Consiglio Grande e Generale, si discute di Banca Centrale
I lavori consiliari iniziano con una serie di nomine dimissioni e sostituzioni. Sulle dimissioni di un membro del Cda di Banca centrale, la dimissionaria Martina Mazza, si apre una discussione sulle nomine in capo a maggioranza e minoranza. Da Libera e Rf si ricorda l’accordo intercorso nella precedente legislatura che ha attribuito alla minoranza 2 rappresentanti sui 5. Matteo Ciacci, Libera, auspica si possa continuare su quella linea, Nicola Renzi, Rf, punta il dito sulla chiara volontà della maggioranza di indicare anche il quarto componente del consiglio direttivo di via del Voltone. Viceversa, la maggioranza sottolinea come la composizione consiliare sia cambiata rispetto anche ai numeri delle parti e che sia necessario, “non seguire il manuale cencelli- puntualizza Francesco Mussoni, Pdcs- ma attenersi a criteri di proporzionalità e rappresentatività delle forze politiche”.
L’Aula ha quindi iniziato l’esame dei decreti delegati/ decreti legge. Dopo il via libera a quelli non scorporati, sono stati esaminati e ratificati i primi due, il n. 147 “Nuove disposizioni nella disciplina dell’interscambio di beni tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica Italiana – modifiche alla Legge 21 dicembre 1993 n.134” e il 148 “Della fattura elettronica nell’interscambio di beni e servizi con l’Italia”. Via libera anche al n. 150, “Aggiornamento delle tase per visite e prove di collaudo e revisione di veicoli”.
All’esame del decreto 140, “Modifica dell’Allegato 1 della Legge 6 novembre 2018 n. 139 – Disciplina della Dirigenza Medica dell’Istituto per la Sicurezza”, Rf ritira un emendamento alla luce di una richiesta di chiarimento rivolta al Sds per la Sanità. “Mi pare ci sia un allentamento dei requisiti per il ruolo di medico di medicina generale o guardia medica, perchè ora si possono svolgere anche semplicemente avendo una laurea e senza specializzazione, in caso di rapporti a tempo determinato- osserva Andrea Zafferani, Rf- non è una tragedia, ma chiedo se c’è un problema di approvvigionamento medici che ha portato a questo decreto o se è solo un allineamento a una normativa italiana”.
“Il disallineamento era stato introdotto con la legge del 2018 sulla dirigenza medica, dove si è visto che anche per medicina di base era prevista la specializzazione, cosa non prevista nel circondario- replica il Segretario di Stato Roberto Ciavatta– ovvio che si è fatto il decreto perchè a giugno-luglio, quando si è presentato un alto numero di richieste di aspettative per medici di base, era necessario coprirli. A riguardo, informo l’Aula che i bandi di selezione per medici di base sono in dirittura di arrivo, per i prossimi due anni quindi avremo graduatorie attive. Questo decreto è la riposta a una richiesta pervenuta dal comitato esecutivo e dai medici di medicina generale di allinearci con il circondario per attingere a specialisti senza ancora specializzazione”.
Nicola Renzi, Rf, a seguito della risposta del Segretario, annuncia il ritiro dell’emendamento presentato e al contempo chiede qual è lo stato dell’arte della riorganizzazione di medicina di base: “Il segretario aveva dichiarato che entro settembee ci sarebbe stato un piano riorganizzazione, l’ idea che ci dà questo decreto è quella di una rincorsa pasticciata per tentare soluzioni che si possono avere solo con una visione di sistema”.
Con la ratifica deldecreto-Legge n.139 “Proroga degli interventi straordinari in ambito economico a supporto dell’emergenza economica causata da Covid-19”, viene concordato e accolto un emendamento di Rf con il governo sui corsi di formazione per dipendenti in cassa integrazione.
Via libera anche al decreto n.132, “Secondo fabbisogno generale del Settore pubblico”, rispetto cui Rf punta il dito contro quello che definisce lo “smantellamento della protezione civile”, ovvero il trasferimento della funzione di Controllo strutture dall’Uo Servizio di Protezione civile all’Uo Ufficio pianificazione territoriale. Il Segretario di Stato per gli Affari interni, Elena Tonnini, spiega che l’intervento non è in ottica di smantellamento, ma “allinea rispetto a decisioni prese nel decreto 11 del 2021- puntualizza- i due profili di ruolo saranno ricoperti solo nel momento di avvio delle strutture, fino ad allora restano in protezione civile”.
Infine, la seduta della mattina si interrompe con la presentazione del Decreto – Legge 30 agosto 2021 n.158 “Proroga delle disposizioni inerenti alle misure di gestione dell’epidemia da COVID-19 e ulteriori misure”. Il decreto “posticipa le misure previste fino a fine agosto a fine settembre- spiega il Sds Ciavatta– in più c’è un emendamento della maggioranza che posticipa fino alla settimana successiva per evitare che la fine della validità casa proprio nel momento della nomina e delle elezioni dei Capitani Reggenti, il 1° ottobre”. Il Segretario di Stato Ciavatta quindi rimarca la validità delle misure anticovid in vigore nella Repubblica di San Marino che “sono più blande- ricorda- rispetto al circondario, da diversi mesi, grazie agli effetti della campagna vaccinale, si è visto registrare il tracollo dei positivi attivi e dei ricoveri, per qualche mese il nostro paese ha avuto la possibiltà di registrare zero casi di nuovi contagi e positivi attivi. Ultimamente, pur registrado qualche caso positivo, abbiamo ad oggi solo 3 pazienti in isolamento e uno in terapia intensiva”. In definitiva, “le nostre misure tuttora vigenti stanno rispondendo alle necessità che abbiamo”, tira le somme il Segretario. “Da diversi mesi abbiamo tolto l’obbligo dell’uso della mascherina sia all’aperto che al chiuso- ricorda- un unicum rispetto anche al vicino circondario, ma questo non ha determianto un aumento dei contagi e un aggravamento di chi si è positivizzato”. Merito di una “vaccinazione massiccia- sottolinea- soprattutto sulle fasce di età più a rischio che ha dato una garanzia di maggiore tenuta. Chi ha più patologie ma si è contagiato ha registrato effetti residuali che non hanno portato ad un aggravamento della salute e al rischio di decesso”. Ciavatta interviene poi sugli emendamenti presentati da Libera che riguardano l’articolo 8 del decreto 107 dove si introducono misure di vaccinazione per il personale sanitario e sociosanitario. In particolare, Libera fa riferimento più che all’obbligo vaccinale alla misurazione del livello di anticorpi. “Gli emendamenti di Libera hanno la loro ratio, non mi sento di stigmatizzarli- manda a dire il Segretario di Stato per la Sanità- è necessario aprire un ragionamento”.
L’Aula esaminerà il decreto all’apertura della seduta pomeridiana.