“Disabilità, un linguaggio comune per una comunità resiliente”
San Marino. Una giornata informativa dal titolo “Disabilità, un linguaggio comune per una comunità resiliente” ha visto assieme, lunedì 25 settembre, la Commissione CSD ONU, la segreteria di Stato per la Sanità, l’Authority Sanitaria, l’Istituto Sicurezza Sociale e le associazioni di volontariato.
Un momento di confronto con i dirigenti dei servizi sanitari e socio-sanitari, organizzato nella sala “Il Monte” al 5° piano dell’Ospedale di Stato, durante il quale sono stati affrontati numerosi aspetti che riguardano le condizioni delle persone con disabilità a San Marino e delle loro famiglie.
Una iniziativa che prende avvio dalla delibera del gennaio scorso del Congresso di Stato in cui veniva proprio costituito un tavolo tecnico multidisciplinare e intersettoriale per cercare di valorizzare tutte le proposte innovative che sappiano soddisfare i diversi bisogni del disabile nei diversi luoghi di vita e coordinare interventi con migliore efficacia e minor spreco di risorse, elaborando strategie condivise tra enti, istituzioni e comunità.
San Marino infatti, ha ratificato la Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili del 2008, ha approvato nel marzo 2015 la “Legge – quadro per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità” e prevede aspetti specifici sulla disabilità all’interno del proprio Piano Sanitario e Socio-sanitario 2015-2017.
L’obiettivo primario della Repubblica di San Marino è infatti quello della piena e fattiva inclusione sociale della persona con disabilità. Di qui la la necessità di sostenere iniziative integrate e sistemiche, non limitate al solo settore socio-sanitario, con una visione a breve, medio e lungo periodo per costruire quella che viene definita una “comunità resiliente” cioè una comunità che sviluppa azioni volte a rafforzare la capacità personale e collettiva dei suoi membri e delle sue istituzioni per influenzare il corso di un cambiamento sociale ed economico.
Grazie al tavolo intersettoriale, è possibile facilitare la crescita del know-how dei diversi professionisti coinvolti nel percorso di accompagnamento e sostegno al disabile e alla sua famiglia. Tra le prime azioni intraprese, la creazione di “una banca dati” sulle disabilità della Repubblica di San Marino come stabilito dalla “Legge quadro 28/2015 secondo standard di classificazione internazionale chiamati “ICF”.
Si tratta di una Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) che considera la persona non soltanto dal punto di vista “sanitario”, ma promuove un approccio globale, attento alle potenzialità complessive, alle varie risorse del soggetto, tenendo ben presente che il contesto, personale, naturale, sociale e culturale, incide decisamente nella possibilità che tali risorse hanno di esprimersi.
Tra gli obiettivi anche quello di giungere a una programmazione specifica per ogni disabilità presente.
“Questo modello previsionale – ha ribadito il segretario di Stato alla Sanità Franco Santi durante il suo intervento di saluto al convegno – sarebbe per San Marino un bella opportunità, perché è un grande sfida quella di riuscire a realizzare un treno che corre sul binario della salute psico-fisica di tutti noi”.