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Domani – Motus Liberi: “Abusi su minori, la politica non può permettersi di rimanere in silenzio”

Il recente e gravissimo caso di cronaca legato alla presenza di un pedofilo condannato, rimasto a contatto con minori fino al giorno del suo arresto, continua a sollevare sconcerto e indignazione. Non siamo di fronte a un singolo episodio giudiziario, ma al segnale di una falla sistemica che ha messo a rischio la sicurezza dei più vulnerabili, rivelando ritardi e mancanze che non possono più essere giustificate.

Il problema non è solo il singolo episodio, ma il sistema che ha permesso tutto questo: informazioni che non circolano, ritardi inammissibili, mancanza di coordinamento. Tutto ciò ha esposto minori a un rischio gravissimo. I cittadini hanno il diritto di chiedere conto: com’è possibile che una sentenza definitiva non abbia portato a provvedimenti immediati di tutela? Perché i dati non sono stati condivisi, almeno tra chi aveva la responsabilità di agire?
A queste domande, purtroppo, è arrivata una risposta del tutto insoddisfacente. Il Segretario di Stato alla Giustizia si è limitato a riproporre, quasi parola per parola, stralci della relazione già letta in Consiglio. Un copia-incolla che non aggiunge nulla, non entra nel merito e soprattutto non chiarisce le responsabilità. Una presa in giro rispetto alla gravità della vicenda.

Eppure, in Consiglio, alcuni Segretari di Stato hanno ammesso apertamente errori e mancanze. Questo è un fatto politico di enorme rilievo: quando si ammettono colpe, è naturale e doveroso che seguano conseguenze. Non basta dire “abbiamo sbagliato”: chi ha sbagliato deve assumersi la responsabilità fino in fondo, anche con le dimissioni. Diversamente, ogni ammissione rischia di restare solo un gesto vuoto, buono per placare per qualche ora l’opinione pubblica ma inutile per restituire fiducia nelle istituzioni.

DOMANI – Motus Liberi lo ribadisce con forza: non accetteremo che questa vicenda si concluda con scuse di circostanza o promesse di futuri miglioramenti. San Marino ha ratificato la Convenzione di Lanzarote, assumendo impegni precisi per proteggere i minori da abusi e sfruttamento sessuale. Tradire quello spirito, rifugiandosi dietro risposte evasive o silenzi complici, significa mancare di rispetto non solo agli obblighi internazionali, ma soprattutto ai nostri cittadini più vulnerabili.
Per questo chiediamo che si apra immediatamente una nuova fase, fondata su chiarezza e responsabilità: dimissioni da parte di chi ha mancato, riforme urgenti e strutturali del sistema di protezione e un impegno concreto e visibile per impedire che fatti simili possano ripetersi.

La cittadinanza ha già dimostrato indignazione e non accetterà che tutto finisca “a tarallucci e vino”. La sicurezza dei bambini deve venire prima di tutto. Non ci fermeremo finché non verrà fatta piena luce e finché i responsabili non saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni – o delle proprie omissioni.

DOMANI – Motus Liberi
Ufficio Stampa