Sanità e Medicina

Docenti delle scuole di infanzia: “Siamo indignati!”

Giochi del Titano

San Marino. I docenti della Scuola dell’Infanzia esprimono la loro indignazione e amarezza per la modalità con la quale si affrontano gli interventi sulla scuola, senza confronto e senza interpellare chi la scuola la porta avanti.
Gli insegnanti, infatti, hanno cercato con varie azioni di intavolare un dialogo, una trattativa con le forze politiche, senza però ottenere risultati.
“L’ottimizzazione” perseguita dal Decreto Delegato “Interventi nell’organizzazione del sistema scolastico e nell’offerta formativa” non tutela gli standard qualitativi e nemmeno la sicurezza degli utenti. Come si legge nel Decreto Delegato viene modificata la Legge n.87 del 27 Giugno 2003 che stabilisce il rapporto numerico insegnanti-bambini comportando già da quest’anno la diminuzione di un insegnante nei plessi di: Montegiardino, Chiesanuova, Fiorentino, Murata; diminuzione che non è dovuta al calo demografico ma alla volontà di risparmiare attraverso il taglio del personale. Probabilmente il prossimo anno tale decisione interesserà anche altri plessi.
La cosiddetta ottimizzazione comporterà delle criticità già esposte nel documento precedentemente inviato al Segretario di Stato e che riportiamo in allegato (vedi sotto) e del quale aspettiamo ancora una risposta.
Gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia

Oggetto: replica alle proposte agli Artt. 1 e 2 della bozza di Decreto Delegato “Interventi nell’organizzazione del sistema scolastico e nell’offerta formativa”
Il personale docente della Scuola dell’Infanzia intende richiamare l’attenzione su come le proposte riportate nella Relazione sulla Revisione della Spesa Pubblica e la relativa integrazione presentata dal Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione e contenuta nel documento in bozza sopra citato, andrebbero a compromettere la qualità generale del servizio offerto alla comunità.
Riteniamo che la qualità della nostra offerta formativa, nonché la sicurezza dei bambini, in un’ottica di ulteriori tagli, porterebbe le seguenti criticità:
– Per questioni di sicurezza un insegnante non può rimanere da solo nella scuola con un numero di bambini superiore alle 17 unità; la presenza di soli 5 insegnanti (come proposto per la fascia di 35-43 alunni) porterebbe inevitabilmente a questo, con la possibilità che tale situazione si protragga per buona parte dell’orario di servizio, tenendo conto di un’apertura del plesso di 10 ore (8:00-18:00).
– Non va dimenticato che l’età dell’utenza (3-6 anni, con la possibilità di frequentare fin dai 2 anni e 8 mesi) richiede costante attenzione, cura fisica ed emotiva.
– Le attuali condizioni in cui ci si trova ad operare, non sempre riescono a garantire la qualità del servizio per:
– mancanza cronica di sostituzioni per malattie brevi, PS, PSH (permessi speciali);
– aumento di bambini/e che mostrano difficoltà nella socializzazione, nell’autonomia, nell’attenzione e nell’apprendimento, che richiedono strategie di osservazione e intervento personalizzate e continuative;
– i bambini invece, per i quali è stato incaricato un insegnante per il sostegno, possono frequentare fasce orarie non coperte interamente da un insegnante aggiuntivo; in base alla corresponsabilità dell’intera comunità scolastica ( si veda l’art. 11 del Decreto Delegato 1 luglio 2015 n. 105 ) nella realtà questo comporterebbe l’aumento di un insegnante per il turno pomeridiano che, con i tagli preventivati, non sarebbe possibile;
– la crescita della mole di lavoro dei coordinatori di plesso, richiede la possibilità di distaccarsi per lo svolgimento quotidiano delle funzioni previste dal loro ruolo, con ricadute sul numero delle insegnanti che svolgono il servizio con i bambini; alle condizioni attuali non è possibile contare sulla presenza delle insegnanti funzionali, che vengono sempre più spesso utilizzate per coprire le emergenze di servizio dei vari plessi;
– i servizi che ad oggi riusciamo a garantire, come ad esempio: il riposo pomeridiano, le uscite in territorio o le attività di educazione motoria fuori sede, sono fortemente a rischio;
– i problemi di spazio di alcune scuole, obbligano per questioni di sicurezza a suddividere i bambini in più gruppi e di conseguenza le insegnanti, complicando ulteriormente l’organizzazione scolastica.
La qualità della nostra scuola viene attualmente garantita nonostante le suddette difficoltà. Gli insegnanti portano avanti responsabilmente l’attività educativa e didattica, facendosi anche carico di una parte sempre più ampia di lavoro al di fuori dall’orario di servizio (attività di coordinamento; documentazione cartacea e multimediale; gestione dei rapporti con le famiglie, il Servizio Minori e il personale non docente; stesura di: Note Informative, PEI, PDP, Progetti Didattici, Relazioni; ecc.).
Per quanto riguarda il servizio Ludoteca, gestito dalla Scuola dell’Infanzia, vorremmo evidenziare che ha già subito grossi tagli al budget e al personale nell’A.S. 2014/2015. Nonostante questo le operatrici addette si sono sempre impegnate per: attivare i laboratori riservati alle scuole; proporne attività all’utenza pomeridiana, coinvolgendo nella loro organizzazione anche genitori e associazioni territoriali; essere presenti in territorio in occasione di feste ed eventi, anche al di fuori dell’orario di servizio. Durante l’A.S. 2016/2017, grazie all’appoggio della Giunta di Castello di Domagnano, si è arrivati addirittura ad aprire una succursale. La Ludoteca ha da sempre una forte valenza sociale, rappresentando un luogo di incontro sicuro per diversi tipi di utenza. Perdere un’altra operatrice andrebbe sicuramente a svilire questo importante servizio.
Siamo consapevoli che la nostra Repubblica attualmente sta attraversando un periodo difficile, ma tutto il personale docente, come ha sempre sostenuto anche la Segreteria Istruzione, crede che sia di fondamentale importanza mantenere alto il livello qualitativo e formativo del Settore Scolastico. Purtroppo però sembra che le proposte presentate vadano nella direzione opposta.
Nonostante tutte le criticità ci siamo sempre impegnati affinché non ricadessero sull’utenza, ma in questo momento siamo molto preoccupati sulle prospettive future, pertanto siamo a richiedere un confronto al fine di trovare una giusta soluzione che ci consenta di operare in un contesto che garantisca al meglio il nostro servizio.

 

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