Atto organizzativo e fabbisogno dell’ISS, non c’è stato confronto preventivo
È stato trasmesso da alcuni giorni alle organizzazioni sindacali l’Atto Organizzativo e il fabbisogno del personale dell’ISS. Si tratta di due atti molto importanti e necessari, attesi e sollecitati dal sindacato da tanti anni. Sono arrivati solo ora, con l’avvicinarsi della scadenza elettorale, precludendo un confronto proficuo. “L’ultimo atto organizzativo risale al 2010”, ha riferito Antonio Bacciocchi, Segretario della Federazione Pubblico Impiego CSdL, intervenuto nell’ultima puntata di “CSdL Informa”.
“In questi anni ci sono stati molti cambiamenti nella struttura dell’Istituto per la Sicurezza Sociale – ha rilevato Antonio Bacciocchi – realizzati in parte con modifiche all’atto organizzativo precedente.
In questo caso, per la predisposizione del nuovo atto organizzativo, non c’è stato un confronto preventivo sufficiente da parte della Segreteria di Stato per la Sanità e dei vertici dell’ISS, e quello che si potrà sviluppare sarà molto limitato. Da quanto ci è stato riferito, verrà promulgato a breve, già nella prima parte di marzo, quindi i tempi sono strettissimi. Anche la Consulta Sanitaria, di cui faccio parte, ha sollevato alcune obiezioni rispetto a questo metodo.
L’atto organizzativo non potrà che essere una fotografia di quella che oggi è la situazione attuale dell’ISS; una fotografia necessaria, perché vanno regolamentate e normate le modifiche che sono state precedentemente apportate. Lo stesso vale per il fabbisogno dell’ISS, che è fermo dal 2016, mentre in questi anni è molto cambiata la composizione del personale sanitario e sociosanitario nei vari servizi.
Si tratta anche in questo caso di un atto indispensabile, utile anche per l’applicazione di alcuni istituti che abbiamo previsto nel rinnovo del contratto del settore pubblico allargato, riguardanti in particolare il personale infermieristico e l’assunzione dei dipendenti ancora precari dell’Istituto Sicurezza Sociale.
Rispetto al testo ricevuto, abbiamo già sollevato alcune preoccupazioni. Senza entrare nel complesso dei vari aspetti, ne cito solo alcuni. Il primo è nel Dipartimento Territoriale e Socio Sanitario, dove nell’assistenza territoriale c’è una modifica organizzativa che a noi preoccupa, e che solleveremo nell’incontro che si svolgerà a breve con la Segreteria di Stato.
Un altro punto salito agli onori della cronaca, è quello della UOC Servizio Minori, a cui è stata tolta una parte delle attività svolte, per attribuirle ad un’altra unità organizzativa. Dubbi anche sulla organizzazione del Dipartimento Prevenzione che vede un preoccupante ridimensionamento delle attività ispettive.
Ci sono molte situazioni specifiche da affrontare e al tavolo di confronto faremo tutte le osservazioni necessarie nel pochissimo tempo che avremo a disposizione.
In definitiva è difficile affrontare con questa tempistica così ridotta le complessità delle modifiche nell’organizzazione della struttura sanitaria, maturate nel tempo. Per noi resta fondamentale il coinvolgimento di tutto il personale afferente all’Istituto Sicurezza Sociale per andare incontro ai cambiamenti; coinvolgimento che a questo punto risulterà purtroppo molto ridotto.
Sulle altre tematiche affrontate nell’ultima puntata di “CSdL Informa” verranno inviate successive comunicazioni.