Senza categoria

“La girata”, dalla caccia al cinghiale ai dirigenti con mobili che “girano”

Apprendiamo da fonti ufficiali che la tecnica usata per la mattanza dei cinghiali autorizzata dagli uffici pubblici è quella “della girata”.

Una tecnica utilizzata anche nell’Amministrazione per far girare i dirigenti e, a quanto pare, gli arredi dei loro uffici.

Girano i dirigenti – dall’UGRAA all’AASPL, dall’AASPL all’UGRAA – ma un dirigente nella girata si sarebbe portato dietro anche tutti gli arredi in dotazione al suo precedente ufficio.

In pratica pare che a ridosso di Capodanno, aiutati dal favore delle tenebre, alcuni incaricati (operatori AASLP?) abbiano trasferito i mobili dell’ufficio del direttore AASLP, in carica ancora per qualche ora, all’ufficio del direttore UGRAA, incarico che il direttore AASLP avrebbe assunto dal 1° gennaio 2025.

Ricordiamo che AASLP è ancora un ente autonomo di Stato, con proprio inventario di beni e bilancio.

Ma torniamo alla “girata” degli arredi, avvenuta in modo misterioso, che ha lasciato l’ufficio del direttore AASLP praticamente vuoto per l’inquilina che ha assunto l’incarico dal 1° gennaio 2025.

Quanto accaduto, se confermato, sarebbe molto grave e, se quanto prelevato da AASLP a UGRAA è proprietà di AASLP, possono emergere profili di illiceità.

Per questo Repubblica Futura presenterà una interrogazione per conoscere cosa è accaduto e capire se fra un ente autonomo e un ufficio della PA, oltre ai dirigenti, è normale che girano anche gli arredi. Non ci pare, scorrendo le norme sul pubblico impiego o lo statuto dell’AASLP, che gli arredi di un ufficio di un dirigente siano nelle totale disponibilità dei singoli. Ma in enti autonomi ormai totalmente soggiogati dal potere del governo e in una Amministrazione ridotta a uno stato feudale in cui pochi eletti comandano e fanno disastri in barba alle leggi, magari accade.

La storia della girata degli arredi – se confermata – fa capo a chi, dopo i disastri gestionali dell’AASLP, si è trasferita con armi e bagagli alla direzione dell’UGRAA dove ha iniziato alla grande con lo sterminio dei cinghiali – usando appunto la tecnica della girata – con tanto di finestra infranta da un proiettile e il triste spettacolo di animali insanguinati al cospetto di trionfanti e sorridenti cacciatori.

Repubblica Futura chiede serietà. Il Paese è indebitato, l’AASLP perde pezzi e, ciliegina sulla torta, il dirigente porta via nottetempo gli arredi dell’ufficio, come se li avesse pagati con soldi propri, ed autorizza lo sterminio dei cinghiali con una tecnica non autorizzabile in un paese urbanizzato come il nostro.

Se è vero ci chiediamo se tutto ciò è normale per un Paese che vuole entrare in Europa e che oltretutto paga ogni anno decine di milioni di euro di interessi per il debito pubblico. 

Interrogazione

Apprendiamo da fonti ufficiali che la tecnica usata per la mattanza dei cinghiali autorizzata dagli uffici pubblici è quella “della girata”.

Una tecnica che pare utilizzata anche nell’Amministrazione per fare girare i dirigenti e – sembra – anche gli arredi dei loro uffici.

Girano i dirigenti, dall’UGRAA all’AASLP, dall’AASLP all’UGRAA nel segno dell’autarchia politica, ma a quanto pare un dirigente nella girata si è portato dietro anche tutti gli arredi e gli strumenti tecnologici.

In pratica pare che a ridosso di Capodanno, aiutati dal favore delle tenebre, alcuni incaricati (operatori AASLP?) abbiano trasferito i mobili dell’ufficio del direttore AASLP in carica ancora per qualche ora all’ufficio del direttore UGRAA, incarico che il direttore AASLP avrebbe assunto dal 1° gennaio 2025.

Ricordiamo che AASLP è ancora un ente autonomo di Stato, con proprio inventario beni e bilancio.

Ma torniamo alla “girata” dei mobili avvenuta in modo misterioso, che tra l’altro ha svuotato l’ufficio del direttore AASLP lasciandolo praticamente vuoto per l’inquilina che ha assunto l’incarico dal 1° gennaio 2025.

Quanto accaduto se confermato sarebbe molto grave e, se quanto prelevato da AASLP a UGRAA è proprietà di AASLP, possono emergere profili di illiceità.

Pertanto, per chiarire la vicenda, si interroga il Governo per conoscere:

1.​se negli ultimi giorni dell’anno 2024 gli arredi e la dotazione tecnologica utilizzati dal Direttore AASLP e collocati nell’ufficio dell’ente utilizzato dal dirigente sono stati trasferiti presso l’UGRAA;

2.​in caso affermativo, si chiede di conoscere giorno, ora del trasloco, luogo del trasferimento e elenco beni trasferiti e in uso all’attuale dirigente UGRAA;

3.​in base a quale norma, atto dispositivo o autorizzazione i beni del punto 2 sono stati trasferiti da un ente autonomo a un ufficio della pubblica amministrazione;

4. ​se risponde al vero che tra l’altro gli arredi erano di design in quanto gli arredi in loco non erano stati considerati di suo gusto dal dirigente AASLP quando aveva assunto tale incarico; quanto era costato l’acquisto dei nuovi arredi dell’ufficio effettuato dalla Dr.ssa Giuliana Barulli al momento del suo insediamento quale Direttore dell’AASLP;

5.​se nei giorni precedenti al trasferimento da AASLP a UGRAA la direzione UGRAA o il direttore del Dipartimento Territorio hanno fatto richiesta a AASLP di arredi e dotazioni tecnologiche da trasferire a UGRAA e con quali motivazioni (si chiede evidenza scritta);

6.​elenco dettagliato, con numero di inventario e valore dei beni trasferiti da AASLP a UGRAA;

7.​con quali mobili è arredato l’attuale ufficio del direttore AASLP e se il neodirettore AASLP si è portato dall’UGRAA arredi o altro;

8.​a quanto ammontano i costi per il trasloco e montaggio dei mobili (personale / mezzi) da AASLP a UGRAA e se sono stati sostenuti personalmente dall’attuale direttore UGRAA;

9.​se ci sono delibere del consiglio di amministrazione AASLP in merito al trasloco di quanto sopra e utilizzo di dotazioni tecnologiche dell’ente da parte di UGRAA;

10.​se il Collegio Sindacale AASLP è stato informato di tale situazione (si chiede evidenza scritta).

Inoltre, si intende conoscere la policy del Congresso di Stato in merito agli arredi e alle dotazioni tecnologiche in uso ai dirigenti, se esistono orientamenti o delibere del Congresso di Stato in merito all’assegnazione personale di tali beni ai dirigenti, con annesso diritto di trasloco anche in posizione amministrative distinte.