Economia e Lavoro

CSdL: “Prestito ponte, il Governo deve assicurare la massima trasparenza nelle scelte”

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di CSdL.

“Si è riunito nella mattinata di oggi, tramite la piattaforma Zoom, il Consiglio Direttivo della CSdL. Prima ancora di affrontare gli argomenti nel merito, il Segretario CSdL Giuliano Tamagnini ha nuovamente posto l’accento sulla carenza di democrazia nell’azione di Governo in questa difficilissima fase della storia sammarinese; la disponibilità al confronto, sia sul documento CSU recentemente presentato che sull’imminente approvazione del Bilancio dello Stato 2021, è stata solo dichiarata a parole ma senza nessun riscontro concreto. “La democrazia non può essere sospesa tra una elezione e l’altra, e la maggioranza non può pensare di assumere scelte così determinanti per il nostro futuro solo con la forza dei numeri, e lasciando fuori l’intero paese.”

Sullo stesso Bilancio previsionale 2021, all’ordine del giorno della sessione consiliare che si apre la prossima settimana, si è svolto un solo incontro di presentazione, poche ore prima il deposito dello stesso PdL per l’avvio dell’iter istituzionale. Un incontro che ha creato molte perplessità e lasciato molti punti in sospeso, non chiariti dal Governo.

La CSdL ha preso in esame l’attuale testo del progetto di legge, ma tutto fa pensare che verrà presentata una grande mole di emendamenti che ne andranno a stravolgere i contenuti. Il Bilancio dello Stato va a certificare un deficit annuale la cui entità ancora non è certa, che va ad aggiungersi all’enorme debito consolidato; un macigno che non può che ripercuotersi pesantemente sulle future generazioni.
La CSdL chiede con forza alla maggioranza di aprire il confronto su tutti i contenuti del Bilancio previsionale, per arrivare ad un testo il più possibile condiviso e partecipato e che possa servire realmente a far rialzare la testa ad un paese fortemente colpito dalla pandemia e schiacciato dal debito pubblico e dal dissesto del sistema bancario.
Sul “prestito ponte” di 150 milioni di euro, a cui il Governo intende ricorrere a seguito della fallita operazione di emissione dei “Titano Bond” per 300 milioni di Euro, la CSdL ritiene inaccettabile che questa iniziativa sia portata avanti in assoluta segretezza. Le uniche informazioni al momento disponibili sono “indiscrezioni” giornalistiche che indicano, quale possibile soggetto erogatore, una società finanziaria privata di uno Stato degli USA, che peraltro si configura come un paradiso fiscale. La CSdL chiede di sapere – oltre al tasso di interesse, le modalità di restituzione e le garanzie poste in questa operazione – se queste risorse sono state ricercate in primis sul mercato interno, e se sono stati precedentemente interpellati investitori istituzionali in capo all’Italia e all’Unione Europea, e il perché questi tentativi sono falliti.
Il problema di fondo per San Marino è che deve rendersi un soggetto pienamente affidabile agli occhi della comunità internazionale, attraverso un piano di riforme e un progetto di sviluppo qualificato che offrano le necessarie garanzie di solvibilità. Anche nella ricerca di prestiti internazionali, la strada da privilegiare è quella del rapporto con l’Italia, con la quale occorre giungere quanto prima al memorandum di intesa con Banca Centrale, e con l’Unione Europea, senza avventurarsi in strade incerte e pericolose come quelli di prestiti da soggetti privati, che possono finire per condizionare seriamente il nostro paese.

Sullo stato della pandemia, vi è il fondato sospetto che le misure adottate dalle autorità sammarinesi, meno restrittive rispetto a quelle del territorio italiano in cui siamo collocati – e che ci hanno posto come un caso a parte – abbiano contribuito alla crescita del numero dei contagiati che si sta registrando. Le Federazioni pubblico impiego e gli operatori sanitari nelle scorse settimane hanno lanciato l’allarme sulle gravi difficoltà nella gestione sanitaria della pandemia e in particolare del reparto di terapia intensiva; ora sembra si sia sviluppato un focolaio all’interno dell’ospedale, e vi sono una decina di ospiti della RSA la Fiorina che hanno subito il contagio (anch’essi ricoverati nella struttura ospedaliera).
La CSdL si appella alle autorità politiche e sanitarie affinché venga fatto tutto il possibile – oltre che per la cura dei pazienti – per contrastare il più possibile l’ulteriore diffusione dei contagi, mettendo in sicurezza con tutte le misure necessarie sia gli ospiti della struttura per anziani la Fiorina – quali i sono particolarmente a rischio – che i pazienti ricoverati in ospedale in ogni reparto, unitamente a tutti gli operatori medici, sanitari e socio-sanitari.
Il Direttivo si è soffermato sulla vicenda del prelievo dei 10 milioni di euro da Fondo Pensioni lavoratori dipendenti deciso dal Consiglio per la Previdenza, con il solo voto contrario del Segretario CSdL, e con l’astensione di due partiti di opposizione, ribadendo che si tratta di un prelievo inaccettabile di risorse che appartegono unicamente ai lavoratori e ai pensionati. “Le risorse del Fondo Pensioni – ha puntualizzato il Segretario CSdL – devono servire ad accompagnare il processo di riforma delle pensioni, e non a sopperire alle carenze di liquidità da parte dello Stato. Se si andasse vanti con questa logica, le risorse finirebbero per essere dilapidate in poco tempo.”

Come abbiamo appreso dalla dirigenza dell’ISS, tutte le risorse che arrivano all’Istituto per la Sicurezza Sociale – siano esse derivate dal pagamento dei contributi che da finanziamenti dello Stato – confluiscono indistintamente in una cassa unica. Questa stessa cassa unica viene utilizzata per fare fronte a tutte le voci di spesa: per finanziare la spesa sanitaria e socio-sanitaria, per l’acquisto di attrezzature mediche, per l’erogazione delle pensioni, ecc. ecc.; tra queste molteplici voci, figurano anche le retribuzioni del personale.

La CSdL ribadisce che si tratta di un vero e proprio prelievo forzato e indebito – che la stessa Confederazione stigmatizza con forza – deciso ignorando la richiesta del Segretario Giuliano Tamagnini di predisporre un piano di rientro che ne stabilisse in tempi certi e celeri il rientro.

Sempre in tema di risorse pensionistiche, attendiamo ancora di sapere quando verrà effettuato il versamento della quota non pagata da parte dello Stato lo scorso 30 giugno – quota pari a 4 milioni di euro – del piano di rientro dei crediti di Banca CIS, e se verrà versata anche la medesima quota in scadenza al 31 dicembre 2020. Vogliamo altresì sapere se sono stati effettivamente versati al Fondo Pensioni i 21,6 milioni di euro dal bilancio dello Stato previsti per il 2021.

Sull’insieme delle problematiche dell’attuale periodo la CSdL intende attivare iniziative di coinvolgimento dei lavoratori, dei pensionati e della cittadinanza (nel rispetto delle norme di sicurezza dettate dalla pandemia), che verranno definite e messe a punto nei prossimi giorni”