CulturArte

L’importanza di favorire la disseminazione di buone pratiche

Riceviamo e pubblichiamo da Attiva-Mente:

Accompagnati da Hervé Buissier, Capo Missione per l’Accessibilità di Grenoble-Alpes Métropole, da Stephane Gemmani  cittadino sammarinese che ha seguito e realizzato i vari Progetti e Renè Rastelli, altro concittadino che ha dedicato la vita intera a sostegno delle persone più vulnerabili, abbiamo avuto modo di ammirare e sperimentare a Grenoble le opere “messe a terra” e rese disponibili ai cittadini e ai visitatori con esigenze speciali.

L’accessibilità è un concetto che ha a che fare non solo con l’abbattimento delle barriere architettoniche ma anche col superamento di barriere sociali, culturali, economiche, linguistiche, ecc. Le fragilità e le diseguaglianze rappresentano l’urgenza sempre più sentita del compimento di una vera inclusione sociale che la pandemia ha ulteriormente allontanato. Ecco che allora un ambiente accessibile è un punto di partenza che assicura o quantomeno favorisce questo percorso, rendendo il luogo in cui si vive più accogliente e attrattivo e quindi anche con ricadute non solo di carattere sociale ma anche economico e occupazionale. L’accessibilità è sinonimo di vitalità urbana e può promuovere importanti occasioni sia per la stessa rigenerazione urbana che di sviluppo della  comunità più in generale in quanto una maggiore circolazione e quindi partecipazione significa creare maggiori opportunità per tutti.

Durante la visita siamo stati invitati a pranzo dalla Vice Presidente di Grenoble-Alpes Métropole, Corinne Lemariey.

L’accessibilità non è solo un valore ma è anche un dovere etico; entro il 2050 l’ONU prevede che delle circa 7 miliardi di persone abiteranno le città e se è vero che il 15% di loro sono persone con disabilità, significa che circa 940 milioni di persone avranno problemi a superare barriere materiali, sociali e culturali.

Occorre volontà politica in primo luogo, capacità di far rete e lavorare sulla possibilità di creare città accessibili attraverso azioni di ascolto e confronto riferite al superamento delle barriere architettoniche, sensoriali, percettive, intellettive, culturali, sociali, economiche, sanitarie, di genere ecc., favorendo lo scambio e la diffusione di esperienze virtuose.

Grenoble sicuramente è un esempio, e sapere che dietro a tutto questo c’è un concittadino e una sensibilità tutta sammarinese ci deve rendere tutti orgogliosi.

L’Associazione Attiva-Mente desidera, infine, ringraziare sentitamente il Consolato di San Marino e la Comunità dei cittadini sammarinesi a Grenoble per l’accoglienza e l’assistenza ricevuta durante le giornate di visita/studio delle opere realizzate per rendere la Città, una tra le più accessibili d’Europa.