Cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo
L’Imperatore Naruhito ha dichiarato aperti i Giochi della 32a Olimpiade in una cerimonia che all’Olympic Stadium di Tokyo ha suscitato forti emozioni tra coreografie e musica, luci e fuochi d’artificio nell’atmosfera condizionata dalle imponenti misure di contrasto al Covid che hanno lasciato gli spalti riservati alle autorità, con in tribuna i Capi di Stato sammarinesi Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini e il Segretario di Stato allo Sport Teodoro Lonfernini, le delegazioni e i giornalisti.
Tra le 206 delegazioni, di cui 203 Nazioni e i Rifugiati, San Marino è entrato in scena alle 21.25 (ora locale, le 14.30 italiane) attraversando l’imponente impianto nipponico per 76a, dopo la delegazione dello Zambia e prima della Sierra Leone, nella cerimonia aperta come tradizione dalla Grecia in quanto culla dell’olimpismo (chiusura con il Giappone quale Paese ospitante). L’ordine di sfilata è stato determinato dall’ordine alfabetico dei Paesi nella lingua nipponica.
La sfilata biancazzurra è stata aperta dalla nuotatrice Arianna Valloni e dal lottatore Myles Amine, scelti dal Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese (Cons) come portabandiera per promuovere la parità di genere anche ai Giochi. Arianna Valloni, vent’anni compiuti lo scorso aprile, è la più giovane della squadra del Titano a Tokyo 2020 e sarà anche la prima a gareggiare, visto che scenderà in vasca per i 1.500 metri stile libero lunedì prossimo 26 luglio, mentre il 28 sarà al via delle batterie degli 800 stile libero. Per il ventiquattrenne Myles Nazem Amine si tratta della seconda esperienza da portabandiera dopo aver ricoperto con orgoglio il ruolo ai Giochi Europei di Minsk 2019 dove, oltre ad aver fatto sventolare il drappo biancazzurro, si è messo al collo una medaglia di bronzo nella categoria 86 chilogrammi, nel suo palmares che vede anche un argento e un bronzo ai Campionati Europei di lotta libera.
I due atleti hanno fatto puntare i riflettori su San Marino. Con loro il presidente del Cons, Gian Primo Giardi, il capo missione Federico Valentini, il segretario generale Eros Bologna e il resto della squadra con gli specialisti del tiro a volo Alessandra Perilli e Gian Marco Berti e il jodoka Paolo Persoglia.