A San Marino iniziato il prelievo di plasma da persone guarite da Covid19
All’ospedale di San Marino è stato dato avvio al prelievo e alla conservazione del plasma da convalescenti delle persone risultati guarite dal Covid-19. A riferirlo è l’Istituto per la Sicurezza Sociale, specificando che questi devono aver sviluppato un’elevata produzione di anticorpi. Il plasma – scrive l’Iss – sarà prelevato e conservato esclusivamente per gli assistiti della Repubblica di San Marino e utilizzato in terapia qualora se ne ravvisassero le necessità e condizioni.
Proprio ieri, in conferenza stampa, il commissario straordinario Massimo Arlotti aveva anticipato la predisposizione di un protocollo ad hoc per questa terapia. L’Iss, come diversi ospedali in tutta Italia, mira a fare scorta di plasma, in caso di un possibile ritorno del contagio. Nel mentre continuano gli studi sull’efficacia di questa cura, mentre si attende l’autorizzazione per poterla utilizzare. Diversamente, è stato precisato, il plasma ottenuto verrà usato per altri scopi.
Rispetto al Covid-19 “oggettivamente le sperimentazioni finora disponibili non sono sufficienti”, ha riferito Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva presso l’Università di Pisa, durante l’audizione sulla sperimentazione con il plasma. Uno degli ultimi studi è stato pubblicato ieri su Jama. “Si tratta di uno studio clinico randomizzato che ha incluso 101 pazienti e conclude che plasma iperimmune può esser somministrato senza particolare eventi avversi. Dal punto di vista dell’efficacia, anche se evidenzia riduzione mortalità e un accorciamento della degenza, non ha raggiunto una potenza statistica da tale da dire che il plasma iperimmune sia più efficace da trattamento standard”. Ben venga dunque la ricerca in corso in Italia. “Solo in questo modo – ha concluso Lopalco – potremo avere un corpo di evidenze che possa supportare l’utilizzo routinario di questo tipo di terapia”.
Fonte San Marino RTV