Rf: “I cittadini vogliono risposte concrete”
Per la prima volta da molti anni il Consiglio di agosto non si è tenuto e quello della ripresa di settembre presenta un ordine del giorno a dir poco scarno. Molti provvedimenti di legge giacenti, alcuni sui quali ci siamo opposti con forza, restano in attesa non si sa bene di cosa. Insomma: Maggioranza e Governo, a solo un anno dall’inizio della legislatura, dopo essersi accapigliati tra loro per le poltrone ed averne create anche di nuove – molte, troppe! – sembrano già arrivati al capolinea.
Nel nulla del prossimo Consiglio si evidenzia un comma che non avremmo mai voluto discutere e che purtroppo la farà da padrone nella prossima sessione, superando con la sua gravità ogni altra discussione politica: quello del caso di pedofilia emerso alla ribalta delle cronache nei giorni scorsi.
Purtroppo da subito abbiamo avuto l’impressione, leggendo il comunicato del Congresso di Stato che il Governo non sapesse davvero che pesci pigliare e fosse incapace di fornire anche solo una specifica, puntuale e precisa descrizione dell’accaduto. Riprova purtroppo ne è la recente comunicazione del Segretario Canti, che, dopo aver preso l’impegno di depositare una relazione scritta a disposizione di tutti i Consiglieri e della Cittadinanza entro venerdì scorso, ha invece fatto spostare i termini di consegna al prossimo lunedì. Ma davvero serve così tanto tempo per rimaneggiare una relazione che solo pochi giorni fa ci era stata descritta come già finita? Inoltre tardano ad arrivare i documenti che in alcune occasioni abbiamo chiesto, e tra essi una sentenza del Tribunale sammarinese. Cosa sta succedendo?
Alla maggioranza riconosciamo la volontà di aver inserito un comma apposito nel prossimo Consiglio che – speriamo – individuerà la strada per fare, celermente, piena luce su quanto accaduto.
Repubblica Futura vuole formulare dunque una proposta, tenendo conto che questa vicenda, al netto delle differenze di ruolo tra maggioranza ed opposizione, vada affrontata con una comunità di intenti, perseguendo due obiettivi: colmare le eventuali lacune normative e procedurali, ma specialmente e soprattutto, in questa fase, accertare le responsabilità. Pensare di fare la prima cosa senza aver fatto da subito la seconda è impensabile. É sufficiente leggere la lettera che un Gruppo di genitori sammarinesi ha indirizzato ai membri del parlamento ed ai Capitani Reggenti, della quale citiamo un piccolo passaggio che crediamo indicativo di quali siano le aspettative di gran parte della cittadinanza: “Chiediamo che, proprio per prevenire in futuro questi fatti, siano individuate con precisione lacune legislative e/o applicative delle leggi vigenti, ma anche le odierne responsabilità che hanno consentito al soggetto di rimanere a contatto con i nostri bambini, nonostante fosse pendente un processo per pedofilia”. Siamo pienamente d’accordo.
Ecco quindi la nostra proposta: per prima cosa la relazione di Canti deve essere depositata consentendo un congruo periodo di analisi da parte dei Consiglieri. Successivamente auspichiamo che, dopo il riferimento del Segretario Canti, di tutti gli altri Segretari ed il dibattito, le forze politiche, tutte, possano trovare un momento di confronto, finalizzato a giungere ad un ordine del giorno condiviso che abbia un principale obiettivo: individuare le responsabilità di chi ha permesso che tutto questo accadesse.
Speriamo davvero che anche questa volta non prevalga la visione di chi ritiene alcune figure intoccabili ed al di sopra della legge e che la nostra manifestata volontà di confronto possa essere colta come il tentativo di fare squadra e dare risposte concrete ai Cittadini che, anche e specialmente in questo caso, davvero le meritano.
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Repubblica Futura