UDP: solidarietà dai gruppi ai destinatari di lettere minatorie
San Marino. L’Ufficio di Presidenza riunito ieri per programmare i lavori di luglio del Consiglio Grande e Generale. In extremis viene inserito nell’ordine del giorno il progetto di legge sui medici. Arriva poi in seconda lettura – come da accordi – il regolamento consiliare. I lavori dovrebbero svilupparsi su sette giorni, dal 19 al 27. Ancora manca l’ufficialità, ma pare arrivino a ratifica 8 decreti delegati, fra cui la modifica del trattamento retributivo della Dirigenza Pubblica e lo statuto dell’agenzia per lo Sviluppo. C’è anche il decreto legge che proroga i termini per la presentazione della domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria. All’ordine del giorno, in prima lettura, la Riforma in materia di navigazione marittima ed in seconda quello di iniziativa popolare su crediti monofase e crediti d’imposta alle banche. Tornano quindi a riaccendersi i riflettori su un tema caldo, terreno di scontro fra maggioranza ed opposizione. Seguirà la presa d’atto del Bilancio d’Esercizio 2016 e 2017 di Bcsm, delle relazioni sull’attività svolta e sull’andamento del sistema finanziario. Non sono escluse scintille anche nel dibattito successivo alla presentazione del Piano Strategico per lo sviluppo del settore turistico, altro tema su cui è alta l’attenzione della politica. Sul tavolo dell’ufficio di Presidenza – ancora in corso – il caso Tonnini alla luce del parere dell’Avvocatura dello Stato. Prima però i capigruppo stanno affrontando la notizia apparsa su un quotidiano cartaceo dell’invio di lettere anonime con insulti e minacce a membri di Governo, maggioranza e vertici bancari. Adesso.sm esprime in una nota solidarietà e vicinanza a tutti i destinatari. Solidarietà e condanna anche dall’opposizione che però stigmatizza chi la incolpa di esserne la causa. Chiede quindi alla maggioranza una nota congiunta che prenda le distanze non solo da atteggiamenti violenti ma anche da chi sulla stampa attribuisce questi fatti all’opposizione. Si cerca condivisione ma alla fine l’accordo non si trova.