La cosa ha avuto un grandissimo successo, tanto che è stata trasformata in film.”
“È stata un’esperienza emozionante – ha concluso Fabbriciani – ho visto tanta gente commossa per la forza del testo e per come è stato realizzato. Ne sono fiero, perché era un compito arduo, in quanto era uno spettacolo a due, che è durato un’ora e quaranta, solo parole e musica.”