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Domani – Motus Liberi: “Gli abusi su minori sono atti di una intollerabile gravità”

Il gravissimo caso di cronaca che ha visto un cittadino sammarinese, Steven Raul James, condannato in via definitiva in Italia per violenze sessuali su minori, continuare a lavorare a contatto con bambini sul nostro territorio fino al giorno del suo arresto, non è una semplice emergenza giudiziaria. È il sintomo di un fallimento istituzionale più ampio e profondo, che riapre un dibattito cruciale sulla trasparenza, sulla cooperazione internazionale e sulla reale priorità data alla protezione dei più vulnerabili nella nostra Repubblica. Una vicenda caratterizzata da opacità e ritardi inammissibili, che richiede non solo risposte immediate, ma un profondo esame di coscienza da parte di tutta la classe dirigente.

Nello specifico, il caso James – non certo il primo se si parla del cancro della pedofilia – ha dell’incredibile. Condannato in tutti i gradi di giudizio, si trovava al momento dell’arresto in un luogo pericolosamente sensibile perché frequentato da minori. La vicenda ha portato alla luce gravi carenze nei sistemi di protezione e nel coordinamento delle informazioni sensibili, sollevando indignazione e preoccupazione nella popolazione. Le domande che i cittadini si pongono sono legittime e brucianti: com’è possibile che una sentenza irrevocabile non abbia innescato immediati provvedimenti di protezione? Perché le informazioni non sono state condivise, per quanto nel massimo riserbo, nell’ambito dell’Amministrazione, per adottare gli opportuni accorgimenti?

DOMANI – Motus Liberi ha espresso fermamente la propria posizione contro la sciagurata gestione del caso: non è più accettabile che si continui a dire «forse abbiamo sbagliato, ma non si sa di chi è la colpa». Se si è compiuto un errore, bisogna prendersene la responsabilità. La politica deve dare l’esempio di serietà e di rispetto, non continuare a navigare nell’ipocrisia e nell’indifferenza. In Consiglio abbiamo fatto sentire la nostra voce, denunciando senza mezzi termini la scandalosa tendenza a ergere la privacy a barriera inviolabile, trasformando la riservatezza in un alibi per rimanere fermi. Non accetteremo che questa ennesima vicenda si concluda a tarallucci e vino, con sterili promesse di «miglioramenti futuri». San Marino ha ratificato la Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali, e nascondersi dietro scuse di facciata costituisce un tradimento di quegli impegni internazionali.

Ci facciamo quindi portavoce della necessità di un intervento forte e responsabile, esigendo che la vicenda venga trattata con la serietà e l’urgenza che merita. DOMANI – Motus Liberi chiede, in primis, le dimissioni dei responsabili diretti delle mancanze emerse, e parallelamente di rinvigorire l’impegno che porti a smascherare tutte le persone che commettono violenze sui minori. Auspichiamo che il sistema di protezione venga rivoluzionato immediatamente e che chi ha fallito risponda del proprio operato con azioni concrete, non con scuse indegne di queste istituzioni. La cittadinanza non accetta più questo stato di omertà.

DOMANI – Motus Liberi