Poste SpA: dopo l’incontro si attendono risposte dal Governo e lo sciopero continua
21 maggio 2019. Questa mattina si è tenuto il previsto incontro tra le organizzazioni sindacali, la Rappresentanza Sindacale dei dipendenti di Poste San Marino S.p.A. ed il Segretario di Stato agli Affari Interni. Nel corso dell’incontro le Federazioni Pubblico Impiego della CSU hanno portato all’attenzione del Governo la posizione emersa dall’Assemblea dei lavoratori che si è tenuta il 20 Maggio.
Al Governo è stata ribadita la richiesta di ritirare il Decreto Delegato 60/2019 e ripristinare lo status contrattuale pubblico – con tutte le garanzie e condizioni precedentemente applicate – ai 13 dipendenti forzosamente passati al Contratto Servizi. Ribadita l’impossibilità di attribuire ai dipendenti di Poste San Marino SpA, tramite Decreto, l’area contrattuale ed i livelli; a maggior ragione se si fa riferimento ad un ambito contrattuale che deve essere oggetto di libera contrattazione tra le parti sociali.
Sottolineata inoltre la richiesta di rivedere la scelta deprecabile ed ingiustificata di trasformare le Poste in S.p.A. – peraltro decisa da Esecutivi passati in nome di un allargamento delle attività in ambito finanziario – e che ad oggi non ha alcuna giustificazione concreta né sostenibilità economica rispetto ad costi del Cda. e della Direzione. Questa richiesta dovrà essere oggetto di un tavolo di confronto più ampio che preveda anche altri servizi in procinto di essere trasferiti nell’ambito di Poste San Marino SpA quali l’Ufficio Filatelico e Numismatico e la gestione della SMaC – San Marino Card.
Sono state sollecitate delle risposte urgenti, soprattutto riguardo al ritiro del Decreto ed alle risistemazione delle condizioni contrattuali in ambito pubblico dei dipendenti coinvolti. Il Segretario di Stato agli Affari Interni ha già convocato un nuovo incontro nella mattinata di venerdì 24 Maggio, dopo che il Congresso di Stato avrà valutato le richieste emerse nell’incontro odierno.
Le Federazioni Pubblico Impiego della CSU hanno sottolineato la necessità di dare urgenti risposte ai lavoratori in sciopero da molti giorni, con rilevanti sacrifici economici che hanno un forte impatto sulle retribuzioni ed inevitabili disagi all’utenza. La CSU ritiene che le richieste avanzate siano ponderate e condivisibili da parte del Governo, ma vista l’attuale mancanza di risposte da parte dell’Esecutivo lo sciopero continuerà come già programmato. Se da parte del Governo dovesse arrivare formale conferma rispetto alle richieste avanzate, i dipendenti provvederanno a riunirsi in Assemblea per deliberare la cessazione immediata dello stato di agitazione.
Le Federazioni Pubblico Impiego della CSU