Repubblica Futura: “Accordo di associazione UE: priorità strategica”
Repubblica Futura considera come priorità strategica per l’agenda politica nazionale la firma dell’accordo di associazione con l’Unione europea.
Per tale motivo abbiamo lavorato affinché, nella sessione del Consiglio Grande e Generale appena terminata, fosse promosso un dibattito pubblico concluso con un ordine del giorno approvato all’unanimità.
Lo riteniamo un messaggio chiaro, forte, verso l’Unione europea e qualche paese membro, unitario rispetto alla volontà del Paese di chiudere questo lunghissimo negoziato.
La nostra però non è una cambiale in bianco verso il governo, troppo spesso reticente a fornire informazioni sullo stato del negoziato.
Lascia infatti perplessi come il punto debole del negoziato sia il dossier banche da cui pare sparita la baldanza di Banca Centrale.
Che fine ha fatto la Presidentessa di Banca Centrale? La “problem solver” nei rapporti con Banca d’Italia e Banca Centrale europea, si è persa nei corridoi dei Tavolucci a consultarsi con i vari collegi legali ingaggiati con soldi pubblici per i tanti processi in cui BCSM è sempre presente?
È la domanda che in tanti nel settore finanziario si stanno facendo. Con quattro banche, di cui una di Stato, pochi altri prestatori di servizi di pagamento, una raccolta nazionale di dimensioni di un piccolo istituto di credito italiano, dove sono i problemi in materia di vigilanza sul sistema sammarinese?
Cosa c’è che non funziona o preoccupa l’Unione europea o spaventa Banca d’Italia, autorità nazionale con la quale San Marino si confronta?
Repubblica Futura, in considerazione dell’importanza che ha l’accordo di associazione con la UE, chiede trasparenza sul dossier finanziario. Vogliamo sapere cosa non funziona e perché – nonostante via del Voltone abbia ormai da anni carta bianca su tutto, mezzi illimitati in termini di risorse umane ed economiche – sull’accordo siamo ancora fermi al palo.
La Presidente “risolvi problemi” ha esaurito il suo tocco magico? Non era lei che secondo ambienti romani doveva accelerare le relazioni con il MEF grazie ai buoni uffici del marito, alto grand commis italiano?
Quanto sta accadendo rispetto a una inchiesta penale sui vertici di una società partecipata dal MEF, sta avendo delle ricadute reputazionali sul vertice eterodiretto di via del Voltone con sede a Roma?
Semplici domande che rivolgiamo pubblicamente poiché per Repubblica Futura San Marino viene prima di tutto e il dossier UE è prioritario e su di esso diamo sostegno anche quando il governo non lo meriterebbe. Però ci pare evidente che se la politica fa quadrato c’è invece qualche anello debole nel settore finanziario. Certi silenzi, omissioni, ci preoccupano poiché mentre chi ricopre qualche incarico ben pagato a San Marino va e viene, noi in questo Paese ci viviamo e ci piacerebbe avere un rapporto lineare con l’Unione europea senza sorprese, come invece ogni tanto scopriamo.
Repubblica Futura