Decreto Lavoro occasionale: un punto di mediazione accettabile raggiunto grazie alla CSdL
Attualità sindacale, bilancio CSdL 2020, organizzazione 20° Congresso Confederale, i temi affrontati nel Direttivo della Confederazione del Lavoro di questa mattina, che si è svolto, dopo molti mesi, in presenza presso la sala Montelupo di Domagnano. Il Direttivo ha preso in esame e approvato all’unanimità il bilancio della Confederazione per il 2020, evidenziando l’ottimo stato della situazione economica e patrimoniale della CSdL e la gestione attenta e oculata delle risorse nel corso degli anni.
Il Segretario Giuliano Tamagnini ha quindi passato in rassegna i principali temi del momento. In primo luogo il Decreto delegato sul lavoro occasionale, che verrà promulgato nella giornata di domani. Il testo che è scaturito, a seguito di una serie di incontri con la Segreteria Lavoro ma anche di prese di posizione molto forti e decise della CSdL, è radicalmente cambiato rispetto alle prime versioni; innanzi tutto gli aspetti che si configuravano come elementi di riforma del mercato del lavoro sono stati scorporati, per essere ripresi successivamente nell’ambito di un progetto di vera e propria riforma dello stesso mercato del lavoro.
I punti più critici sul lavoro occasionale – che la CSdL ha denunciato pubblicamente in diverse prese di posizione e ribadito in molte dirette del programma “CSdL Informa” – sono stati di fatto superati; in particolare, sono state eliminate tutte le differenze di trattamento rispetto ai lavoratori “regolari”. Infatti, contrariamente alle ipotesi iniziali di decreto che erano molto penalizzanti per i lavoratori, è previsto che il prestatore d’opera occasionale beneficerà delle stesse condizioni normative ed economiche del lavoratore che va a sostituire, compreso il recepimento delle “differite”, ovvero il TFR e la tredicesima, eliminando così ogni disparità, del tutto ingiustificata. Rispetto alla prima versione, è stato drasticamente ridotto il monte ore massimo ed escluse le aziende senza dipendenti, che sono circa il 50% del totale delle imprese operanti in territorio.
Questo risultato complessivo è da ascrivere al ruolo della Confederazione del Lavoro, che è stata al tavolo del confronto in modo fermo e determinato con le proprie proposte di modifica e correzione del Decreto, fino a raggiungere un punto di mediazione ritenuto accettabile.
Proprio nella giornata di ieri la CSdL ha partecipato ad un incontro con il Segretario di Stato per le Finanze sul bilancio di assestamento. Un incontro in cui lo stesso Segretario ha teso a tranquillizzare le parti, comunicando che al momento non è stata predisposta nessuna bozza di progetto di legge a riguardo, e che dell’argomento si parlerà successivamente. Ha riferito altresì che è intenzione del Governo restituire a fine anno il prestito Cargill, pari a 150 milioni di euro più gli interessi nella misura del 3% circa. In sostanza, dal quadro estremamente rassicurante tracciato dal Segretario Gatti è emersa una fotografia della realtà che non corrisponde minimamente alla gravità della situazione del bilancio pubblico sammarinese. Infatti restano in piedi tutti gli interrogativi su come lo Stato intende fare fronte a più di un miliardo di debito pubblico, causato per la quasi totalità dai dissesti bancari, che pesa sulla testa dei cittadini. Come si fa a parlare di una situazione sotto controllo e di tranquillità con un debito così abnorme?
Così come restano aperti gli interrogativi riguardanti l’utilizzo delle risorse dei prestiti internazionali. Nulla si sa se verranno destinate risorse per lo sviluppo e la ripresa economica, mentre una quota importante, ben 150 milioni, viene utilizzata per i debiti Carisp e per Banca Centrale, a cui si aggiungono i 18 milioni destinati ai ristori per i lavoratori autonomi colpiti dalla pandemia. Non va poi dimenticato che i prestiti internazionali, tra interessi e spese di consulenza, quest’anno costano allo Stato ben 30 milioni di euro. L’impressione è dunque che di risorse per lo sviluppo, se qualcosa resterà, sarà ben poco…
Altro tema scottante è quello della riforma delle pensioni. Il Segretario per la Sanità ha convocato un primo incontro per mercoledì 7 luglio – in cui è annunciata la consegna di una prima bozza di riforma – a cui fa seguito un calendario di altri incontri per i tre mercoledì successivi (14, 21 e 29 luglio).
Nella definizione di questo iter con incontri così ravvicinati, l’impressione che ne scaturisce è quello di una certa fretta da parte del Governo nel voler realizzare questa fondamentale riforma. Ma è del tutto impensabile e improponibile approntare una riforma del genere con un percorso fatto di tappe forzate, quando la materia richiede un confronto a tutto campo, accurati approfondimenti e il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati, i lavoratori e i pensionati. Oltre a ciò la riforma delle pensioni, di cui si riconosce la necessità, deve essere contestualizzata con altre riforme importanti e centrali come quella del fisco e del mercato del lavoro, nell’ambito di una “cabina di regia” complessiva.
La CSdL, infine, dà appuntamento a domani alle ore 18.30 in diretta sulla pagina Facebook per la consueta trasmissione “CSdL Informa”, in cui verranno ripresi e approfonditi anche alcuni dei principali temi discussi nel Direttivo di oggi (lavoro occasionale, assestamento di bilancio, riforma pensioni).