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Consiglio Grande e Generale – Report lunedì 16 dicembre mattina

Giochi del Titano

Consiglio Grande e Generale, sessione 16, 17, 18, 19, 20, 23 dicembre 2024

Lunedì 16 dicembre, mattina

La lunga sessione del Consiglio Grande e Generale prende avvio dal Comma 1 dedicato alle “comunicazioni”.

Il primo intervento è di Matteo Rossi (PSD), che mette al centro le dimissioni di Marialaura Marinozzi dall’incarico di Direttrice del Dipartimento Affari Istituzionali e Giustizia. “Rinnoviamo il nostro apprezzamento alle qualità professionali della dottoressa. Non possiamo che cogliere con rammarico queste dimissioni. Appare incomprensibile che davanti alle sfide del programma di Governo abbia deciso di abbandonare l’incarico. Gettare la spugna in un momento così delicato ci lascia spiazzati”. “I cambiamenti legati all’avanzamento dell’accordo – rammenta – dovranno procedere di pari passo con l’ammodernamento delle funzioni esplicate dalla funzione pubblica”.

Sandra Stacchini (PDCS) pone l’accento sulle raccomandazioni del GRECO sull’integrità delle persone con alte funzioni esecutive, auspicando la definizione di un “codice di condotta” che “aiuterebbe uno Stato a dimostrare il proprio impegno verso gli standard internazionali, migliorando la credibilità del Paese, prevenendo abusi di potere, rafforzando la fiducia dei cittadini”.

Matteo Casali (RF) torna sulla recente nomina del presidente dell’AASS e le annesse polemiche. “C’è paura nel dichiarare che il re è nudo”. Un passaggio anche sulle dimissioni Marinozzi. “Il Governo è impegnato a smontare e destrutturare l’amministrazione a fini partitici, per una gestione del settore pubblico allargato à la carte che consentirà di azzerare ogni afflato di autonomia da parte dei dirigenti. Uno spoil system non dichiarato”. 

Secondo Iro Belluzzi (Libera), nel corso degli anni San Marino non è stata in grado di dare concretezza all’idea di “separazione tra pubblica amministrazione e politica”. Valuta quindi positivamente l’istituzione di una Commissione di inchiesta o un altro “strumento attraverso il quale verificare le responsabilità tra la ‘cricca’ e la politica”. 

Da Maria Katia Savoretti (RF) un appello al Segretario di Stato alla Sanità. “Mi auguro che il dottor Camillieri, un ortopedico molto stimato, si veda rinnovato il contratto in scadenza. Chi se ne deve andare non è questo medico, ma forse qualcun altro che non ha a cuore la salute del nostro Paese”. Sul punto arrivano le rassicurazioni del Segretario di Stato Mariella Mularoni. “A fine anno ci sono una serie di convenzioni in scadenza che saranno valutate dall’apposito Comitato. E’ nostra intenzione mantenere le eccellenze dell’ISS, questo è un professionista di chiara fama, è nel nostro interesse andare verso il rinnovo di tali professionalità”. 

Luca Lazzari (PSD) si sofferma sul tema della sicurezza. “Negli ultimi tempi il nostro Paese è stato colpito da una serie di furti. Non possiamo lasciarci prendere dal panico: San Marino resta un paese sicuro. Ma non possiamo permetterci di sottovalutare la portata degli episodi”. Evidenzia l’importanza di “una strategia complessiva per affrontare il problema in modo serio, partendo da due pilastri, coordinamento e risorse”.

“Non si può parlare di emergenza sicurezza – dice Massimo Andrea Ugolini (PDCS) – ma sicuramente ci sono temi che vanno monitorati. Occorrerà tenere alta l’attenzione, ma grazie al lavoro delle nostre forze dell’ordine siamo ancora un’isola felice”. Rimarca quindi l’importanza del progetto del Polo della sicurezza.

Giovanni Zonzini (Rete) annuncia “un’interpellanza sulle dimissioni della dirigente Marinozzi. Il Governo è più occupato a gestire equilibri di poltrone, anziché risolvere i problemi del Paese. Il fatto che tale atteggiamento abbia portato alle dimissioni della Dirigente, dovrebbe far riflettere. Le persone a cui date fiducia se ne vanno perché non sono in condizioni di lavorare. Chiederemo il testo della lettera di dimissioni”

Mirko Dolcini (D-ML) si riallaccia ad un recente “comunicato stampa di Paride Andreoli. Si dice che bisognava pensare ad alcune nomine inopportune, come gli avvocati nell’ambito del Consiglio dei XII. E’ un’affermazione assolutamente fuori luogo. La presenza di avvocati è opportuna perché garantisce una certa competenza di ruolo”. 

Nicola Renzi (RF) solleva la questione delle “liti fin quasi alle mani nel Congresso di Stato. Sembra veramente che questa classe politica abbia perso il senso della misura. Qualcuno è in preda ad un delirio di onnipotenza. Ricoprire certe cariche richiede un determinato contegno. Mai successo che queste liti arrivassero alla stampa”. 

“Sull’accordo di associazione ci sono intoppi a livello istituzionale? – domanda Emanuele Santi (Rete) – Dentro l’accordo ci sono una serie di nodi da sciogliere, specialmente sulla concorrenza per gli appalti, i concorsi pubblici della PA, la stessa PA. Questi temi sono spariti dai radar, non se ne parla più, non vorrei ci fossero problemi che ci vengono nascosti”. 

Spazio all’intervento di Lorenzo Bugli (PDCS): “Questa maggioranza vuole mettere il metodo al centro della propria azione. E’ un metodo che chiede al Parlamento di essere centrale, che chiede meno decretazione: su questo vigileremo”. Poi aggiunge: “L’accordo di associazione non si è fermato: si sono celebrate le elezioni europee, sapete quanto sono lunghi i tempi del Parlamento europeo, anche per la nomina dei commissari delle varie Commissioni preposte. A breve si ripartirà con l’ufficialità della data. L’accordo di associazione lascia delle pagine bianche che possiamo costruire insieme per un nuovo modello rinnovato di economia” già a partire dal lavoro sul Pdl “Sviluppo”.

Antonella Mularoni (RF) chiede conto dei mancati riferimenti dei Segretari di Stato nel comma “comunicazioni”, mentre Silvia Cecchetti (PSD) annuncia un ordine del giorno per impegnare il Congresso di Stato “a promuovere un dibattito sul tema della sicurezza nell’ambito della II Commissione Consiliare ed elaborare un piano di azione concreto e dettagliato con particolare attenzione al progetto del Polo della Sicurezza”. 

“Abbiamo molta fiducia nel riassetto della Commissione europea – ragiona Fabio Righi (D-ML) –  ma quel che ci preoccupa è la totale mancanza di visione che parte da questa maggioranza, che non riesce a dirci cosa vuol fare della Repubblica di San Marino. Questo è un momento cruciale, di riassetto di questo Paese. State cincischiando sugli interessi di bottega rispetto ad un mondo che corre e chiede risposte. I vostri dirigenti si dimettono perchè non state proponendo nulla”. 

“La maggioranza proporrà un emendamento per aumentare i gettoni dei consiglieri in Finanziaria. Questa è una cosa indegna – commenta Matteo Zeppa (Rete) -. Ci si dimentica che c’era l’intenzione di costituire la Commissione per le riforme istituzionali. Forse sarebbe il caso di affrontare la questione in quella Commissione”.

Il Segretario di Stato Matteo Ciacci torna a parlare di emergenza casa, elencando alcuni ambiti di intervento che vedono impegnato il Governo: “La prima traiettoria riguarda la garanzia sull’edilizia convenzionata, il contributo in conto interessi, la reintroduzione della garanzia dello Stato per specifiche categorie”. Inoltre “un ragionamento su un canone calmierato va portato a casa”. Infine “occorre ragionare sul bonus ristrutturazioni, già esistente, ma va reimpostato in alcune sue parti”. 

“Sulle raccomandazioni del GRECO – osserva Enrico Carattoni (RF) – mi sarei aspettato che il Congresso di Stato intervenisse dicendo quali sono gli interventi che si intendono mettere in campo per colmare questo gap”. 

Per Manuel Ciavatta (PDCS) “va riaffermato che San Marino è un paese sicuro. Negli ultimi tre anni sono stati assunti circa 60 agenti di polizia su due concorsi. Sono stati fatti numerosi investimenti anche dal punto di vista tecnico e dell’adeguamento dei corpi. Il dibattito può essere fatto, ma nell’ottica di rilevare come i corpi di polizia stiano lavorando in maniera adeguata e positiva.  Rispetto al FMI, credo che la valutazione sia molto positiva. Il precedente Governo ha lavorato con una grande progettualità dal punto di vista degli adeguamenti e l’auspicio era che ci fosse un riconoscimento pieno da parte di Fitch, non è ancora così, continueremo a lavorare affinché si riporti il rating di San Marino a prima del 2020”.  

Alle 12.30 la seduta è sospesa. I lavori riprenderanno nel pomeriggio. 

Di seguito una sintesi degli interventi

Comma 1 – Comunicazioni

Matteo Rossi (PSD): Il gruppo consiliare del PSD ha preso atto delle dimissioni della dottoressa Marinozzi da Direttrice del Dipartimento Affari Istituzionali e Giustizia, dimissioni che hanno avuto una eccezionale esposizione mediatica. Rinnoviamo il nostro apprezzamento alle qualità professionali della dottoressa. Non possiamo che cogliere con rammarico queste dimissioni. Appare incomprensibile e inaccettabile che davanti alle sfide del programma di Governo abbia deciso di abbandonare l’incarico. Gettare la spugna in un momento così delicato ci lascia spiazzati. Il percorso che il nostro Stato ha tracciato con l’accordo di associazione, implicherà una riflessione su tutti i comparti della nostra amministrazione coinvolti nella gestione dell’accordo stesso. I cambiamenti legati all’avanzamento dell’accordo dovranno procedere di pari passo con l’ammodernamento delle funzioni esplicate dalla funzione pubblica, il collegamento con le altre realtà del paese. Una sfida di portata storica, che impegnerà a fondo l’amministrazione, per la quale c’è bisogno della volontà dei massimi funzionari dello Stato. Riconosciamo grandi doti tecniche e il rispetto della libertà di espressione. Libertà di espressione che deve sempre bilanciarsi con la responsabilità verso il ruolo e le istituzioni che si rappresentano.

Sandra Stacchini (PDCS): Vorrei soffermarmi sulle considerazioni recentemente espresse dal GRECO. Quest’ultimo suggerisce l’adozione di norme dettagliate per il reclutamento del personale politico e dei consulenti; controlli di integrità; codici di condotta per contemplare tutte le questioni riguardanti l’integrità; che le persone con alte funzioni esecutive ricevano corsi obbligatori; che vengano introdotte norme sulle modalità con cui persone con alte funzioni esecutive stabiliscono contatti con lobbysti. Andrebbero regolamentate le spese di rappresentanza e trasferta. Un codice di condotta aiuterebbe uno Stato a dimostrare il proprio impegno verso gli standard internazionali, migliorando la credibilità del Paese, prevenendo abusi di potere, rafforzando la fiducia dei cittadini.

Matteo Casali (RF): Sulla vicenda della nomina del presidente AASS, c’è paura nel dichiarare che il re è nudo. Tale sentimento appare giustificato. Solo l’espressione del dissenso può costare ai non allineati gravi difficoltà e problemi. Cito il caso della dimissionaria direttrice del Dipartimento Affari Istituzionali e Giustizia. Il Governo è impegnato a smontare e destrutturare l’amministrazione a fini partitici, per una gestione del settore pubblico allargato à la carte che consentirà di azzerare ogni afflato di autonomia da parte dei dirigenti. Uno spoil system non dichiarato. L’esecutivo tende  a sottrarsi al controllo che le opposizioni cercano di esercitare. Cosa accade se ad una interpellanza si risponde con grave ritardo? Per la demolizione del plesso esterno della scuola di Murata, si era chiesto se l’intervento fosse stato chiesto da un Segretario di Stato. C’è stata una risposta elusiva, abbiamo dovuto formulare una seconda interpellanza, e alla fine è emerso che la richiesta era arrivata proprio da un Segretario di Stato. Il motivo del contendere era il modo in cui certe forme di potere vengono beceramente esercitate. C’è un’azione autoreferenziale di un Governo che senza un’idea di Paese persegue interessi personali e di spartizione. Mettendo a tacere ogni voce dissidente, a partire delle opposizioni. 

Iro Belluzzi (Libera): Grande stima per il consigliere Casali. Occorre avere la stessa idea e lo stesso atteggiamento quando si è maggioranza e quando si è opposizione. Spartizione della cosa pubblica, o altri elementi che non sono belli da vedere. Mi è capitato di partecipare ad un concorso, guarda caso quel concorso era a porte chiuse nel governo di Adesso.sm. L’idea di separazione tra pubblica amministrazione e politica non è stato realizzato. Non si sa quali ruoli alla fine devono essere rappresentati. Probabilmente è stato fatto credere qualcosa di diverso e la politica utilizza dei funzionari a proprio piacimento. Vorrei che questo Governo ritornasse a quanto avvenuto in Italia negli anni Novanta, con la separazione virtuosa tra amministrazione e politica, anche se mai concretizzato completamente. E’ stata proposta una Commissione di inchiesta dal giornale di Severini: strumento attraverso il quale verificare le responsabilità tra la ‘cricca’ e la politica. E’ una buona idea, penso che l’Aula ne debba discutere. Mi piacerebbe sapere se è stato fatto qualcosa affinché le prestazioni erogate a chi ottiene la residenza atipica a San Marino rispettino quanto previsto dalle leggi. Ho l’impressione che questo non viene fatto.  

Maria Katia Savoretti (RF): La Direttrice non se n’è andata sbattendo la porta, ma le motivazioni della sua scelta devono farci riflettere. Ha dichiarato esserci troppi freni all’efficienza. Questo ha azzerato le possibilità di un cambio di passo. Sono dimissioni che non ci lasciano indifferenti. Il Segretario Canti ha dichiarato che si va avanti verso l’istituzione di due dipartimenti.  Non abbiamo notizie sull’accordo di associazione. Ci chiediamo perché non si firma e perché qualcuno non si prende la briga di dirci quali sono le motivazioni. Il Governo è impegnato nelle nomine, negli switch, si occupa dei propri interessi personali. Questo è molto evidente. Vorrei fare un appello al Segretario alla Sanità. Mi auguro che il dottor Camillieri, un ortopedico molto stimato, si veda rinnovato il contratto in scadenza. Chi se ne deve andare non è questo medico, ma forse qualcun altro che non ha a cuore la salute del nostro Paese. 

Luca Lazzari (PSD): Negli ultimi tempi il nostro Paese è stato colpito da una serie di furti. Questo ha scosso la comunità. Non possiamo lasciarci prendere dal panico: San Marino resta un paese sicuro. Ma non possiamo permetterci di sottovalutare la portata degli episodi. La sicurezza si costruisce giorno per giorno. La sicurezza è il motivo per cui lo Stato esiste. Non possiamo limitarci a reagire alle emergenze, serve una strategia complessiva per affrontare il problema in modo serio, partendo da due pilastri. Il primo è il coordinamento: bisogna mettere ordine tra le forze di sicurezza, oggi ci sono competenze che si sovrappongono. E poi risorse. Dobbiamo investire in tecnologia e formazione continua. 

Segretario di Stato Mariella Mularoni: Tranquillizzo il consigliere Savoretti. A fine anno ci sono una serie di convenzioni in scadenza che saranno valutate dall’apposito Comitato. E’ nostra intenzione mantenere le eccellenze dell’ISS, questo è un professionista di chiara fama, è nel nostro interesse andare verso il rinnovo di tali professionalità. 

Giovanni Zonzini (Rete): Quando sento parlare di emergenza furti a San Marino, mi viene da ridere. Il 10 dicembre è uscito il report del FMI. Si prevede un contesto di stagnazione per quanto riguarda la crescita del PIL. Depositeremo un’interpellanza per avere una serie di dati numerici per analizzare l’andamento delle prestazioni e delle spese nell’ISS. Dati che è impossibile estrarre dal bilancio presentato. Sapere i numeri prima di parlare e fare azioni politiche, è una cosa importante per consentirci di fare un salto di qualità. Depositeremo un’interpellanza sulle dimissioni della dirigente Marinozzi. Il Governo è più occupato a gestire equilibri di poltrone, anziché risolvere i problemi del Paese. Il fatto che tale atteggiamento abbia portato alle dimissioni della Dirigente, dovrebbe far riflettere. Le persone a cui date fiducia se ne vanno perché non sono in condizioni di lavorare. Chiederemo il testo della lettera di dimissioni. 

Massimo Andrea Ugolini (PDCS): Non si può parlare di emergenza sicurezza, ma sicuramente ci sono temi che vanno monitorati. Occorrerà tenere alta l’attenzione, ma grazie al lavoro delle nostre forze dell’ordine siamo ancora un’isola felice. Altri prima di me hanno ricordato il rapporto del GRECO. Credo che ci sarà un importante lavoro da svolgere per implementare quelle raccomandazioni del quinto ciclo di valutazioni. Come Governo e aula consigliare dovremo dare riscontro. Infine, in materia di sanità, mi fa piacere che il Segretario di Stato abbia risposto circa la volontà di mantenere nel nostro ospedale di Stato le professionalità come quelle citate da Savoretti. 

Mirko Dolcini (D-ML): Intervengo su un comunicato stampa di Paride Andreoli. Tra le varie esternazioni, legittime, ho letto un passaggio che ha tirato in causa anche me come altri consiglieri. Si dice che bisognava pensare ad alcune nomine inopportune, come gli avvocati nell’ambito del Consiglio dei XII. E’ un’affermazione assolutamente fuori luogo. La presenza di avvocati è opportuna perché garantisce una certa competenza di ruolo. Sono anni che si cerca di risolvere l’annoso problema della Statale 72. Io chiedo assolutamente al Governo di impegnarsi, per quanto è evidente che la materia è difficoltosa, per la soluzione del tema con quanto già previsto progettualmente con la creazione di rotonde per rendere più percorribile quel percorso. 

Nicola Renzi (RF): I nostri cittadini si domandano se questo Consiglio Grande e Generale sta lavorando per se stesso o nell’interesse comune e generale. E’ una questione di merito e metodo. A fronte della mancanza di requisiti su una nomina, sono stati introdotti questi requisiti su una singola persona in maniera successiva rispetto ad una singola persona. Quel Decreto è scaduto, oggi non sappiamo cosa voglia fare il Governo. E’ stato fatto decadere a causa di questa forzatura. C’è un altro caso personalistico, quello sulle interpellanze senza risposta. In virtù della legge sull’informazione, abbiamo chiesto di sapere quali fossero gli enti statali che facevano pubblicità su un blog estero. Su quel sito c’erano i banner della Giochi del Titano e della stagione teatrale della Repubblica di San Marino. Dobbiamo pretendere che non ci vengano raccontate fandonie e bugie. C’è il tema delle liti fin quasi alle mani nel Congresso di Stato. Sembra veramente che questa classe politica abbia perso il senso della misura. Qualcuno è in preda ad un delirio di onnipotenza. Ricoprire certe cariche richiede un determinato contegno. Mai successo che queste liti arrivassero alla stampa. 

Emanuele Santi (Rete): La posizione del mio gruppo è che tutte le interpellanze debbano essere pubbliche per dare corpo alla raccomandazione 6 e 7 del GRECO che ci chiede maggiore trasparenza negli atti pubblici. Non possiamo andare verso una non trasparenza. Sull’accordo di associazione ci sono intoppi a livello istituzionale? Dentro l’accordo ci sono una serie di nodi da sciogliere, specialmente sulla concorrenza per gli appalti, i concorsi pubblici della PA, la stessa PA. Questi temi sono spariti dai radar, non se ne parla più, non vorrei ci fossero problemi che ci vengono nascosti. 

Lorenzo Bugli (PDCS): Esprimo soddisfazione per la conclusione delle stagioni congressuali. La nomina di Alice Mina alla presidenza della DC denota una nuova stagione della politica che ha la necessità di ridisegnare insieme un’attività politica con un rinnovato metodo di azione. La legislatura è appena partita, c’è un accumulato della precedente che doveva essere smaltito. Da oggi, con questa seduta consigliare, si traccia la nuova attività di questa maggioranza che parte in questo momento qui, con una nuova modalità di bilancio, tecnica da una parte e politica dall’altra. Questa maggioranza vuole mettere il metodo al centro della propria azione. E’ un metodo che chiede al Parlamento di essere centrale, che chiede meno Decretazione: su questo vigileremo. La stagione dei Congressi lo ha confermato. L’accordo di associazione non si è fermato: si sono celebrate le elezioni europee, sapete quanto sono lunghi i tempi del Parlamento europeo, anche per la nomina dei commissari delle varie Commissioni preposte. A breve si ripartirà con l’ufficialità della data che verrà inserita per la firma dell’accordo. L’accordo di associazione lascia delle pagine bianche che possiamo costruire insieme per un nuovo modello rinnovato di economia. Economia reale che cancella anche i periodi passati che a volte ci trasciniamo dietro. L’accordo non si è fermato, ma già da oggi possiamo lavorare su questo fronte, già a partire dal Pdl “Sviluppo”. 

Antonella Mularoni (RF): Sull’accordo di associazione: non credo che le ragioni siano solo quelle delle elezioni del Parlamento europeo. Il tema è fondamentale. Chiediamo al Segretario di Stato di sapere quanto si firmerà, quando l’accordo entrerà in vigore. Facciamo lo switch dei dirigenti senza che sia previsto in nessuna norma di legge. Ve le inventate tutte. Abbiamo dei problemi in questo Paese, le cose non stanno andando bene. Ho letto dichiarazioni di soddisfazione. E’ vero che le spese sono diminuite, ma bisognerebbe guardare quali diminuiscono. Gli investimenti non si fanno.

Silvia Cecchetti (PSD): La logica del comma comunicazioni, da parte delle opposizioni, è un minestrone, un gossip politico che poco c’entra con elementi importanti, come le raccomandazione del GRECO e il report del FMI. Se è vero che sono mancati dei riferimenti, ritengo sia difficile infilarsi per i Segretari di Stato dentro questo minestrone che abbiamo ascoltato, fino ad arrivare ad inopportuni interventi dove si chiedono nomi e cognomi. La maggioranza ha ritenuto opportuno soffermarsi su quanto sta accadendo nel nostro Paese in materia di sicurezza. Per questo è stato depositato un ordine del giorno che apriamo al dialogo con l’opposizione. 

Fabio Righi (D-ML): Oggi discuteremo un bilancio vuoto. Un bilancio che ancora una volta fa dell’ordinaria manutenzione. Ci si nasconde dietro il tema dell’accordo con l’Ue. Oggi fermo. Anche noi chiediamo di poter avere informazioni. Abbiamo molta fiducia nel riassetto della Commissione europea, ma quel che ci preoccupa è la totale mancanza di visione che parte da questa maggioranza, che non riesce a dirci cosa vuol fare della Repubblica di San Marino da qui in avanti. Ritengo anche che sia impellente e fondamentale costruire da subito un’alternativa. Si dice che serve un’alternativa con una visione chiara. Abbiamo un ospedale da costruire; un aviosuperficie da realizzare; temi di sviluppo internazionale e geopolitici: non se ne parla più. Questo è un momento cruciale, di riassetto di questo Paese. State cincischiando sugli interessi di bottega rispetto ad un mondo che corre e chiede risposte. I vostri dirigenti si dimettono perchè non state proponendo nulla. 

Matteo Zeppa (Rete): A breve in pausa pranzo la maggioranza proporrà un emendamento per aumentare i gettoni dei consiglieri in Finanziaria. Questa è una cosa indegna. Ci si dimentica che c’era l’intenzione di costituire la Commissione per le riforme istituzionali. Forse sarebbe il caso di affrontare la questione in quella Commissione. Credo che la Finanziaria debba parlare di altro, non dell’adeguamento monetario dei consiglieri. Io credo che i grandi vecchi stiano ancora muovendo i fili. Il Segretario Belluzzi non è stato molto chiaro sulle dimissioni della Direttrice del Dipartimento. Io credo che ci sia un grande vecchio che ancora sta muovendo all’interno di un partito. Non credo che queste cose siano un caso.  E’ normale trovare diverse delibere di consulenza a cittadini privati in cui si va in deroga alla legge che prevede almeno che ci sia il codice operatore? Poi ci si inventa che la collaborazione è gratuita. Basta venire a Palazzo e vediamo quello che è accaduto. C’è stato un noto locale che ha dovuto fare una nota. In questo caso è gossip pretendere di capire chi ha dato la libertà di fare quella metratura in piazza della Libertà? 

Segretario di Stato Matteo Ciacci: Torniamo a parlare di emergenza casa e Finanziaria. Sull’emergenza casa, ho apprezzato le valutazioni fatte in particolar modo da Motus con il progetto di legge in prima lettura. Sono tre le traiettorie. Basta decreti ed interventi spot, facciamo un Pdl dedicato. La prima traiettoria riguarda la garanzia sull’edilizia convenzionata, il contributo in conto interessi, la reintroduzione della garanzia dello Stato per specifiche categorie. Interessante la proposta di Motus su una garanzia per il conto interessi. Non possiamo più permetterci di avere affitti esorbitanti e somme mostruose in termini di canoni di locazione. Un ragionamento su un canone calmierato va portato a casa. Occorre ragionare sul bonus ristrutturazioni, già esistente, ma va reimpostato in alcune sue parti. Auspico un confronto sereno. 


Enrico Carattoni (RF): Sulle raccomandazioni del GRECO mi sarei aspettato che il Congresso di Stato intervenisse dicendo quali sono gli interventi che si intendono mettere in campo per colmare questo gap. C’è la questione dei conflitti di interessi. E’ stato istituito un comitato etico: prevedere all’interno dell’amministrazione un organismo ad hoc per la valutazione di questo aspetto in particolar modo per gli incarichi a termine. Si deve fare anche questo tipo di valutazione. E poi evitare quanto più possibile azioni ritorsive nei confronti della stampa e dei giornalisti. 

Andrea Menicucci (RF): Come dicevo nella scorsa sessione, non credo che la Segreteria di Stato non sia a conoscenza di società partecipate che fanno inserzioni pubblicitarie su quel sito. Il Segretario ci aveva rimproverato di appigliarci a tematiche poco importanti. Il tema è quello che il Congresso di Stato non può continuare a fornire risposte menzoniere. Avere a che fare con questi atteggiamenti evasivi e reticenti, ci svilisce. Questa mattina è stata l’opposizione che ha garantito il numero legale. Dunque è necessaria una considerazione sulla tematica del rispetto e della noncuranza che emerge da parte dei Segretari di Stato nei confronti di consiglieri e cittadini. Un esempio è lo spacchettamento della manovra di bilancio. La verità è che l’ampia base di 44 consiglieri non è riuscita a mettere insieme uno straccio di idea di sviluppo. 

Manuel Ciavatta (PDCS): Sulla questione della sicurezza vorrei fare una considerazione. Non va letta come una questione di mancanza di sicurezza, ma va riaffermato che San Marino è un paese sicuro. Negli ultimi tre anni sono stati assunti circa 60 agenti di polizia su due concorsi. Sono stati fatti numerosi investimenti anche dal punto di vista tecnico e dell’adeguamento dei corpi. Il dibattito può essere fatto, ma nell’ottica di rilevare come i corpi di polizia stiano lavorando in maniera adeguata e positiva. Rispetto al FMI, credo che la valutazione sia molto positiva. Non posso non rilevare la valutazione di Fitch che ha incrementato il rating di San Marino: però il precedente Governo ha lavorato con una grande progettualità dal punto di vista degli adeguamenti e l’auspicio era che ci fosse un riconoscimento pieno da parte di Fitch, non è ancora così, continueremo a lavorare affinché si riporti il rating di San Marino a prima del 2020.