CulturArte

Antonio Caprarica: il mondo dei principi a Villa Manzoni

Giochi del Titano

San Marino. Camicia azzurra, cravatta rosa a fantasia, un impeccabile completo grigio. Antonio Caprarica, ex corrispondente da Londra per la Rai, fedele alla sua immagine che è diventata quasi un’icona, ammalia il pubblico del salotto letterario di Villa Manzoni, voluto e promosso da Ente Cassa Faetano. L’argomento sembra leggero, intorno al suo ultimo libro “Royal Baby” (Sperling e Kupfer), uscito esattamente – si dice il caso – proprio il giorno della nascita del terzo figlio dei principi William e Kate. Le vite dei monarchi, pregi e difetti di persone “nate con il cucchiaino d’oro in bocca” ricostruite appunto attraverso i principini ereditari. Invece, da grande affabulatore qual è, nonché grande conoscitore delle cose di questo mondo, Caprarica allarga il discorso alle monarchie parlamentari, che sono più di quante non si possa immaginare; alle dinastie “divine”, come quella giapponese; alle questioni di politica estera e internazionale. Soprattutto parla della monarchia inglese, che ama e conosce benissimo, nonostante sia un repubblicano convinto. Racconta come sia cambiata una corte impostata da sempre su protocolli rigidissimi, su tradizioni inalienabili, dove non si doveva mai arricciare neppure il labbro superiore per un sorriso o per un dispiacere. Una corte perfettamente interpretata dalla Regina Elisabetta che a un certo punto, con la sua raffinata intelligenza politica, capisce che i tempi sono cambiati. Merito soprattutto di Diana, la principessa triste, che era tale perché contraria alle regole di quella “gabbia dorata”. La sua morte è il punto di svolta: la Regina Elisabetta si rende conto che il popolo inglese vuole altro dalla monarchia. E lei si adegua, vola in elicottero con James Bond, scrive i suoi messaggi su Twitter. Caprarica la descrive con grande ammirazione, perché è donna dalle vedute aperte, per quanto ligia al rispetto dei dettati costituzionali. Lei non andrà mai contro le deliberazioni del suo Parlamento, qualsiasi cosa dovessero chiederlo, mai varcherà quei confini di autonomia e indipendenza parlamentari, che sono comunque salvaguardia della stessa corona. Il principe Carlo, che le succederà, continuerà questo cambiamento, anzi porterà avanti un ulteriore snellimento della famiglia reale. Ma intanto si aspetta il prossimo matrimonio principesco: Harry e Meghan Markle, il prossimo 19 maggio. Che Caprarica, com’è suo costume, andrà a seguire in diretta.
Intanto regala agli amici di Ente Cassa Faetano e al pubblico di Villa Manzoni, una serata impareggiabile, dove letteratura e gossip, politica e cultura, viaggiano felicemente a braccetto. Con quel pizzico di ironia e di saggezza che dà il taglio al suo libro, nella frase di Federico II il Grande, Re di Prussia, quando dice: “La corona è soltanto un cappello che lascia passare la pioggia.”

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