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Consiglio Grande e Generale: 16 ottobre 2024

Consiglio Grande e Generale, sessione 16-17-18-21-22-23-24-25 ottobre e 4-5-6-7 novembre 2024

Mercoledì 16 ottobre, pomeriggio

I lavori del Consiglio Grande e Generale, dopo l’indirizzo di saluto degli Ecc. Capitani Reggenti Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi, si aprono con il comma dedicato alle “comunicazioni”.

Il primo intervento è quello di Giovanna Cecchetti che annuncia la propria fuoriuscita dal gruppo consigliare di Alleanza Riformista. “Fin dall’inizio della campagna elettorale, Ēlego è stato relegato al ruolo di comparsa evidentemente perché per qualcuno servivamo solamente a fare numero e raggiungere il 5%.  Noi di Ēlego siamo andati avanti fino a presentare una serie di proposte al fine di stabilire un dialogo e un confronto senza mai ottenere risposte” è la critica mossa da Cecchetti. “Da oggi – aggiunge – la mia attività politica continuerà come consigliere indipendente di maggioranza sotto l’egida del movimento Ēlego. Devo dare adito che se alcune componenti di AR si sono comportate irrispettosamente verso Ēlego, altre parti hanno cercato un dialogo che però è stato impossibile”. 

Il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini bacchetta la consigliera Cecchetti: “Complimenti per il tempismo. Vi siete uniti e divisi innumerevoli volte. Questa circostanza ridicola si ripresenta nell’avvio di una legislatura importante e delicata. Il messaggio è assolutamente rimandato al mittente, possiamo fare a meno di una politica del genere”. Si rivolge quindi alle opposizioni, con riferimento alla variazione di bilancio. “Siamo alla seconda convocazione per approvare una legge obbligata. Svolgere quel tipo di azione di ostruzionismo non è rispondente a logiche di sistema”. Quindi un richiamo forte, tanto alla minoranza quanto alla maggioranza: “Tante cose che ho visto in queste prime battute non mi piacciono, non mi piacciono da parte di alcuni colleghi del Congresso di Stato, in termini di stile, approccio, idee. Perché stiamo sviando da quello che per noi dovrebbe essere il Vangelo: ovvero il programma di Governo”. 

Sara Conti (RF) ricorda che a dicembre 2022 “approdò in aula un’istanza d’arengo per chiedere che venissero recepite delle disposizioni del Grevio sulla lotta alla violenza di genere. Motivo del contendere fu il numero dei casi di violenza caduti in prescrizione nel 2017. Quel numero fu giudicato falso dall’allora Segretario di Stato Ugolini e da qualche consigliere, che arrivò a formulare un ordine del giorno che noi di RF definimmo indegno e pericoloso”. Ora, evidenzia Conti, “lo Stato per evitare un procedimento in sede internazionale si è accordato per un risarcimento di 4mila euro. Si è conclusa così una vicenda che vorremmo definire una pagina nerissima della nostra storia. Tanta dovrebbe essere la vergogna per i consiglieri che hanno firmato quell’ordine del giorno”.

Pronta la replica di Massimo Andrea Ugolini (PDCS):  “Il Governo, a fronte di quell’Odg scaturito da un’istanza d’arengo di Unione Donne Sammarinesi, aveva rilevato il fatto che c’erano dei dati che non erano corretti. Il Governo non ha mai dato seguito agli impegni esposti in quell’Odg, tant’è vero che il tribunale non ha avviato mai nulla”.

Ilaria Bacciocchi (PSD) propone una riflessione sul ruolo della Reggenza e il caso Simoncini: “La più alta carica dello Stato è stata macchiata da un comportamento vergognoso. Auspico una riflessione profonda sull’istituto della Reggenza, valutando l’introduzione di criteri più stringenti, senza snaturare tale istituzione. Abbiamo l’obbligo di garantire che ogni donna possa sentirsi protetta e rispettata, è nostro dovere lavorare per rafforzare le tutele, insieme possiamo cambiare le cose”. 

Sul tema del Grevio, Matteo Rossi (PSD) ammette “con grande umiltà di aver sottovalutato la questione. A nome del PSD che rappresento, ammetto l’errore fatto”. “Condivido l’indignazione per gli errori fatti – aggiunge – ma altre indignazioni mi sembrerebbero molto opportune”. L’auspicio è “che la politica e il Consiglio facciano le leggi e il bene del Paese, rimanendo estranee agli inquinamenti che altre forze vogliono porre su di noi”.  

Matteo Zeppa (Rete) commenta la recente notizia riguardanti uno dei procedimenti della galassia Cis con il rinvio a giudizio di tredici imputati. “A distanza di sette anni emerge una necessità di giustizia. Qualcuno dovrà pagare l’aver ordito una complicata conquista alberoniana versione 4.0. Abbiamo combattuto quell’associazione a delinquere con qualsiasi mezzo. Abbiamo perso la dignità di liberi cittadini. Abbiamo dovuto dire ai nostri cari che eravamo nel giusto ma che gli eventi potevano prendere una bruttissima piega” ricorda. “In tutti i rinvii a giudizio arrivati fino ad oggi, c’è un grande assente: i tanti corresponsabili politici”. 

Come sempre, penso che in questa fase la storia vada letta tutta non solo quel pezzettino” rimarca il Segretario di Stato Matteo Ciacci, ricordando a Zeppa di essere stato il presidente della Commissione Giustizia. “Penso anche io che la maggioranza debba essere unita e compatta su un programma di Governo agendo in maniera molto più convinta e compatta – aggiunge Ciacci -. Sul tema delle infrastrutture strategiche abbiamo cercato di dare un messaggio in continuità con il recente passato”. 

Maria Katia Savoretti (RF) annuncia un Odg sul sistema scolastico sammarinese, chiedendo al Congresso di riferire in Commissione sullo stato di attuazione della legge su diritto allo studio e gli interventi di orientamento universitario.

Carlotta Andruccioli (D-ML) si sofferma sull’accordo di associazione con l’Ue. “Nutriamo preoccupazioni rispetto alla preparazione del nostro Paese di fronte ad un cambiamento di tale portata. Preparazione della nostra amministrazione ma anche di questo Parlamento che dovrà dimostrarsi all’altezza”.

Antonella Mularoni (RF) parla di ‘confusione’ all’interno di Governo e Maggioranza: “Non riuscite a mettervi d’accordo nemmeno sulle nomine dei principali organismi di questo Paese. Dalle delibere di spesa che fate, sembra che siamo in un Paese del bengodi”. 

Da parte di Gian Nicola Berti (AR) arrivano due risposte, una a Sara Conti sul Grevio e l’altra alla dimissionaria Giovanna Cecchetti. “Rivendico con orgoglio la firma su quell’Odg con cui chiedevamo di accertare i fatti. Un cittadino sammarinese che va a raccontare bugie davanti ad organismi internazionali, io penso che questo non sia normale. Parliamo di persone che raccontano balle e di questo ne abbiamo conferma da una relazione dell’authority per le pari opportunità e del dirigente Canzio. E’ un dovere di difesa delle istituzioni, che passa attraverso la difesa della verità”. “L’elemento di rottura – aggiunge rivolgendosi alla consigliera Cecchetti – è stato qualcosa di folle. Quando qualcuno ci ha chiesto, nella logica della lottizzazione politica, di nominare a presidente della Giochi del Titano un signore rinviato a giudizio per riciclaggio. Da quel momento, evidentemente le cose non hanno più funzionato”. 

Prende la parola il Segretario di Stato Marco Gatti parlando di bilancio e ricordando che “siamo in avanzo primario consolidato. Sono tre anni che abbiamo questo tipo di risultato”. Poi aggiunge: “Nel passato le forze politiche svolgevano responsabilmente il ruolo, senza fare ostruzionismo, almeno non su tutti i temi. Quando sento che in altri Parlamenti mettono tempi di due minuti, a me fa paura. L’incapacità nostra di gestire il dibattito consigliare e rispettare il mandato elettorale, va a limitare la democrazia. Se si va in quella direzione, la responsabilità è la nostra”. 

“Nel 2022, io feci a nome del mio partito un intervento evidenziando che c’era un fondo di investimento internazionale che aveva messo a disposizione 60 milioni per costruire la prima comunità energetica a San Marino – evidenzia Mirko Dolcini (D-ML) -. Quel percorso ebbe una non motivata battuta di arresto”. Sul tema, annuncia la presentazione di un Odg “per la ripresa di quel discorso”. 

Il Segretario di Stato Andrea Belluzzi si dice stupito che nessuno, fatta eccezione per due consiglieri, abbia fatto riferimento al rinvio a giudizio per una presunta associazione a delinquere. “Mi sarei aspettato che questo aspetto fosse al centro del dibattito di quest’Aula. Cinquecento milioni di euro di debito pubblico che dipendono in parte da quelle vicenda. Noi dovremmo fare delle riflessioni politiche su quella storia, creare gli anticorpi, analizzare perché sono accadute certe cose. Il Governo farà la sua parte, si costituirà parte civile per recuperare il recuperabile” conclude. 

Dice Aida Maria Adele Selva (PDCS): “Anche io ho firmato l’Odg sul Grevio. Erano stati forniti dei dati sui casi caduti in prescrizione. L’authority per le pari opportunità ci aveva comunicato che quei dati non erano veri. Quindi informazioni lesive dell’immagine della Repubblica. Secondo voi, non si doveva rettificare?”

Iro Belluzzi (Libera) si riallaccia alle parole di Zeppa. “Comprendo benissimo l’impegno e la sofferenza nel cercare di bloccare un attacco enorme alla Repubblica portato da quella che viene definita oggi un’associazione a delinquere. Sarebbe interessante andare a fare valutazioni su chi comunque ha favorito, innescato in un determinato momento. Il Paese ne è uscito sconfitto dal punto di vista economico”. 

Fabio Righi (D-ML) annuncia un Odg “che prevede la creazione di una giornata nazionale dedicata al settore della space economy. Su questo tema abbiamo visto più di una strumentalizzazione. Il mondo, l’Italia e l’Europa stanno avendo una programmazione che coinvolge le piccole, medie imprese che in questi contesti possono trovare nuove opportunità di crescita”.  

Per Michele Muratori (Libera) è giusto ricordare “quello che è successo in una fase veramente brutta per il nostro Paese, dove c’è stata veramente una associazione a delinquere”. Tuttavia “si fa un esercizio che non è produttivo e può essere anche pericoloso. Se venissi qui in Aula e parlassi di Buriani-boys, perché in quel momento lì frequentava Buriani negli uffici del tribunale, farei una polemica spicciola che non produce niente”. 

Per Manuel Ciavatta (PDCS) “ci sono forze politiche che stanno diminuendo il valore della relazione del FMI. Relazione che ci dice che San Marino sta bene e sicuramente sta meglio di come stava dieci anni fa. Dobbiamo raccontarla sempre o siamo in grado anche di dare un giudizio oggettivo?”. 

“Alla luce del rinvio a giudizio per l’associazione a delinquere, a San Marino nel periodo 2017-2019, abbiamo rischiato di perdere la libertà e lo Stato di diritto, e per una certa fase l’abbiamo proprio persa – osserva Emanuele Santi (Rete) -. Quando facemmo il comunicato sul colpo di Stato, non avevamo sbagliato di una virgola. Le responsabilità politiche – parlo a Libera e Rf – sono evidentissime, siete rimasti tre anni inermi, e intanto ci stavano portando via il Paese”. 

 

Di seguito una sintesi degli interventi

 

Comma 1 – Comunicazioni

 

Giovanna Cecchetti (Consigliere indipendente): Desidero portare all’attenzione dell’aula consigliare il motivo della mia fuoriuscita dal gruppo di Alleanza Riformista. Fin dall’inizio della campagna elettorale, Ēlego è stato relegato al ruolo di comparsa evidentemente perché per qualcuno servivamo solamente a fare numero e raggiungere il 5%.  Noi di Ēlego siamo andati avanti fino a presentare una serie di proposte al fine di stabilire un dialogo e un confronto senza mai ottenere risposte. In un recente incontro, dopo le proclamazioni sui giornali, abbiamo capito che non poteva esserci dialogo. Le nostre proposte sono state scartate a priori. Noi consiglieri siamo in aula per un impegno politico e personale ed abbiamo il dovere di dare risposte concrete ai cittadini. Esplicitati i motivi che hanno portato all’incomprensione tra le parti, ritenendo che non ci siamo le condizioni per proseguire il cammino con gli altri due movimenti, da oggi la mia attività politica continuerà come consigliere indipendente di maggioranza sotto l’egida del movimento Ēlego. Devo dare adito che se alcune componenti di AR si sono comportate irrispettosamente verso Ēlego, altre parti hanno cercato un dialogo che però è stato impossibile. 

 

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: Mi giunge la notizia del consigliere Cecchetti con grande sorpresa. Il mio intervento oggi doveva concludersi con una considerazione sul fatto che il nostro Paese ha bisogno di unità. Unità che deve formarsi proprio qua dentro. Consigliere Cecchetti, complimenti per il tempismo, non siete durati nemmeno il tempo di tre mesi. Vi siete uniti e divisi innumerevoli volte. Questa circostanza ridicola si ripresenta nell’avvio di una legislatura importante e delicata.  Il messaggio è assolutamente rimandato al mittente, possiamo fare a meno di una politica del genere. Siamo alla seconda convocazione per approvare una legge obbligata. Svolgere quel tipo di azione di ostruzionismo non è rispondente alle logiche del sistema che tutti quanti insieme dobbiamo affrontare in questo avvio di legislatura seppur da posizioni differenti. Spero che al di là delle logiche ostruzionistiche, spero si possa approvare la legge di bilancio e spero si possa riuscire a programmare gli interventi. Incominciamo a guardare all’economia sana e trasparente: il mondo ci sta facendo vedere che è molto più ricca di quella opaca. Dobbiamo parlare della macchina amministrativa pubblica, della digitalizzazione. Abbiamo un problema demografico che sarà coinvolgente per l’intero sistema Paese. Oltre alle leggi obbligate, ci sono dei grandi temi che dobbiamo assolutamente aprire all’interno dell’Aula consigliare. Io sono assolutamente allibito, se questo è il livello della politica che riusciamo ad offrire ai nostri cittadini. Mi rivolgo all’opposizione come alla maggioranza:  tante cose che ho visto in queste prime battute non mi piacciono, non mi piacciono da parte di alcuni colleghi del Congresso di Stato, in termini di stile, approccio, idee. Perché stiamo sviando da quello che per noi dovrebbe essere il Vangelo: ovvero il programma di Governo. Se non ci mettiamo a fare pianificazione, rischiamo di auto-annientarci. 

 

Sara Conti (RF): A dicembre 2022 approdò in aula un’istanza d’arengo per chiedere che venissero recepite delle disposizioni del Grevio sulla lotta alla violenza di genere. Disposizioni che sarebbero servite a garantire una risposta giudiziaria veloce nel caso di violenze. Motivo del contendere fu il numero dei casi di violenza caduti in prescrizione nel 2017. Quel numero fu giudicato falso dall’allora Segretario di Stato Ugolini e da qualche consigliere, che arrivò a formulare un ordine del giorno che noi di RF definimmo indegno e pericoloso. Quei venti consiglieri, tra PDCS, NPR e una parte di Rete, firmarono quell’Odg, dando mandato di avviare un’indagine con possibilità di perseguimento penale per scoprire chi avesse fornito quei numeri giudicati falsi. Nei giorni successivi a quel gesto il dibattito politico continuò e si inasprì. Una delle firmatarie di quell’Istanza presentò ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo che ha esaminato il procedimento e invitato le parti a trovare una conciliazione. Lo Stato per evitare un procedimento in sede internazionale si è accordato per un risarcimento di 4mila euro. Si è conclusa così una vicenda che vorremmo definire una pagina nerissima della nostra storia. Tanta dovrebbe essere la vergogna per i consiglieri che hanno firmato un ordine del giorno contro le firmatarie di una istanza d’arengo. Non siete capaci di elevarvi al di sopra di quelle piccole e inutile faide. Non credo sentiremo le scuse da parte di nessuno. 

 

Matteo Casali (RF): La prova dei 100 giorni è clamorosamente fallita a causa del fatto che il Governo non ha modelli da perseguire. L’amministrazione e anche il settore finanziario attendono ancora di essere organizzati e preparati ad accogliere le nuove complessità. Le imprese attendono ancora l’illustrazione delle occasioni e degli alert. Compiti che toccano a chi è alla guida del Paese. L’accordo pare invece sparito dai radar e fa bella dichiarazione di sé solo negli intenti. Nessuna politica è stata avviata per la riduzione degli stock di debito. Non è chiaro ancora se il nuovo piano regolatore vedrà la luce in questa legislatura. Nessuna impostazione del piano rifiuti dopo cinque anni di sbando e incapacità decisionale. 

 

Massimo Andrea Ugolini (PDCS): Vorrei rimarcare l’esito del rapporto del FMI che ha dato conto di un importante lavoro portato a compimento già dalla passata legislatura e un’altra dimensione istituzionale del nostro Paese. Ci sono delle riforme in cantiere a cui i Segretari stanno già lavorando.  C’è il grosso lavoro sull’Iva che richiederà del tempo e altri temi che già nei primi mesi del 2025 riusciremo ad affrontare in quest’Aula. Sulla questione del Grevio: il Governo, a fronte di quell’Odg scaturito da un’istanza d’arengo di Unione Donne Sammarinesi, aveva rilevato il fatto che c’erano dei dati che non erano corretti. Il Governo non ha mai dato seguito agli impegni esposti in quell’Odg, tant’è vero che il tribunale non ha avviato mai nulla. Giusto che gli organismi internazionali diano indicazioni, ma credo che vada rispettato l’ordinamento istituzionale e normativo all’interno dei singoli stati. A fronte di quelle raccomandazioni, il Governo si è attivato e si è arrivati al decreto che andava ad aggiornare i provvedimenti in materia di prevenzione alla violenza di genere e nei confronti dei minori. 

 

Ilaria Bacciocchi (PSD): Vorrei iniziare una riflessione sull’istituto della Reggenza. La bellezza di questo istituto risiede nel suo valore democratico. Questo dispositivo istituzionale risponde ad un’idea nobile: che il potere appartiene a tutti. Questa apertura democratica può diventare una debolezza se chi assume questo ruolo non ha l’esperienza necessaria per impersonare determinati valori. Il caso Simoncini ne è un esempio doloroso. La più alta carica dello Stato è stata macchiata da un comportamento vergognoso. A breve sarà istituita una commissione per le riforme istituzionali. Auspico una riflessione profonda sull’istituto della Reggenza, valutando l’introduzione di criteri più stringenti, senza snaturare tale istituzione. Ci si aspettava una reazione forte e compatta. Le istituzioni di San Marino hanno dimostrato di essere vigili e attente, il Governo si è costituito parte civile. Va sottolineata la sentenza di primo grado che ha ristabilito la dignità della vittima e dell’intero Paese. Ma c’è un elemento critico: l’assenza di un dibattito pubblico e di una indignazione corale. Faccio un appello alle donne di quest’aula: abbiamo l’obbligo di garantire che ogni donna possa sentirsi protetta e rispettata, è nostro dovere lavorare per rafforzare le tutele, insieme possiamo cambiare le cose, non si tratta di cambiare le leggi, ma di costruire una società più giusta.

 

Matteo Rossi (PSD): Prendo la parola per ripercorrere i fatti che portarono al respingimento di quell’istanza d’Arengo il 2 dicembre del 2022. Con grande umiltà ammetto di aver sottovalutato la questione e di aver sottovalutato la portata di quell’azione di cui oggi leggiamo sui giornali. A nome del PSD che rappresento, ammetto l’errore fatto. Per cui, muovo una personale autocritica, non succede molto spesso in quest’Aula. Sarà questa una legislatura in cui l’aspetto delle riforme istituzionali sarà predominante. Il livello generale del Consiglio Grande e Generale deve tornare a livelli importanti, ma la politica si deve emancipare. L’appello è questo. Tornare ad appropriarci del nostro ruolo: il potere legislativo. Purtroppo si sono intrecciate vicende tra studi legali, vicende giudiziarie, vicende tra persone, e questo non deve mai avvenire. Mi piacerebbe però sentire delle scuse da altre campane. C’è stato l’ennesimo rinvio a giudizio di persone che hanno fatto cose gravi e negative nel nostro Paese. Condivido l’indignazione per gli errori fatti, ma altre indignazioni mi sembrerebbero molto opportune. La politica e il Consiglio facciano le leggi e il bene del Paese, rimangano estranee agli inquinamenti che altre forze vogliono porre su di noi.  Mi rivolgo al Segretario di Stato alla Scuola: le pagelle però non me le faccio dare come consigliere, e non permetto che le dia ad un’area politica che ha fatto la storia di questo Paese.

 

Gaetano Troina (D-ML): Oggi è veramente facile trasferirsi da un gruppo di provenienza ad un altro in base alle difficoltà che emergono. Penso che sarebbe rispettoso prevedere che chi viene eletto in una certa lista debba rimanere in quella lista altrimenti si viene meno all’impegno preso con la cittadinanza. Non mi riferisco nello specifico al caso di oggi. La mancanza di confronto con le forze di opposizione, salvo pochissimi casi, provoca inevitabilmente un contrasto con prove di forza basate solo sui numeri dettati da maggioranze ampie. Non è questo il modo corretto di affrontare le riforme e gli interventi normativi che il Paese aspetta. L’invito che faccio è quello di cambiare completamente l’approccio. Voglio intervenire sul Rally Legend. Ci sono stati episodi di ordine pubblico. Ringrazio le forze dell’ordine che hanno operato, ma gestire tutte le persone che vengono sul nostro territorio, è davvero complicato. Sono sorte attività economiche del tutto improvvisate. Il tutto in spregio a chi svolge attività economica onestamente e correttamente specialmente per quanto riguarda la somministrazione di alimenti e bevande. San Marino si deve dotare di strumenti e attrezzature per gestire questo tipo di eventi, e parlo anche di infrastrutture dal punto di vista turistico. 

 

Matteo Zeppa (Rete): A distanza di sette anni emerge una necessità di giustizia. Qualcuno dovrà pagare l’aver ordito una complicata conquista alberoniana versione 4.0. Abbiamo combattuto quell’associazione a delinquere con qualsiasi mezzo. Abbiamo perso la dignità di liberi cittadini in una terra come la nostra. Abbiamo dovuto dire ai cari che eravamo nel giusto ma che gli eventi potevano prendere una bruttissima piega. Abbiamo dovuti cambiare Pc, cellulari e dispositivi per paura che, una volta sequestrati, su mandato del braccio armato ci si potesse mettere dentro di tutto. Abbiamo assistito alle denunce di Confuorti arrivate direttamente in quest’Aula. Abbiamo dovuto assistere ai demansionamenti di colleghi che non abbassavano la testa sul posto di lavoro. In tutti i rinvii a giudizio arrivati fino ad oggi, c’è un grande assente: i tanti corresponsabili politici. Non posso pensare che l’unico dissennato possa essere solo ed esclusivamente Simone Celli. La mia coscienza mi impone di rifiutare questo pensiero. E’ probabile che Celli sia stato capro espiatorio politico più facile da colpire. I potentati, le associazioni a delinquere a volte vengono sconfitti, ma si devono tenere le antenne dritte, perché dopo che si crea un vuoto c’è l’ambizione di volerlo riempire. 

 

Segretario di Stato Matteo Ciacci: Anche io come lei, Zeppa, con grande interesse e attenzione leggo la cronaca giudiziaria che fa riferimento agli anni di Confuorti e del mondo finanziario e bancario e di quel sistema di potere che ha messo a repentaglio il nostro Paese. Come sempre, penso che in questa fase la storia vada letta tutta non solo quel pezzettino, che quel pezzettino ha prodotto dei danni e poi è terminato. Si sono difesi i vertici di Banca Centrale mentre prima venivano sollevati con azioni intimidatorie. E’ stato anche presidente della Commissione Giustizia, Zeppa. Ci sono altri procedimenti penali che meritano attenzione. La storia vogliamo leggerla tutta, ma vogliamo guardare anche avanti, evitando facili letture e facendo pagare chi ha sbagliato? Mi piacerebbe parlare di prospettiva. Penso anche io che la maggioranza debba essere unita e compatta su un programma di Governo agendo in maniera molto più convinta e compatta. Sul tema delle infrastrutture strategiche abbiamo cercato di dare un messaggio in continuità con il recente passato. La continuità sulla gestione del territorio è una piacevole novità, spesso in passato si cercava di buttare via tutto quello che di buono era stato fatto.  

 

Maria Katia Savoretti (RF): Non so fino a che punto questa seduta Consigliare possa essere produttiva. Molti di questi argomenti sono importanti e vanno affrontati con serietà e responsabilità. Non si dovrebbero affrontare in orari impossibili quando c’è la stanchezza e metà dei consiglieri sono in giro. Viene accusata l’opposizione di fare ostruzionismo. C’era un patto, che però non è stato rispettato dalla maggioranza. A noi sta a cuore questa legge di assestamento di bilancio. A me sembra personalmente che il problema non siamo noi, ma che sia un problema interno alla maggioranza. In quest’Aula non si parla più di accordo di associazione. Non si parla più dell’aviosuperficie di Torraccia. Staremo a vedere come andrà a finire. Mi auguro che il Governo metterà fine all’eccessiva decretazione. 

 

Carlotta Andruccioli (D-ML): Ho il dovere di fare un riferimento sulla conferenza dei presidenti dei Parlamenti dei piccoli Stati d’Europa. Sono momenti importanti per trovare nuove sinergie. Il tema dell’integrazione con l’Ue è stato al centro dei vari bilaterali che abbiamo tenuto con Liechtenstein e Malta per condividere idee e impostazioni che possono essere utili anche per il nostro percorso europeo. Nutriamo preoccupazioni rispetto alla preparazione del nostro Paese di fronte ad un cambiamento di tale portata. Preparazione della nostra amministrazione ma anche di questo Parlamento che dovrà dimostrarsi all’altezza. Come Stato possiamo fare la nostra parte per la riduzione dell’inquinamento energetico. C’è tutto quello che ha a che fare con gli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. San Marino ha la possibilità di diventare una comunità energetica su scala nazionale, le nostre piccole dimensioni ce lo permettono, i finanziatori sono già al tavolo pronti a stanziare cifre importanti. Stiamo cercando per fare qualcosa di condiviso insieme a tutta l’Aula. 

 

Nicola Renzi (RF): Abbiamo fatto una battaglia contro un atto abominevole e abnorme fatto nella precedente legislatura. Qualcuno è convinto di poter indirizzare l’azione del tribunale come meglio crede. Qualcuno ha risposto a dei cittadini che presentavano un’Istanza d’Arengo con un Odg che chiedeva al Governo di denunciare quei cittadini davanti all’autorità giudiziaria. Un atto che dimostra l’arroganza, la supponenza e la voglia di regime che qualcuno ha nel portare avanti la sua azione politica. San Marino ha fatto una figuraccia internazionale arrivando a dover indennizzare. Credo che il Segretario Beccari sia dovuto anche andare a scusarsi nel Consiglio d’Europa. Sono stato indagato per anni senza saperlo, e ho ricevuto un’archiviazione senza sapere di essere indagato. Anche io ho dovuto avvisare la famiglia.  Nessuno dica che noi di RF siamo dei criminali e che dovremmo essere processati per qualcosa: noi la morale non ce la facciamo fare.

 

Gian Nicola Berti (Alleanza Riformista): Sulla vicenda del Grevio. Il Grevio conclude una relazione dicendo che siamo inefficienti per la tutela delle persone che subiscono violenza di genere. Riporta un dato falso sui procedimenti andati in prescrizione. Un dato follemente falso. Rivendico con orgoglio la firma su quell’Odg con cui chiedevamo di accertare i fatti. Un cittadino sammarinese che va a raccontare bugie davanti ad organismi internazionali, io penso che questo non sia normale. Parliamo di persone che raccontano le balle e di questo ne abbiamo conferma da una relazione dell’authority per le pari opportunità e del dirigente Canzio. Queste notizie false hanno aiutato violentatori di donne perché conosco persone che hanno rimesso la querela. Credo che si debba sapere che la cittadinanza intera debba sapere chi è il cittadino sammarinese che va davanti ad organismi internazionali a raccontare cose infamanti. E’ un dovere di difesa delle istituzioni, che passa attraverso la difesa della verità. Consigliere Cecchetti, sono dispiaciuto che si sia dimessa. Chiedo scusa a tutti i cittadini sammarinesi a cui noi come AR abbiamo chiesto fiducia. Le ragioni? L’elemento di rottura è stato qualcosa di folle. Quando qualcuno ci ha chiesto, nella logica della lottizzazione politica, di nominare a presidente della Giochi del Titano un signore rinviato a giudizio per riciclaggio. Da quel momento, evidentemente le cose non hanno più funzionato. Noi abbiamo cercato di aprire in tutti i modi il nostro progetto riformista e democratico. 

 

Giovanna Cecchetti (Consigliere indipendente): Lei consigliere Berti ha il documento con tutte le richieste: un tavolo di lavoro e confronto ed essere presenti in tutti i tavoli, sia con maggioranza e opposizione. 

 

Antonella Mularoni (Repubblica Futura): Non prendiamo posizioni pubbliche su quello che sta avvenendo nel mondo, ma ci preoccupiamo di prebende e Dipartimenti. Il Governo di San Marino non si preoccupa dell’invasione del Libano né del fatto che stia per scatenarsi la terza guerra mondiale.  Almeno i 4mila euro che sono stati pagati dallo Stato, sarebbe un bel gesto che venissero rimborsati dai consiglieri firmatari dell’Odg. Abbiamo già delle ruote di questo Governo che partono. Se fossi maggioranza e Governo mi comincerei a preoccupare. Queste cose adesso succedono dopo tre mesi. Non riuscite a mettervi d’accordo nemmeno sulle nomine dei principali organismi di questo Paese. Dalle delibere di spesa che fate, sembra che siamo in un Paese del bengodi. Non c’è una razionalizzazione della spesa. Non c’è nemmeno l’impegno nel fare la quadra. Qui ognuno va per conto suo e continua a spendere.  C’è un grande sbando ovunque, a livello di Governo non vediamo nulla di produttivo se non le poche cose su cui insistete. 

 

Gerardo Giovagnoli (PSD):  Abbiamo la tendenza a rendere qua delle performance piuttosto che a fare politica. Il caso interessante è quello di Andorra che ha un regolamento parlamentare molto semplice. Me lo sono letto, cercando di capire come facevano loro a condensare in poco tempo, con convocazioni molto brevi.  I progetti di legge sono divisi tra quelli presentati dal Governo e quelli presentati dai consiglieri. In tutti e due i casi ci sono 15 giorni per presentare gli emendamenti che possono essere parziali o totali. Non si vanno ripetizioni infinite degli stessi concetti. Il loro bilancio viene presentato a novembre. Si hanno 20 giorni per fare gli emendamenti. Se un emendamento prevede una spesa in più o un introito minore, bisogna dire da dove vengono presi quei soldi. E devono essere presi dallo stesso capitolo da cui vengono tolti. Questo dispositivo vale anche per le leggi in senso generale. 

 

Segretario di Stato Marco Gatti: Siamo in avanzo primario consolidato. Sono tre anni che abbiamo questo tipo di risultato. Un altro elemento che denota che non stiamo facendo politiche a caso come qualcuno vuol far passare. Non abbiamo più le urgenze perché il bilancio non regge più. Il bilancio va rafforzato anche in previsione di eventi che non sono prevedibili. Parliamo di rivedere la nostra legge IGR, per rafforzare le entrate e raggiungere un equilibrio più equo sulle detrazioni, recuperare sacche che oggi ci lasciamo sfuggire. Nel passato le forze politiche svolgevano responsabilmente il ruolo, senza fare ostruzionismo, almeno non su tutti i temi. Come si vede che c’è ostruzionismo? Quando ci sono interventi di tutti i consiglieri dell’opposizione sullo stesso comma dicendo sempre le stesse cose. Quando sento che in altri Parlamenti mettono tempi di due minuti, a me fa paura. L’incapacità nostra di gestire il dibattito consigliare e rispettare il mandato elettorale, va a limitare la democrazia. Se si va in quella direzione, la responsabilità è la nostra. 

 

Mirko Dolcini (D-ML): Nel 2022, io feci a nome del mio partito un intervento evidenziando che c’era un fondo di investimento internazionale che aveva messo a disposizione 60 milioni per costruire la prima comunità energetica a San Marino, coinvolgendo anche gli operatori sammarinesi. Ci sarebbero stati risparmi in termini di costi e bollette per tutti i cittadini sammarinesi. Quel percorso ebbe una non motivata battuta di arresto. Presentiamo un Odg sul tema auspicando la ripresa di quel discorso.

 

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Le Ecc. hanno parlato di fair play istituzionale. Mi complimento con il gruppo di RF: con questo atteggiamento nel dare le pagelle a tutti, che tanto mi ricorda l’atteggiamento di una certa forza politica nella legislatura 2016-2019. Legislatura in cui sono avvenuti i fatti che hanno portato al recente rinvio a giudizio che mi sarei aspettato fosse al centro del dibattito di quest’Aula. Cinquecento milioni di euro di debito pubblico che dipendono in parte da quelle vicenda. Nel suo piccolo, il consigliere Rossi si è tolto la briciolina dall’occhio. Qualcuno dovrebbe guardare alla trave nel proprio. Noi dovremmo fare delle riflessioni politiche su quella storia, creare gli anticorpi, analizzare perché sono accadute certe cose. Ancora abbiamo problemi a parlare di un tema così importante. Ci troviamo un rinvio a giudizio per associazione a delinquere per soggetti tanto apicali, è l’Aula cosa fa? Ne hanno parlato solo due consiglieri. Il Governo farà la sua parte, si costituirà parte civile per recuperare il recuperabile. 

 

Aida Maria Adele Selva (PDCS): Anche io ho firmato l’Odg sul Grevio. Erano stati forniti dei dati sui casi caduti in prescrizione. L’authority per le pari opportunità ci aveva comunicato che quei dati non erano veri. Quindi informazioni lesive dell’immagine della Repubblica. Secondo voi, non si doveva rettificare? Dovevamo lasciare le informazioni sbagliate? Voi cosa avreste fatto in quel momento? Il discorso della violenza di genere è un tema di tutti. Non deve passare il messaggio che la precedente maggioranza e quella attuale non fanno abbastanza. Sul rinvio a giudizio di 13 personaggi ai quali viene contestata l’associazione a delinquere: non era una notizia da dare? Chi ne ha parlato? Vedo molta demagogia sul tema della violenza di genere. Quando un’azione è sbagliata, è sbagliata sempre. Questo il concetto che deve passare in tutti i settori. Mi auguro che le comunicazioni, e quanto viene detto in quest’Aula, siano le comunicazioni giuste per il Paese. Non ho pretesa di dare consigli. Però certamente non si può essere strumentali. 

 

Oscar Mina (PDCS): Un riferimento sulla partecipazione all’assemblea parlamentare dell’OSCE. Devo fare rilevare che la delegazione ha ottenuto un ottimo riscontro da parte della governance, non scontato per un piccolo Stato come San Marino, per la nostra condivisione sulla modalità gestionale dei lavori e la nostra presenza nelle Commissioni e nei monitoraggi elettorali. Concordo sui tempi di intervento. Anche in questo organismo il tempo massimo di intervento è due minuti. 

 

Luca Lazzari (PSD): Si è detto del rinvio a giudizio. E’ una vicenda di grande peso, di grande rilevanza. Io credo questo: come diceva il Segretario, serve la massima attenzione del Governo e di tutte le istituzioni. Ma siamo appesantiti dalle vicende del tribunale già da molti anni. Questo è fango sul Paese. Chi ha pagato maggiormente per quella battaglia è stata Rete. Ma non capisco la criminalizzazione verso questa coalizione. Fu proprio Libera a porre fine a quell’esperienza di Governo affinché si potesse intervenire su quel gruppo di potere. Io questo lo capisco di meno. Il PSD ha presentato il tema congressuale. Quello che il PSD si aspetta è che a partire dall’anno nuovo, una volta terminata questa fase che porta i partiti ad essere ricurvi, si possa finalmente attuare un cambio di passo e un coordinamento più stretto nella maggioranza. 

 

Iro Belluzzi (Libera): Partirei da quanto ricordato dal collega Zeppa. Comprendo benissimo l’impegno e la sofferenza nel cercare di bloccare un attacco enorme alla Repubblica portato da quella che viene definita oggi un’associazione a delinquere. Sarebbe interessante andare a fare valutazioni su chi comunque ha favorito, innescato in un determinato momento. Il Paese ne è uscito sconfitto dal punto di vista economico. Voglio ricordare Asset Banca: un’impresa distrutta da un gruppo criminale. Credo che la politica tutta debba trovare delle soluzioni per dare una risposta a chi ha subito un danno enorme. Sarebbe opportuno che rispolverassimo un modo di confronto proficuo e non di eccessiva produzione normativa. 

 

Enrico Carattoni (RF): Una maggioranza così solida nei numeri che inizia a sgretolarsi: è un vero record. Sono state unite forze politiche non in funzione di un progetto, ma contro qualcuno o qualcosa. Si è costretto tutto il resto ad agglomerarsi senza tenere conto delle difficoltà che ci sono. Mi hanno stupito le parole del Segretario Lonfernini: un monito così forte credo che non si sia mai verificato. Il Segretario Lonfernini ha richiamato i suoi stessi colleghi di Governo a porre in essere una condivisione maggiore per realizzare il programma di Governo. Stanno venendo fuori alla luce del sole le enormi diversità che ci sono all’interno di questa maggioranza. 

 

Fabio Righi (D-ML): Non siamo nelle prove generali, ma dentro l’atto. Gli equilibri bisognava trovarli prima. Il Paese non ha bisogno delle soluzioni contingenti, ma di una visione ben più ampia. Noi abbiamo delle idee molto chiare, dispiace che a livello di maggioranza le idee siano meno chiare. Qual è la visione politica che la maggioranza pone alla base di questi interventi? Non si parla più di infrastruttura digitale. Qual è l’intenzione della maggioranza su quel percorso? Porto all’attenzione dell’Aula un altro ordine del giorno che prevede la creazione di una giornata nazionale dedicata al settore della space economy. Su questo tema abbiamo visto più di una strumentalizzazione. Il mondo, l’Italia e l’Europa stanno avendo una programmazione che coinvolge le piccole, medie imprese che in questi contesti possono trovare nuove opportunità di crescita.  

 

Michele Muratori (Libera): E’ giusto ricordare quello che è successo in una fase veramente brutta per il nostro Paese, dove c’è stata veramente una associazione a delinquere. Mi fa piacere che stanno emergendo queste dinamiche. Si fa un esercizio che non è produttivo e può essere anche pericoloso. Se venissi qui in Aula e parlassi di Buriani-boys, perché in quel momento lì frequentava Buriani negli uffici del tribunale, farei una polemica spicciola che non produce niente. Bene ricordarlo, ma dobbiamo guardare avanti. Le persone che sono state citate, per quanto riguarda Libera, hanno contributo nel 2019 a mettere fine a quel sistema. E’ ingeneroso citarli per delle dichiarazioni in Aula. Hanno contribuito a mettere un punto a quella questione, anche su Banca Centrale. Io non credo che qui dentro ci siano dei delinquenti. Si può ragionare e discutere sul perché quella Banca Centrale che siamo riusciti a difendere tutti insieme, o quasi, magari ci sia qualcuno sta ancora continuando ad attaccarla. Credo che sia ingeneroso quello che è stato detto. Consigliere Zeppa, questo lo dico tendendo la mano. 

 

Manuel Ciavatta (PDCS): Non posso non evidenziare l’intervento del consigliere Carattoni che ha messo in discussione la maggioranza e la sua tenuta. La maggioranza, mettendosi insieme, ha evidenziato un aspetto: il Paese ha bisogno delle forze maggiormente rappresentative, tra cui Libera che ha creato una discontinuità in quelle vicende, senza rimangiarsi quello che è stato fatto nella scorsa legislatura che ha rimesso San Marino sui binari giusti. Il frutto lo stiamo vedendo oggi: quei rinvii a giudizio sono su fatti del passato, ma attuali. Non posso non evidenziare alcuni aspetti fondamentali. Ci sono forze politiche che stanno diminuendo il valore della relazione del FMI. Relazione che ci dice che San Marino sta bene e sicuramente sta meglio di come stava dieci anni fa. Dobbiamo raccontarla sempre o siamo in grado anche di dare un giudizio oggettivo? Non posso non parlare di quella che è la stagione dei Congressi. Se le forze politiche sono serie nel condurre il percorso delle legislature, il nostro Paese potrà stare meglio. E’ possibile che l’unico criterio che guida il futuro sia fare un’alternativa alla Dc o fare un centrodestra o centrosinistra? Il criterio dovrebbe essere fare un percorso sui progetti, trovando delle sintesi utili e buone per il Paese. 

 

Emanuele Santi (Rete): Noi purtroppo, e lo dico alla luce del rinvio a giudizio per l’associazione a delinquere, a San Marino nel periodo 2017-2019, abbiamo rischiato di perdere la libertà e lo Stato di diritto, e per una certa fase l’abbiamo proprio persa. Quando facemmo il comunicato sul colpo di Stato, non avevamo sbagliato di una virgola. Il nostro Paese era stato invaso da un potere economico interessato a difendere il proprio orticello. C’è stata una politica incapace di prendere le contromisure. Nonostante l’opposizione dicesse che era in atto un piano criminale. Le responsabilità politiche sono sul tavolo. Ancora la strada è molto lunga da fare. Vedremo come andrà avanti il processo. Diamo dei giudizi politici. Ma le responsabilità politiche – parlo a Libera e Rf – sono evidentissime, siete rimasti tre anni inermi, e intanto ci stavano portando via il Paese. Il Paese non ha ancora le risposte su come tratteremo i vari dossier riguardanti l’accordo con l’Unione europea. Non vi è un piano strategico per diminuire il debito e gli interessi.

 

Michela Pelliccioni (D-ML):  Qual è l’importanza dei nuovi sport, come il cani-cross? Sono medicine inclusive a tutto tondo. Permettono di far sentire sullo stesso piano ragazzi abili e ragazzi disabili. Si trova uno spirito inclusivo fortissimo. Non posso che farvi le congratulazioni, spero che sia il primo di tanti altri esempi. Le tensioni nella maggioranza si erano viste dall’inizio. Sulla mia forza politica: le evidenze ci dimostrano che Domani Motus Liberi ha fatto una scelta identitaria, perché le rassicurazioni di un progetto identitario non c’erano. Dispiace che non c’è stata nemmeno la possibilità iniziale di integrare un progetto politico. Forse questa maggioranza, a parte aver perso una ruota, forse deve fare anche una revisione al motore. E’ stata una fase storica bruttissima, che si è chiusa ma rispetto alla quale bisognerebbe creare degli anticorpi. Questo l’appello che mi sento di fare in vista di quella Commissione che dovrà occuparsi di riforme istituzionali.

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