USL: “Emergenza Casa, basta affitti da Far West”
Stiamo seguendo con grande attenzione – e altrettanta speranza – il dibattito in corso sul Progetto di Legge “Emergenza Casa”. Da anni, sia come USL che, come UCS, denunciamo una situazione ormai insostenibile per troppi cittadini. Ogni giorno riceviamo segnalazioni da persone che ci raccontano come il peso del canone di locazione stia diventando insostenibile, è una emergenza sociale che non può più essere ignorata. C’è un vero e proprio far west nel mercato degli affitti, che da troppo tempo sta piegando sia i single che le famiglie, schiacciati da continui rincari ingiustificati. Siamo di fronte a un sistema distorto, dove le residenze atipiche hanno alterato il mercato, penalizzando chi cerca solo un tetto sicuro e accessibile. Con questo PdL, finalmente, si comincia a passare dalle parole ai fatti, è un segnale che accogliamo con favore, ma deve essere solo l’inizio di un percorso più ampio, rapido e condiviso. “Senza equilibrio, non c’è giustizia sociale – afferma il Segretario Generale USL Francesca Busignani – è giusto quindi tutelare i proprietari che si comportano con correttezza, ma è doveroso garantire, a chi cerca casa, un affitto sostenibile per un appartamento non fatiscente e stabilità a chi, ogni mese, paga regolarmente l’affitto. C’è però un punto su cui voglio fare un’ulteriore riflessione a seguito di innumerevoli segnalazioni che ci hanno fatto: i contratti di affitto transitori, pensati per esigenze temporanee come studio o lavoro, sono ormai diventati troppo spesso uno strumento per aggirare le tutele previste. Se ne vedono troppi fuori contesto, spesso rinnovati per anni, ben oltre lo spirito per cui sono nati. Una comoda scorciatoia per chi affitta interi appartamenti, che permette di aumentare i canoni a piacere, senza dare alcuna garanzia né stabilità agli inquilini. Il costo dell’affitto non può essere un lusso sostenibile da pochi. Stabilità e sicurezza non sono optional, sono diritti fondamentali. Senza questi principi cardine, falliamo come comunità e neghiamo alle persone la possibilità di costruirsi un futuro, una famiglia, o anche solo di immaginare l’idea di avere dei figli”. La transitorietà dei contratti potrebbe essere ulteriormente regolata o forse basterebbe maggiormente monitorarla, con controlli rigorosi e sanzioni severe per chi ne abusa. Ricordiamo inoltre che uno dei quattro pilastri dell’Agenda dell’OIL è la protezione sociale, che comprende anche la casa come diritto umano fondamentale e parte integrante del concetto più ampio di lavoro dignitoso e di giustizia sociale, inoltre l’ETUC (CES) sostiene che l’abitazione non deve essere lasciata in balia del mercato, il diritto a un alloggio dignitoso deve essere accessibile e parte integrante di una società giusta e inclusiva; nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra pagare l’affitto o mettere il cibo in tavola. Nessun affitto dovrebbe costare più di quanto un salario dignitoso possa sostenere”. “Siamo perfettamente d’accordo con questi principi – prosegue l’ SG Francesca Busignani – siamo pronti a sostenere ogni iniziativa che vada verso un sistema più equo, trasparente e soprattutto umano, perché la casa dove si vive non è un lusso, è un diritto fondamentale. Perché per progettare il domani, da single o da coppia, la casa deve essere quel porto sicuro dove sentirsi davvero ‘A CASA’.”