Infermieri e terapie intensive, le richieste di Libera al Governo
Riceviamo e pubblichiamo un’interrogazione del gruppo Libera sull’emergenza Covid.
“Considerato l’aggravamento della situazione relativamente alla disponibilità di posti letto in terapia intensiva a causa della diffusione del Covid-19 che ha comportato misure maggiormente restrittive per la popolazione;
Vista la delibera del Comitato Esecutivo n.1 del 12 novembre 2020 per l’introduzione di ulteriori misure volte al contrasto della diffusione e gestione dell’epidemia da Covid-19 e che individua il personale per il coordinamento delle varie fasi e delle attitivà;
Considerato che il personale medico, infermieristico e sanitario ha affrontato un periodo di stress importante nei mesi della prima ondata determinato da straordinari e doppi turni oltre alla difficoltà di fronteggiare l’ emergenza anche senza adeguati presidi e condizioni di sicurezza, senza riconoscimento economico e senza poter recuperare le ore di straordinario effettuato;
Tenuto conto che nei mesi estivi non sono state messe in atto le misure che erano state suggerite dai responsabili di reparti per prepararsi ad una possibile nuova ondata ha interessato tutti i paesi del mondo e che si è verificata anche nel nostro paese in maniera dirompente;
Considerata la scelta di esternalizzare il servizio di portierato notturno ad una società privata in attesa del nuovo fabbisogno,
interrogano il Governo per conoscere:
1. Sulla base di quale riferimento contrattuale in essere all’ISS e del pubblico impiego, vengono riconosciuti ai Coordinatori infermieristici della UOSC Day Surgery e della UOSC Geriatria Post Acuzie un compenso omnicomprensivo aggiuntivo mensile di € 250,00.
2. Per quali motivi non sono state apportate modifiche strutturali alla Terapia intensiva e sub intensiva nei mesi estivi che avrebbero consentito di garantire maggiore sicurezza agli infermieri specializzati.
3. Se sono stati assunti infermieri specializzati per supportare, in particolare, l’attività di coloro che svolgono i turni notturni da 12 ore.
4. Come mai gli infermieri ed operatori che trattano esclusivamente pazienti Covid non possono contare su locali adatti a garanzia di una maggiore e necessaria sicurezza al fine di evitare assembramenti.
5. Se corrisponde al vero che ci sarà una unica figura di caposala per il Pronto soccorso e per la Terapia intensiva e per quali motivi.
6. Se e come vengono organizzati i controlli tramite tamponi e test del personali medico, infermieristico e sanitario di tutti i reparti dell’Ospedale di Stato
7. Sulla base di quale valutazione costi/benefici si è ritenuto di esternalizzare il servizio di portierato notturno a fronte della riduzione di orario e conseguente decurtazione della remunerazione degli addetti e come mai non si è ricorso alle graduatorie pubbliche per far fronte alla necessità di maggiori risorse in attesa del nuovo fabbisogno.
8. In particolare si chiede quali siano state le modalità di assegnazione ed i requisiti richiesti per l’espletamento del servizio di portierato esterno privato.
9. Quali sono i costi di tale servizio esterno a carico dell’ISS e di quale entità è il risparmio conseguente dalla riduzione di orario e remunerazione degli addetti ISS”
“.