Sanità e Medicina

Csu: “Terapia intenstiva: necessario il potenziamento del personale”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della CSU

“In merito all’andamento della situazione pandemica a San Marino, le Federazioni Pubblico Impiego della CSU desiderano sottolineare il grande impegno, la professionalità ed il senso di responsabilità che i lavoratori del settore pubblico stanno dimostrando anche in questo particolare contesto emergenziale, che si protrae da molti mesi.

In particolare tutti i servizi essenziali sono impegnati in modo straordinario, in una vera e propria “lotta” quotidiana, tra molteplici difficoltà logistiche ed organizzative; ciò, ad iniziare dalle rigorose misure adottate per limitare i rischi di contagio, ivi compreso – nel settore scolastico – l’aumento dei carichi di lavoro dovuti a continue sanificazioni, a cui si aggiunge un impegno aggiuntivo rispetto al passato per riprogettare le metodologie didattiche delle lezioni. Prioritario è garantire – sempre e comunque – la sicurezza della cittadinanza, dell’utenza e dei lavoratori in attività e spazi le cui dimensioni spesso rendono difficile osservare puntualmente tutti i protocolli di sicurezza.

Il settore della sanità è quello dove troviamo le situazioni più difficili, e qui l’impegno dei lavoratori è andato oltre ciò che si riteneva possibile; da mesi i Servizi Sanitari sono al limite della loro operatività. Se da un lato è doveroso ringraziare i lavoratori professionisti ai quali dobbiamo la tutela prioritaria della nostra salute, dall’altro non possiamo ignorare che sotto i loro camici ci sono persone che devono poter beneficiare dei nostri stessi diritti; sono lavoratori e lavoratrici che non hanno una resistenza psico-fisica illimitata e che le crescenti responsabilità e criticità sanitarie degli ultimi mesi hanno portato oltre i loro limiti.

Uno dei casi più chiari di tale stato di cose è rappresentato dall’Unità Organizzativa di Terapia Intensiva e Semi-Intensiva, dove vengono curati i pazienti più gravi, che hanno bisogno di una assistenza continua. È questo un reparto di cura ad alta intensità, dove peraltro il personale deve essere altamente specializzato e sempre emotivamente in grado di sopportare situazioni di rilevante gravità: una realtà che si trova oggi in difficoltà a causa della carenza di personale infermieristico.
Tale situazione è peraltro acuita dal fatto che la struttura che li ospita non è completamente idonea, in particolare in Semi-Intensiva ci sono spazi angusti tra un paziente e l’altro, anche a causa degli ingombranti macchinari presenti nelle stanze. In passato le scelte logistico/organizzative non sono sempre state efficaci, e le ripetute richieste di adeguamento dei locali di terapia semi-intensiva, avanzate anche dal sindacato, sono cadute nel vuoto; non si è dotato il reparto di telecamere di sorveglianza, obbligando quindi i sanitari a continui spostamenti, notte e giorno, data la complessità della tipologia di pazienti qui ricoverati, che hanno bisogno di un monitoraggio continuo.

Il personale infermieristico di Terapia Intensiva/Semi-Intensiva, che è un unico gruppo, lunedì scorso – insieme alle Federazioni Pubblico Impiego CSU – ha fatto un accorato appello alla Direzione ISS; la situazione che questi operatori sanitari stanno vivendo, infatti, è diventata insostenibile. I ricoveri dei casi Covid per i quali è necessaria la massima intensità terapeutica sono in costante e preoccupante aumento, impegnando la totalità dei sei posti disponibili in Terapia Intensiva; a questi vanno aggiunti gli altri ricoverati non Covid in Semi-Intensiva che hanno comunque bisogno di cure ad alta intensità.

I lavoratori dei suddetti reparti hanno quindi bisogno urgentissimo di essere affiancati da più personale; è tempo di dare risposte concrete a chi conduce questa battaglia impegnativa e densa di incognite. In tempi brevissimi devono essere fatte scelte per rafforzare T.I. e S.I.

L’ISS deve continuare a erogare tutti i propri servizi, con la massima sicurezza e tutela per lavoratori e pazienti. Oggi va assicurata la massima operatività ai reparti che stanno conducendo in prima linea la battaglia contro la pandemia da Covid-19; l’U.O. di Terapia Intensiva e Semi Intensiva oggi è in trincea con forze limitate e necessità crescenti.

Le Federazioni Pubblico Impiego della CSU chiedono alle Istituzioni competenti di intervenire con fatti concreti e tempestivi, per risolvere una situazione di potenziale rischio sul piano della salute e sicurezza”