Repubblica Futura: grave che il Governo non prenda drastiche misure per il focolaio Covid in CGG
Da alcuni giorni abbiamo dato comunicazione che tre dei nostri consiglieri sono purtroppo risultati positivi al Covid-19. Un altro di essi è in quarantena preventiva. Ulteriori notizie paiono confermare che tra i consiglieri si stiano manifestando nuovi casi di positività.
Davanti a tutto ciò la posizione del Governo e, in testa, dei Segretari Tonnini e Ciavatta nell’ostinarsi a non prendere drastiche misure preventive e successive, appare veramente gravissima.
Se in una azienda venissero trovati positivi 7-8 operatori su 60, come si agirebbe? Non si farebbero tracciamenti e test diagnostici a tutti i dipendenti che siano stati a contatto con gli infetti? Non scatterebbero quarantene preventive? Se una azienda fosse strutturata in modo da non poter garantire il necessario distanziamento, perché magari lavora in ambienti troppo piccoli, non scatterebbero provvedimenti dell’Autorità sanitaria? Evidentemente per i Segretari Ciavatta e Tonnini questo non vale per il Consiglio Grande e Generale.
Ma c’è di più.
Il Segretario Ciavatta ha messo nero su bianco che un aumento di qualche decina di tamponi giornalieri creerebbe gravi difficoltà all’ISS, tanto che sia impossibile che l’ISS riesca a testare i membri del Consiglio Grande e Generale e ciò mentre pare essere scoppiato un focolaio proprio in Consiglio.
Se questa è la situazione all’Iss, che senso hanno le continue parole che rassicurano che tutto è sotto controllo, pronunciate a più riprese dai nostri governanti?
I consiglieri di Repubblica Futura hanno provato sulla loro pelle quale sia la risposta della struttura sanitaria in questo frangente.
Purtroppo il sistema dei tracciamenti pare in grande affanno (per usare un eufemismo) ed anche la medicina di base.
Sia chiaro, nessuna critica agli operatori che in prima linea stanno facendo tutto il possibile ed anche di più, ma chi ha responsabilità politiche ed organizzative deve rendere conto, non certo e non solo ad RF e ai suoi consiglieri ma a tutti i cittadini che magari essi stessi o i loro parenti, essendo entrati in contatto con il Covid, non hanno risposte dalla struttura sanitaria e non vengono presi in carico.
La situazione pare completamente sfuggita di mano, e il Governo ha responsabilità enormi in tutto questo.
Ridicole infine e da respingere al mittente le affermazioni del Segretario Ciavatta secondo il quale i consiglieri non avrebbero portato bene la mascherina oppure che qualcuno pretenda corsie preferenziali. Intanto si rivolga al suo collega Pedini che in alcune foto scattate ieri viene ripreso senza rispettare distanziamenti e senza mascherina.
Repubblica Futura sta facendo un discorso generale, nell’interesse dei cittadini, sollecitata proprio da tanti cittadini che non riescono ad essere presi in carico dalla struttura sanitaria.
Ad essi deve rispondere Ciavatta, spiegando perché siamo ridotti ora a cercare nuovi infermieri e se il personale addetto ai centri salute ed ai tracciamenti sia sufficiente. La smetta di fare vuota retorica, scenda dal piedistallo ed affronti le difficoltà che, per causa sua, tanti cittadini si trovano ad affrontare!
I tamponi per i consiglieri di RF non sono certo un problema, visto che la maggior parte di loro, purtroppo, l’ha già fatto.