Politica

DIM sulla vicenda Asset:”The show must go on”

Giochi del Titano

San Marino. DIM (la coalizione composta da Rete e Movimento Democratico San Marino Insieme) analizza le ultime vicende riguardanti Asset in una nota che pubblichiamo di seguito.

Gli appassionati non rimarranno delusi dalla soap opera messa in scena da Banca Centrale e dal governo, che sulle banche continuano a stupire con colpi di scena degni delle migliori fiction.

Non sono bastate le false dichiarazioni sull’allontanamento di Romito da Cassa di Risparmio, e nemmeno le false promesse di condividere con le opposizioni i ruoli nel CCR (l’organismo in cui si incontrano politica e vertici di Banca Centrale) o nel Consiglio di Amministrazione di Cassa. Romito resta lì e le scelte vengono prese in tutta segretezza, senza che nessuno controlli l’operato di chi evidentemente è abituato a confrontarsi solo con marionette che eseguono ordini.

Il nuovo coup de théàtre proviene da due recenti Delibere del Congresso di Stato che trattano l’acquisizione di Asset da parte di Cassa.

La prima, del 31 maggio, già nel titolo mescola e confonde due elementi completamente diversi: l’acquisizione dei “rapporti giuridici” (cioè l’acquisizione dei conti correnti di Asset), con l’acquisizione di una “partecipazione rilevante del capitale sociale”, cioè della banca in sé.

Addirittura secondo i nostri paladini, la cessione della banca dovrebbe avvenire “previo consenso dei soci”: chissà se saranno disposti ad acconsentire alla mazzata finale, dopo che la banca gli è stata affossata da un commissariamento definito illegittimo da più parti, Tribunale compreso?

L’errore si ripete nella citazione in Delibera di un testo appartenente al nostro sceriffo di Via del Voltone. Possibile che il prode e solitario Savorelli, che per autoproclamazione è l’unico a far rispettare le leggi nel nostro paese, non si sia accorto che nel testo che lo cita non viene fatta distinzione tra l’acquisizione delle partecipazioni societarie di una banca e quella dei suoi conti correnti?

Il Congresso si è dovuto riunire di nuovo per fare una Delibera di correzione, datata 2 giugno, in cui si specifica la sola cessione dei rapporti giuridici (i conti correnti).

Non un semplice errata corrige, quindi, ma una gaffe clamorosa! Di fronte ad errori del genere, sembrano quasi banali altre considerazioni.

Può una decisione del genere, che avrà conseguenze a caduta su tutto il sistema ed in primis su Cassa di Risparmio, essere presa in maniera unilaterale dal Congresso di Stato?

Può un paese che si prefigge l’obiettivo di essere attrattivo prevaricare il diritto di fare impresa privata e imporre ai soci il destino della propria attività?

Può un governo far saltare una banca per aria (Asset) e poi deciderne in maniera dispotica, tramite semplice Delibera, il suo passaggio ad un’altra banca (Cassa)?

Ma non finisce qui: apprendiamo che il Congresso di Stato ha conferito il mandato ai Sindaci di Governo di partecipare alle trattative per il passaggio da Asset a Cassa.

E chi son i sindaci di Governo? Uno è Michele Muratori di SSD, l’altro è Stefano Palmieri che oltre ad essere un esponente di Alleanza Popolare, lavora per Asset, ed è stato system administrator presso Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino.

Noi ci vediamo un filino di incompatibilità o quantomeno una forte inopportunità a svolgere il ruolo di sindaco di governo in questa vicenda, ma… the show must go on, e il sipario si alza.

Nani, fatine, controfigure, consulenze esperte di sceneggiatura, coreografi ed effetti speciali, e persino il “gobbo” con alla mano i testi da utilizzare…

Ai cittadini sammarinesi cosa rimane? La fila al botteghino ed il prezzo da pagare.

Movimento RETE

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