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Bilancio 2026, parere favorevole all’ordine del giorno sui pensionati ex frontalieri

Il Governo ha espresso parere favorevole all’ordine del giorno presentato dall’onorevole Beatriz Colombo nell’ambito del disegno di legge recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028”. Un passaggio che riporta al centro del confronto istituzionale la questione della doppia imposizione fiscale che riguarda i pensionati ex frontalieri con la Repubblica di San Marino.

Accolgo con grande soddisfazione il parere favorevole del Governo, questa notte, al mio ordine del giorno”, afferma la parlamentare, collocando l’iniziativa all’interno di una manovra che, come sottolinea, “oltre a contenere importanti misure in materia di lavoro, previdenza sociale, famiglia, pari opportunità, fiscalità e sostegno ai redditi, rappresenta anche l’occasione per affrontare e correggere situazioni di evidente iniquità che colpiscono specifiche categorie di cittadini”.

Tra queste viene indicata in modo esplicito la condizione dei pensionati ex frontalieri. Nel testo si ricorda che la legge 10 luglio 2013, n. 88 ha ratificato la Convenzione tra Italia e San Marino per evitare le doppie imposizioni sui redditi. Tuttavia, come evidenziato dall’onorevole Colombo, “nonostante l’accordo internazionale, permangono gravi criticità applicative, in particolare per quanto riguarda il trattamento fiscale delle pensioni erogate a cittadini italiani che hanno lavorato come frontalieri nella Repubblica di San Marino”.

Secondo quanto riportato, nel tempo si è consolidata una situazione problematica. “Si è infatti consolidata, nel tempo, una situazione di doppia imposizione che comporta un doppio prelievo fiscale, incidendo pesantemente sul reddito netto di migliaia di pensionati, in alcuni casi sottoposti a un carico complessivo superiore al 40 per cento”. Il nodo principale viene individuato nella definizione di “pensioni di sicurezza sociale”, che “non trova un’interpretazione univoca né nella Convenzione né nella prassi applicativa”.

Nel documento viene richiamato anche il comportamento di alcune strutture dell’amministrazione finanziaria. “In Italia, alcune direzioni territoriali dell’Agenzia delle Entrate – come quella di Rimini – hanno adottato interpretazioni restrittive, ritenendo che tale nozione riguardi esclusivamente pensioni assistenziali, con la conseguenza di assoggettare le pensioni previdenziali a tassazione in entrambi i Paesi”. Un’impostazione che, viene sottolineato, “contrasta con la ratio delle Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni, che hanno proprio la finalità di evitare duplicazioni fiscali e garantire certezza del diritto”.

A sostegno di questa lettura viene richiamata anche la giurisprudenza tributaria. “Non a caso, la giurisprudenza tributaria – tra cui la sentenza n. 144/2024 della Corte di Giustizia Tributaria di Rimini e altre pronunce analoghe – ha escluso interpretazioni restrittive della nozione di ‘pensioni di sicurezza sociale’ che conducano a una doppia tassazione”.

Con l’ordine del giorno accolto, l’impegno richiesto al Governo viene definito in modo puntuale. “Ho quindi impegnato il Governo a valutare ogni iniziativa utile ad escludere le doppie imposizioni sui redditi da pensione dei pensionati ex frontalieri con la Repubblica di San Marino, garantendo il principio di unicità dell’imposizione e uniformando l’interpretazione della normativa”. Tra le richieste avanzate figura anche quella di “valutare l’adozione di un atto ufficiale di prassi che chiarisca in modo espresso e univoco la nozione di ‘pensioni di sicurezza sociale’, così da assicurare un’applicazione omogenea su tutto il territorio nazionale ed evitare interpretazioni difformi”.

Alla luce del parere favorevole ottenuto, l’onorevole Colombo annuncia l’intenzione di proseguire l’iniziativa sul piano parlamentare. “Ora, alla luce di questo risultato, solleciterò con determinazione la risoluzione già concordata con il Presidente della Commissione Lavoro, on. Walter Rizzetto, e con il Presidente della Commissione Esteri, on. Giulio Tremonti, affinché si arrivi finalmente a una soluzione strutturale, equa e definitiva a tutela dei diritti di questi pensionati”.

Una linea che la parlamentare definisce “una battaglia di giustizia fiscale e di rispetto degli accordi internazionali”, che dichiara di voler “portare avanti fino in fondo”.