Legge sviluppo, per Repubblica Futura: “Il paese rimane fermo”
Repubblica Futura esprime forti critiche sull’esito dei lavori in Commissione riguardanti la “legge sviluppo”, giudicata una “scatola vuota” incapace di offrire risposte concrete alle esigenze del Paese. Secondo il partito, la legge avrebbe dovuto essere il frutto di un ampio confronto, ma si è rivelata, a loro dire, un’opportunità persa. Dei 42 emendamenti presentati da Rf, solo due sono stati approvati, entrambi mirati alla semplificazione burocratica per le imprese: l’innalzamento della soglia dei ricavi da 7,5 a 9 milioni di euro per modalità contabili più semplici e l’eliminazione dell’obbligatorietà del collegio sindacale in favore del sindaco unico.
Bocciate invece proposte su temi centrali come previdenza, riduzione del debito pubblico, residenze economiche per under 40, e l’istituzione di una Film Commission per promuovere il settore audiovisivo. Nicola Renzi, capogruppo di Rf, ha sottolineato la mancanza di volontà concreta della maggioranza: “Abbiamo riscontrato interesse nei commissari, ma ci è stato sempre risposto che non era questa la sede, il momento o la legge giusta. E mentre aspettiamo, il Paese rimane fermo.”