D-ML: “Ex Tiro a Volo, investimento o marketing elettorale?”
Un colpo di teatro quello del Segretario di Stato Matteo Ciacci che, durante la prima convocazione della Commissione Territorio e Ambiente di questa legislatura – dopo più di un anno di ingiustificabile inattività dell’organismo – annuncia che tra i primi obiettivi della Segreteria è previsto un investimento tra i duecentomila e i trecentomila Euro per sistemare l’immobile e l’area dell’ex tiro a volo di Murata, in attesa di decidere sul da farsi.
Sorvolando sul fatto che un investimento (serio) di ristrutturazione del sito comporterebbe una spesa di milioni di euro e non certo della cifra indicata, ci preme ricordare al Segretario di Stato che non è bene utilizzare i soldi pubblici, e quindi dei cittadini, per pura propaganda elettorale: è obbligo della politica, quella seria, avere idee chiare su ciò che si deve fare prima di utilizzare risorse pubbliche e, soprattutto, come individuare i finanziamenti per farlo senza aumentare il debito pubblico.
L’incapacità decisionale appare chiara nella frase: “e se rimane altri 40 anni così?” Questo pare essere il vero programma di governo di questa nuova maggioranza: lasciare tutto com’è. Ma nel frattempo non dimentichiamo di accaparrarci simpatie elettorali sperperando soldi pubblici senza una progettualità, a maggior ragione se dopo aver speso quelle somme si decidesse di destinare quell’area a tutt’altro.
Qualcuno dice che investitori seri non si sono presentati: niente di più falso e chi ha avuto modo di leggere le carte lo sa. Ci chiediamo se il Segretario per questa iniziativa abbia avuto un confronto preliminare con il collega Pedini Amati, che proviene dalla stessa coalizione PSD-LIBERA e che era convinto della necessità di trasformare quel sito in una struttura ricettiva di alto livello.
Occorre la volontà (e capacità) politica di fare delle scelte a medio-lungo termine, fuori dagli interessi di bottega che troppo spesso impediscono a questo paese di crescere. La potenzialità dell’area dell’ex Tiro a Volo è enorme, soprattutto ora, in un momento storico che dà nuovo slancio ad un turismo in evoluzione e che sul nostro territorio, purtroppo, ancora trova poche strutture ricettive ed attrazioni per garantire un prolungamento più duraturo. Una politica seria dovrebbe individuare i propri investimenti all’interno di un piano paese ancora colpevolmente assente.
Di una cosa abbiamo certezza, questa non sarà l’ultima delle uscite impietose di una maggioranza sempre più allo sbaraglio: che sia già ripartita, anche se ancora non ufficialmente, una nuova campagna elettorale?