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Il Comitato Antenne Sicure sulle TLC: il primo obiettivo è la salute

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San Marino. La necessità di comunicare, di utilizzare smartphone, Tablet o PC, connettendosi alla rete di una stazione radio base (RSB), ovvero un’antenna telefonica, può e deve essere offerta nel rispetto e nella tutela della salute di chi le utilizza e di chi è comunque esposto a quelle radiazioni elettromagnetiche. È un obiettivo possibile e facilmente raggiungibile. Secondo letteratura scientifica e normative nazionali e internazionali ormai accertate e condivise, basta collocare le antenne a almeno 450/500 metri dalle abitazioni e non superare mai emissioni superiori ai 2 volt per metro quadro. Sono solo necessarie volontà dell’amministrazione pubblica, dei cittadini e un costante monitoraggio delle emissioni di ogni RSB ed essere costantemente ceri di restare entro i limiti prefissati.
È quanto emerso, venerdì sera (16 febbraio) a Montegiardino, durante l’incontro “Stai connesso ma Resta al Sicuro” organizzato dal “Comitato Antenne Sicure” e a cui ha partecipato Laura Masiero presidente di A.P.P.L.E. (Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog – Padova). Ed è stata Valentina Cellini, rappresentate del “Comitato” a spiegare significato e valore del dibattito: “Essere informati e consapevoli di un problema sono le condizioni necessarie a affrontarlo e risolverlo positivamente. Conoscenza, condivisone e coinvolgimento dei cittadini sono elementi essenziali in progetti come questo. Non siamo pregiudizialmente contrari ma vogliamo essere sicuri della nostra salute e soprattutto di quella dei nostri figli”.
“Inoltre, essendo un’iniziativa di Stato c’è la possibilità di recepire i limiti alle emissioni stabiliti in altri Paesi ma anche di crearne nuovi più sicuri non ancora definiti sul Titano. In Italia siamo a 6 volt per mq. In nord Europa, nazioni più attente a un nuovo fenomeno come l’elettrosmog, i limiti sono ancora più bassi. A Salisburgo in Austria, la municipalità ha deciso di non superare la soglio degli 0,5 volt per mq. Quale migliore occasione questa per entrare nei paesi virtuosi e creare dei limiti nostri visto che il 6 non protegge la salute, ma abbassarli almeno a 2 per proteggere i cittadini sammarinesi. Nel rispetto della vita”, ha concluso Valentina Cellini.
È stata, invece, Laura Masiero e descrivere il panorama di un fenomeno nuovo e in costante crescita, l’emissione di frequenze elettromagnetiche dannose per la salute: “L’elettro-smog è un fenomeno dei nostri tempi. Ogni mobile device ne emette. Non ce ne accorgiamo ma siamo tutti il giorno sottoposti a queste frequenze elettromagnetiche. ONU e OMS già nel 2011 dichiaravano la loro pericolosità e la loro possibile correlazione con malattie gravissime, quali alcune forme di cancro. Dati confermati da studi epidiemologici in Brasile, In Canda e di centri di ricerca e Università di molte nazioni. Possiamo difenderci utilizzando in modo più sicuro i nostri smartphone e PC. Per esempio, non tenerli accesi o in carica sul comodino, non tenerli nella tasca die pantaloni, spegnere il wi fi quando non lo si utilizza. Soprattutto, essere coscienti che nel caso di bambini e adolescenti si possono creare le condizioni di un danno biologico, cosa che non avviene per organismi già formati come quelli degli adulti. Sulle antenne è però assolutamente necessario rispettare alcune precauzioni e avvertenze. Non farlo significa mettere a rischio la salute. Visto che siamo di fronte a un settore in costante evoluzione e che con l’arrivo delle nuove reti a 5G, il problema diventerà ancora più rilevante, non si può sottovalutare in alcun modo la cosa”.

In sintesi: ecco i punti irrinunciabili per la salute dei cittadini

1.Sì alle nuove tecnologie ma in modo sicuro per la salute e con un progetto condiviso con gli abitanti.
2. Definizione di nuovi limiti più bassi per la repubblica sammarinese, che come stato indipendente può decidere per il bene dei suoi cittadini.
3. Creazione di campagne di informazione sulle onde elettromagnetiche nelle scuole e nei castelli, per avere cittadini più consapevoli e una comunità più sensibile.
4. Stazioni di radio base ad almeno 500 metri dalle abitazioni, emissioni elettromagnetiche sulle persone non oltre 2 volt per metro quadro, monitoraggio costante dell’ellettrosmog: le proposte del “Comitato Antenne Sicure” dei cittadini di Montegiardino
5. Appello del “Comitato Antenne Sicure” con richiesta di aiuto da parte di tutte le Giunte di Castello della Repubblica
“Comitato Antenne Sicure”