Riforma IGR: colpiti Lavoratori e Pensionati, lo Stato si arrende all’evasione?
Il 26 agosto, alle ore 21, presso la Sala Montelupo di Domagnano, le OOSS organizzano un incontro pubblico per parlare della Legge di riforma IGR.
Presenti come relatori al dibattito i tre Segretari Generali: Enzo Merlini della CSdL, Milena Frulli della CDLS, Francesca Busignani di USL. Sarà il giornalista Mauro Torresi a moderare il dibattito che vedrà anche la partecipazione di Massimo Andrea Ugolini e Silvia Cecchetti per la Maggioranza, e di Gian Luigi Macina in rappresentanza dell’Opposizione.
In quella sede le OOSS ribadiranno con forza la propria totale contrarietà a qualunque ulteriore inasprimento fiscale a carico di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, categorie che più di altre stanno pagando le conseguenze della contrazione del potere d’acquisto. Sempre più persone, pur avendo un’occupazione, non riescono a far quadrare i conti e a vivere con serenità fino alla fine del mese: il lavoro povero è ormai una realtà dilagante.
Urge una riforma equa e che persegua come obiettivo principale quello di recuperare le risorse sottratte eludendo il fisco. Appare inoltre evidente che, anziché continuare a concentrarsi sui redditi da lavoro o da pensione, sia necessario intervenire sui redditi da capitale, come di recente raccomandato anche dal Fondo Monetario Internazionale, a fronte della drastica riduzione dei consumi.
Il dibattito si inserisce in un contesto già gravato da rinnovi contrattuali non effettuati, da recuperi dell’inflazione non pienamente riconosciuti e da pensioni non adeguatamente rivalutate. A ciò si aggiunge il peso crescente delle spese da effettuare in Repubblica per ottenere i massimi benefici fiscali: per le famiglie con redditi bassi, sostenuti i costi non procrastinabili come affitto, bollette, assicurazioni ed altre spese non “smaccabili” resterebbe ben poco da destinare ai consumi.
Tutto ciò con l’obiettivo di reperire venti milioni per le casse dello Stato percorrendo la strada più semplice, ovvero andare a colpire i redditi certi, senza prima avere svolto uno studio approfondito sulla distribuzione dei redditi aggiuntivi a quelli da pensione, lavoro dipendente e autonomo, oltre che sulla raccolta bancaria.
Verrà affrontato anche il delicato tema delle discriminazioni che subirebbero le lavoratrici e i lavoratori frontalieri qualora la riforma venisse approvata. Si tratta di discriminazioni inaccettabili e sicuramente non in linea con i principi contenuti nelle quattro libertà fondamentali dell’UE anche nella prospettiva dell’Accordo di Associazione.
La Cittadinanza è invitata a partecipare al confronto tra le opinioni dei Sindacati e quelle delle Forze Politiche.
CSdL – CDLS – USL