Consiglio grande e generale, sessione 17-21 gennaio
Riceviamo e pubblichiamo da Dire:
Sull’obbligo vaccinale la maggioranza bypassa l’emendamento di Npr e si impegna a elaborare un ordine del giorno. La seduta della mattina parte in ritardo per consentire il confronto su una possibile mediazione all’emendamento di Npr, all’articolo 1 del decreto legge n. 3, decreto che prevede il rafforzamento delle misure anticovid.
Il nodo si scioglie quando Giancarlo Venturini, Pdcs, chiede a Npr il ritiro dell’emendamento, a fronte dell’impegno a concordare un Odg che porti a valutare l’introduzione dell’obbligo vaccinale. “Sul tema riteniamo necessario un approfondimento scientifico, giuridico-normativo- spiega Venturini- confermo il voto contrario del Pdcs all’emendamento Npr, ma diamo disponibilità a ragionare su un impegno, che può tradursi in un ordine del giorno, che preveda, con il tempo necessario e il supporto scientifico e giuridico necessario, di valutare una eventuale introduzione, qualora se ne renda necessario, dell’obbligo vaccinale, quindi chiedo se c’è dipsonibilità da parte di Npr di ritirare l’emendamento per fare queste valutazioni”. Alessandro Mancini e Gerardo Giovagnoli per Npr accolgono la proposta. Mancini riconosce che sull’obbligo vaccinale ci siano differenti valutazioni “non solo tra le forze politiche, ma anche al loro interno” e l’effettiva esistenza di nodi da sciogliere di natura tecnica e giuridica. Per cui l’emendamento di Npr viene ritirato, in vista dell’elaborazione di un ordine del giorno. Per Rete, Emanuele Santi sottolinea l’importanza del dibattito su “un tema divisivo ma che va preso per le corna, subito, perché è una delle risposte da dare al paese”. E assicura l’impegno per elaborare l’Ordine del giorno con “un mandato forte e chiaro a fare tutti gli approfondimenti del caso- spiega- in modo che nel giro di poco tempo si possa tracciare una strada, più buona e condivisa, affinché obbligo vaccinale possa divenire lege anche a San Marino”. Sandra Giardi, del gruppo misto di maggioranza, anticipa che si riserva di votare l’ordine del giorno, una volta visto.
L’opposizione stigmatizza le divisioni in maggioranza. Guerrino Zanotti, Libera, punta il dito contro “un dibattito intriso di ipocrisia, frutto del fatto che maggioranza e governo sono completamente divisi sulle modalità con cui si affronta la pandemia”. E ancora: “Vi sfido a presentare un Odg- manda a dire- sperando che nel frattempo passerà la nottata e non se ne parlerà più di obbligo vaccinale, perché il picco pandemico sarà già arrivato”. Anche Andrea Zafferani, Rf, sottolinea come “la maggioranza sia totalmente sfilacciata su un argomento importante” e si chiede quando arriverà l’ordine del giorno. Marco Nicolini, Rete, coglie l’occasione per sfogarsi contro Domani Motus Liberi, “partito che tiene in scacco la maggioranza dal primo giorno, dobbiamo pensare ad una alternativa”. Difende il suo gruppo Gaetano Troina: “Dall’inizioinizio legislatura abbiamo sempre e solo espresso le nostre opinioni e continueremo a farlo”. “Il paese non si può permettere il clima che abbiamo qui dentro- stigmatizza Nicola Renzi, Rf- Sta saltando in aria l’asse Dc-Rete che tiene unita questa maggioranza”. Spagni Reffi di Rete concorda con alcune osservazioni dell’opposizione: “Stiamo dando un pessimo spettacolo alla cittadinanza”, ed esorta ad andare avanti con la ratifica del decreto.
Infine, chiude la parentesi sull’emendamento (ritirato) di Npl il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, auspicando una riflessione in maggioranza: “Qualcuno- manda a dire- non ha tenuto fede alla parola data quando le mie dimissioni sono state respinte all’unanimità”.“Corcordo con chi dice che qui, oggi e ieri, c’è stato uno spettacolo ridicolo- stigmatizza- per colpa della maggioranza”. Motiva poi tutto il suo disappunto: “Abbiamo discusso a lungo sul decreto, che ha seguito una mediazione, non era così all’inizio. Il Gruppo emergenze ci chiedeva l’obbligo vaccinale, ma c’è una legge che prevede l’obiezione a fronte di un’assicurazione e nessuna assicurazione avrebbe coperto il covid. In una trattativa in cui il governo, tutto, ritira parte del decreto a seguito della mediazione invece qualcuno intende la mediazione ‘o si accoglie tutto quello che chiediamo o facciamo battalgia sui giornali e in aula’. Ognuno in maggioranza dovrebbe mettersi la mano sul cuore e decidere se è qui per la cittadinanza o per alzare un cartello in più”. Infine: “Il decreto è vigente, stiamo qui a discutere di sciocchezze- incalza-La prova di oggi è che c’è una maggioranza che gioca, manca la capacità politica e di ragionevolezza di comprendere che attorno queste tematiche ci deve essere mediazione- conclude- e, una volta raggiunta non può essere scavalcata”.
L’Aula prosegue con l’esame degli emendamenti al decreto n.3 : tutti respinti quelli finora esaminati, fino all’articolo 5, eccetto un emendamento di Libera all’articolo 4 che viene accolto all’unanimità. “Con l’emendamento si abroga il comma in cui si vieta la lettura dei giornali dei locali pubblici- spiega sinteticamente Guerrino Zanotti, Libera. “Si può giocare a carte, non si capisce perchè non si possa leggere i giornali”. Sia il Sds di Stato Ciavatta che i capigruppo dei partiti di maggioranza concordano nell’accoglimento della prosta di Libera che viene approvata quindi all’unanimità. La seduta si interrompe al dibattito sugli emendamenti presentati all’articolo 6 che introduce la Documentazione sanitaria rafforzata (il Super Green Pass). L’esame degli emendamenti proseguirà nel pomeriggio.