SSD sul bilancio di Carisp: la politica non può sostituirsi ai tecnici
San Marino. Dare risposte ai lavoratori, ai pensionati, a tutti i cittadini che da tempo attendono la ripresa dell’economia e dell’occupazione, questo il principale compito della sinistra. Obiettivi “pesanti” che non si ottengono continuando ad ignorare i problemi raccontando una realtà edulcorata per evitare di perdere consenso, trattando cioè i cittadini come se fossero dei bambini a cui raccontare il mondo delle fiabe come avvenuto, purtroppo, per troppo tempo.
Compito della Sinistra che intende guidare un Paese fuori dalle secche, e non ridursi a mera testimonianza urlata in ogni dove ma inefficace, è quello di tutelare in primo luogo i risparmi dei Sammarinesi, gli averi frutto del loro lavoro, evitando che da un giorno all’altro si presentino in banca e scoprano che i loro depositi non esistono più.
La pesante situazione che si è creata in Cassa di Risparmio, frutto di tanti anni di gestione dissennata, non può essere risolta attribuendo alle perdite i valori che ci farebbero comodo, ma che non sarebbero riconosciuti da nessun altro istituto del mondo bancario, bensì attenendosi a quelle che sono delle valutazioni tecniche prodotte da esperti di diverse società specializzate di livello internazionale, ed ora in attesa di ricevere una ulteriore valutazione da parte di esperti scelti dalla direzione di Cassa di Risparmio.
È abbastanza ridicolo pensare che la politica, nella quale non si ha traccia di particolari esperti finanziari, pretenda di sostituirsi ai tecnici in un ruolo non suo, arrogandosi cioè delle competenze che non ha in un improbabile scambio di competenze. La politica faccia il suo mestiere e lasci ad altri il compito delle valutazione tecniche.
A meno che la posta in gioco sia un’altra: e cioè che ci si ostini a definire falso o ”liquidatorio” un bilancio redatto seguendo i criteri di prudenza, al solo scopo di proteggere chi quel buco lo ha creato, magari impedendo di avviare le azioni di responsabilità contro i precedenti amministratori che dovranno così essere chiamati a risponderne in tutte le sedi, così come di fronte alla cittadinanza. Azioni che nell’ultima seduta consiliare sono state approvate con il solo voto della maggioranza di governo, mentre l’opposizione si è defilata all’ultimo minuto disconoscendo persino una richiesta inizialmente partita proprio da loro. E tutto questo non fa che alimentare il progetto di “restaurazione” che questa opposizione persegue in maniera ormai evidente.
SSD è convita che i cittadini vogliano sapere la verità su chi ha imperversato indisturbato per troppo tempo causando i danni a cui oggi siamo tutti chiamati a porre rimedio e per questo assicuriamo il nostro massimo impegno ad andare fino in fondo nell’opera di risanamento, nella trasparenza e adottando la massima severità verso i responsabili, senza fare sconti a nessuno.
Dispiace che proprio nel momento del massimo impegno, Tony Margiotta, un vecchio compagno, decida di mollare e di lasciare il nostro gruppo consiliare. Siamo sotto pressione e tante persone ancora non hanno compreso che i passi fatti e quelli che dobbiamo fare, sono indispensabili per salvare il Paese. Siamo certi, che non appena il guado sarà attraversato la fiducia tornerà a crescere e chi ha fatto scelte sbagliate, scrollandosi di dosso la responsabilità e il peso del difficile momento, ripenserà all’errore di questa decisione rendendosi conto che la vera sinistra è quella che si assume le responsabilità.
Sinistra Socialista Democratica