Politica

Taglio alle consulenze ISS, Repubblica Futura solleva dubbi sulle scelte per il 2026

Se il buon giorno si vede dal mattino, il 2026 sarà un anno decisamente interessante”. È con questa frase che Repubblica Futura apre una riflessione critica sulle politiche di bilancio che riguardano l’Istituto per la Sicurezza Sociale, ponendo l’attenzione sul taglio annunciato del 10% alle consulenze mediche.

Nel documento diffuso, il movimento mette a confronto la narrazione ufficiale dell’esecutivo con le scelte che stanno emergendo sul fronte sanitario. “Il governo dice che va tutto benissimo, il paese prospera e il bilancio dello Stato è solido”, si legge, ma a questa rappresentazione viene contrapposta una domanda diretta: “Ma se va tutto così bene non si capisce perché giù all’ISS hanno lanciato l’operazione -10%, avviando una preoccupante fuga di professionisti dalla sanità pubblica”.

Il tema centrale diventa così la coerenza delle decisioni di bilancio. Repubblica Futura richiama l’attenzione sui conti del 2025 e sulle motivazioni che avevano portato a un incremento della spesa. “Se va tutto così bene e i 10 milioni di euro di spesa aggiuntiva al bilancio ISS 2025 erano dovuti all’aumento della spesa per i farmaci e le cure fuori territorio, si stenta a capire perché nel bilancio 2026 l’ISS taglierà del 10% i contratti di consulenza con il personale medico che porterà ad un risparmio minimo e priverà l’ospedale di elevate professionalità che assicurano la qualità dei servizi”. Una misura che, secondo il movimento, rischia di produrre effetti sproporzionati rispetto al beneficio economico atteso.

Nel comunicato viene posta anche una questione di scenario più ampio. “Il governo ha valutato gli effetti su un settore nel quale anche in Italia manca personale qualificato?” si chiede Repubblica Futura, sottolineando come il contesto generale renda particolarmente delicata qualsiasi riduzione dell’offerta professionale nel sistema sanitario pubblico.

Il movimento afferma di interpretare un malessere diffuso. “Repubblica Futura raccoglie le preoccupazioni di tanti cittadini rispetto a quanto sta accadendo e questa vicenda è solo la punta dell’iceberg di problematiche più complesse, nascoste sotto la cenere nel nostro sistema sanitario”. Un passaggio che amplia il perimetro della critica oltre il singolo intervento contabile.

Secondo Repubblica Futura, le decisioni sulla sanità sembrano inserirsi in una linea poco definita. “Repubblica Futura evidenzia come sulla sanità il governo abbia idee confuse e proceda con slogan o con annunci ad effetto”, si legge, con l’aggiunta che “l’impressione è che all’aumento delle tasse di pochi mesi fa il governo abbia ora accompagnato una riduzione della spesa pubblica iniziando dalla sanità, settore molto caro alle società di rating”.

Da qui la richiesta esplicita di maggiore trasparenza sulle politiche adottate. “Repubblica Futura pretende chiarezza rispetto alle politiche di bilancio dell’ISS e ci chiediamo se il taglio del 10% sulle consulenze mediche valga solo per l’ISS o per tutte le consulenze della PA a cominciare da quelle del Congresso di Stato”. Un interrogativo che chiama in causa l’equità e la coerenza dell’azione di governo.

Il comunicato si conclude con una considerazione sul ruolo della sanità pubblica. “Il sistema sanitario pubblico è un elemento strategico e vitale del Paese e l’impressione è che pezzo dopo pezzo il governo lo stia smontando, senza alcun progetto, in un silenzio e inerzia preoccupanti”. Una posizione che riassume le preoccupazioni espresse e che riporta al centro del dibattito politico il futuro dell’ISS e delle sue politiche di bilancio.